Nella maggior parte dei casi, i pazienti riscontrano degli effetti collaterali di lieve entità o nessun effetto collaterale durante l’assunzione degli antidepressivi triciclici. Gli eventuali effetti collaterali possono variare a seconda delle varie preparazioni.
E’ consigliabile leggere sempre il foglietto illustrativo che accompagna la confezione del medicinale all’interno del quale è possibile leggere la lista di tutti i vari effetti collaterali possibili.
In questo paragrafo ci limiteremo ad elencare i più comuni e i più seri.
Di norma è consigliabile riferire al proprio medico di eventuali effetti collaterali persistenti o di grave entità: sarà poi il medico a consigliare al paziente la soluzione più adatta come ad esempio l’interruzione del trattamento o il cambio di antidepressivo.
Gli effetti collaterali più comuni
Tra questi figurano: secchezza delle fauci, costipazione, sudorazione, lieve ritenzione urinaria, lieve appannamento della vista. E’ comunque consigliabile continuare il trattamento qualora questi effetti collaterali si presentassero in maniera lieve in un primo momento: gli effetti collaterali di lieve entità, infatti, tendono a scomparire entro una settimana dalla comparsa.
In caso di secchezza delle fauci può essere utile consumare molta acqua oppure succhiare pezzi di ananas o caramelline, se null’altro osta, per migliorare il flusso della saliva.
Possibile effetto sedante
Alcuni pazienti hanno riscontrato un effetto sedante o sonnolenza in occasione dell’assunzione di antidepressivi triciclici: è, quindi, necessario essere consapevoli di questa possibile occorrenza prima di iniziare un trattamento a base di questi farmaci soprattutto se il paziente in questione si trova a guidare spesso dal momento che questo effetto potrebbe incidere sulla sua abilità di condurre un veicolo.
Solitamente l’effetto sedante si verifica in maniera importante all’inizio del trattamento durante il primo mese o in concomitanza di un aumento della dose. Qualora si dovesse verificare questo effetto, quindi, è importante non mettersi alla guida e non operare macchinari pesanti.
Lieve aumento del rischio di fratture
Alcune ricerche hanno dimostrato l’esistenza di un lieve aumento del rischio di fratture in quei pazienti che assumono degli antidepressivi triciclici: non è, però, ancora chiara la causa di questo aumento del rischio.
Antidepressivi e comportamento suicida
Negli ultimi anni sono stati riportati diversi casi che hanno permesso di collegare l’assunzione di antidepressivi ad un aumento del comportamento suicida soprattutto nei pazienti adolescenti e nei giovani adulti. Si tratta di un rischio che tende a manifestarsi soprattutto durnate le prime settimane del trattamento o dopo un aumento del dosaggio.
Questo aumento del rischio suicida è, però, ancora in discussione dal momento che non è chiaro se sia sempre da imputare all’assunzione del medicinale o alla depressione stessa. I casi legati all’assunzione del medicinale sembrano essere molto limitati, inoltre, il modo più efficace per prevenire un compotamento suicida è quello di trattare la depressione.
Considerando, però, l’esistenza di questo possibile rischio è consigliabile consultare il medico qualora il paziente iniziasse a provare un crescente senso di irrequietezza, ansia o agitazione o dei pensieri suicidi, in particolare all’inizio del trattamento o come conseguenza di un aumento del dosaggio.
Problemi di tipo sessuale
Uno dei sintomi più comuni della depressione riguarda i problemi a livello delle funzionalità sessuali. Gli stessi antidepressivi, però, possono dare problemi di questo tipo: alcuni pazienti, infatti, hanno riferito di effetti collaterali legati all’assunzione di antidepressivi triciclici quali diminuzione della libido, problemi di erezione, orgasmo ritardato e problemi di eiaculazione.
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