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I bambini vittime di abusi che si trovano ad essere testimoni di episodi di violenza familiare sono in grado di vedere migliorare i propri problemi a livello comportamentale se viene posta fine agli episodi di violenza : si tratta della conclusione a cui é giunta la Dr.ssa Kristine A. Campbell della University of Utah di Salt Lake City a seguito di uno studio di coorte retrospettivo.

Nelle famiglie già prese in esame dai servizi di tutela ai minori per sospetto di abusi e all’interno delle quali si verificano degli episodi di violenza domestica nei confronti di uno dei partner, i bambini hanno mostrato una diminuzione dell’11,9% dei problemi di comportamento di tipo internalizzante una volta interrotti gli episodi di violenza tra partner a distanza di sette anni. La fine completa degli episodi di violenza mostra, inoltre, una diminuzione del 18,5% di questi problemi a distanza di 20 mesi fino a 81 mesi nei casi più incoraggianti.

I bambini vittime di maltrattamento domestico e che si trovano ad essere testimoni di atti di violenza tra partner all’interno della propria famiglia, manifestano una serie di problemi a livello comportamentali ben peggiori rispetto a quelli manifestati da bambini esposti ai due tipi di abuso individualmente.

Dal momento che gli effetti della fine della violenza non sono stati quantificati in maniera efficace, la Dr.ssa Campbell e la sua equipe si sono serviti di uno studio di coorte retrospettivo per portare a termine la propria ricerca in materia.

Per fare ciò la Dr.ssa e il suo team hanno preso in considerazione 320 bambini di età compresa tra i 2 e i 18 anni provenienti da famiglie in esame dai servizi di tutela ai minori per sospetto di abusi durante il 1999 e il 2000. I bambini esaminati durante lo studio sono stati, inoltre, testimoni di episodi di violenza domestica durante l’anno precedente allo studio. Basandosi sulla media delle interviste condotte in merito a casi di abuso sui minori, gli adulti responsabili dei bambini presi in esame sono stati intervistati in una seconda occasione dopo 3 mesi e in seguito a distanza di 20, 36 e 81 mesi.

Il 44,6% degli adulti intervistati hanno affermato di essere ancora vittime di violenza domestica in occasione di almeno un’altra delle interviste di follow-up. Nei casi di violenza domestica, i principali testimoni di tali episodi sono soprattutto i bambini al di sotto dei sei anni e affidati ad adulti inclini all’abuso di sostanze stupefacenti.

La risposta ad una tale esposizione alla violenza domestica si manifesta sotto forma di problemi comportamentali di tipo internalizzante come la depressione o l’asocialità nel 18,9% dei casi, con un’incidenza maggiore nei ragazzi (29,3%) rispetto alle ragazze (13,9%). I problemi di tipo internalizzante, inoltre, tendono ad essere preponderanti nei bambini provenienti da famiglie di discendenza non-ispanica e nei bambini testimoni di violenze più severe quali maltrattamento fisico e minacce con un’arma. Nel 32,3% dei casi, invece, i bambini esposti ad episodi di violenza domestica hanno manifestato dei problemi comportamentali di tipo esteriorizzante soprattutto se gli adulti responsabili del loro mantenimento erano affetti da depressione.

Se i bambini non più sottoposti ad episodi di violenza domestica possono contare su di un miglioramento effettivo dei problemi comportamentali, i bambini che continuano a vivere all’interno di una situazione familiare violenta rischiano di vedere aumentare la percentuale di comportamenti di tipo sia internalizzante che esternalizzante.

I ricercatori hanno, inoltre, posto alcune domande agli incaricati dei servizi di tutela ai minori che si sono occupati di questi casi di abuso e violenza domestica. I risultati di questa indagine hanno mostrato che solo l’11,5% degli adulti vittime di violenza é stato invitato a seguire dei programmi specifici sulla violenza domestica mentre il 25,9% é stato indirizzato verso dei servizi generali di salute mentale. L’aver frequentato questo tipo di programmi si é dimostrato utile nella maggior parte dei casi portando ad una diminuzione dei casi di violenza domestica.

La Dr.ssa Cambpbell e i suoi colleghi sono così potuti giungere alla conclusione che i bambini esposti sia ad episodi di abuso sia ad episodi di violenza domestica tra i genitori sono maggiormente a rischio di sviluppare gravi problemi di tipo comportamentale. La fine degli episodi di violenza domestica, però, é a sua volta associata ad un drastico miglioramento di questi problemi comportamentali.

Di conseguenza, lo studio mostra come sia importante investigare non solo i casi di sospetto abuso sui minori ma anche gli eventuali casi di violenza domestica per poter portare un aiuto concreto ai bambini. É, inoltre, importante che i medici che si occupano di queste famiglie si impegnino a raccomandare loro l’aiuto dei servizi di salute mentale messi a disposizione dalla comunità. Rimane comunque di fondamentale importanza che gli addetti alla tutela dei minori continuino a vigilare per poter identificare in maniera efficace eventuali casi di violenza domestica.

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