Cosa è la AcetilCarnitina o acetil-L-carnitina
L’acetilcarnitina (LAC) viene ricavata dalla L-carnitina nell’organismo. La L-carnitina e l’acetil-L-carnitina sono utilizzate per aiutare l’organismo a trasformare il grasso in energia.
L’acetil-L-carnitina è importante per molti processi dell’organismo. La L-carnitina viene prodotta nel cervello umano, nel fegato e nei reni. L’organismo può convertire la L-carnitina in acetil-L-carnitina e viceversa. Non è chiaro se gli effetti dell’acetil-L-carnitina derivino dalla sostanza chimica stessa, dalla L-carnitina che può produrre o da qualche altra sostanza chimica.
L’acetil-L-carnitina viene talvolta utilizzata per il morbo di Alzheimer, per migliorare la memoria e le capacità di pensiero, per trattare i sintomi della depressione e per ridurre il dolore nervoso nelle persone affette da diabete.
Lo studio
La terapia farmacologica utilizzata oggi per contrastare il disturbo depressivo maggiore non ha efficacia immediata e richiede un determinato periodo di tempo dall’inizio del trattamento prima di fornire i primi benefici.
Con lo scopo di identificare una terapia farmacologica per il trattamento del disturbo depressivo maggiore in grado di ridurre tale intervallo temporale i ricercatori dell’Università di Roma Sapienza hanno condotto uno studio congiunto con il laboratorio di Neurofarmacologia Molecolare dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli.
In particolare, oggetto dello studio è stata l’acetilcarnitina o Acetil-L-Carnitina.
Tali studi dimostrano che un farmaco già in commercio per il trattamento delle neuropatie dolorose, l’acetilcarnitina, esercita una rapida ed efficace azione “terapeutica” in modelli sperimentali animali di depressione maggiore.
Meccanismo d’azione
Il farmaco agisce con un meccanismo innovativo basato sull’epigenetica, cioè la modificazione dell’espressione genica che dipende da particolari eventi di natura biochimica (in questo caso dall’acetilazione di istoni e fattori di trascrizione).
La LAC è in grado di promuovere l’espressione di una particolare proteina (il recettore mGlu2 del glutammato) la cui attivazione endogena è responsabile degli effetti antidepressivi.
Tale meccanismo insorge rapidamente e persiste anche dopo la fine del trattamento con la LAC.
Nei modelli sperimentali utilizzati (ratti spontaneamente depressi e topi sottoposti a stress cronico) la LAC ha mostrato un’azione antidepressiva estremamente veloce (dopo solo tre giorni di trattamento) e persistente per almeno le due settimane successive al trattamento.
La LAC si è mostrata superiore rispetto alla clomipramina, uno dei farmaci più largamente utilizzati nel trattamento della depressione maggiore.”
Effetti collaterali della AcetilCarnitina
L’acetil-L-carnitina è probabilmente sicura per la maggior parte delle persone. Può causare però alcuni effetti collaterali, tra cui disturbi di stomaco, nausea, vomito, secchezza delle fauci, mal di testa e irrequietezza.
Può anche causare un odore di “pesce” nelle urine, nell’alito e nel sudore.
Bibliografia
Nasca C, Xenos D, Barone Y, Caruso A, Scaccianoce S, Matrisciano F, Battaglia G, Mathé AA, Pittaluga A, Lionetto L, Simmaco M, Nicoletti F. L-acetylcarnitine causes rapid antidepressant effects through the epigenetic induction of mGlu2 receptors. Proc Natl Acad Sci U S A. 2013 Mar 19;110(12):4804-9.
Ciao,
un informazione ACETI L CARNITINA cura il DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO.
GRAZIE
Gentile Sig Armando
la ringrazio per il suo interesse all’argomento.
In effetti sebbene non vi siano linee guida precise a riguardo, si può dire che iniziano a comparire studi clinici (certamente preliminari e su casistiche ancora esigue, quindi meritevoli di ulteriori approfondimenti) che indicano come la L acetil Carnitina sia utile anche per la famiglia dei disturbi Compulsivi.
Come le dicevo però non sussistono indicazioni cliniche precise per la pratica clinica e soprattutto ad oggi non può in alcun modo sostituirsi a cure farmacologiche ben più studiate e di provata efficacia per il Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
vorrei sapere se posso prendere lacetilcarnitina per la depressione maggiore grazie
Buongiorno,
l’acetilcarnitina, ad oggi, rappresenta un possibile integratore di una terapia farmacologica mirata per la depressione maggiore. La diagnosi è fondamentale e deve essere fatta da uno specialista del campo. Quindi le consiglio di rivolgersi ad un curante di fiducia che la possa aiutare a definire la diagnosi e guidare alla giusta terapia.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Federico Baranzini
sono noti effetti collaterali? mi è stato consigliato associato all’acido alfa lipoico per sindrome tunnel carpale ancora in fase non debilitante (parestesie mani notturne)
Buogiorno
premetto che non sono un esperto di tunnel carpale. Per quanto di mia conoscenza l’acetilcarnitina è indicata formalmente per la presenza di lesioni meccaniche e infiammatorie tronculari e radicolari dei nervi periferici e può indurre: nausea, vomito, crampi addominali e diarrea. Limitata esclusivamente a determinate categorie di pazienti a rischio è l’incidenza di disturbi neuro-psichici quali senso di agitazione ed alterazioni del comportamento.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Potrei sapere come si chiamano questi farmaci o integratori
Gentile Pier,
ecco alcune informazioni sui principali integratori a base di acetilcarnitina:
L’acetilcarnitina (o acetil-L-carnitina) è un derivato della carnitina, una sostanza naturalmente presente nell’organismo che svolge un ruolo importante nel metabolismo energetico. Viene spesso utilizzata come integratore per migliorare la performance sportiva, la funzione cognitiva e il tono dell’umore.
Alcuni dei nomi commerciali più comuni di integratori contenenti acetilcarnitina li può avere interrogando il suo farmacista di fiducia.
Questi integratori si trovano solitamente sotto forma di capsule o compresse. I dosaggi tipici vanno da 500 a 1500 mg al giorno, da assumere preferibilmente a stomaco vuoto.
È importante notare che, sebbene l’acetilcarnitina sia generalmente ben tollerata, può interagire con alcuni farmaci come anticoagulanti e anticonvulsivanti. Inoltre, in presenza di patologie cardiovascolari, neurologiche o psichiatriche, è sempre bene consultare il medico prima di iniziare ad assumere integratori.
Spero queste informazioni le siano utili.
Se ha ulteriori domande, non esiti a chiedere.
Cordiali saluti!
Federico Baranzini
Buonasera
Ho fatto una cura con 10 inezioni di nicetile per sciatalgia e ora continuo con una compressa al giorno con lo stesso dosaggio. Devo sottolineare che ho subito notato un effetto positivo anche sullo stato emotivo e depressivo, depressione non conclamata perché forse all’ordine del giorno per contrarietà e stato di salute compromesso da un ictus che mi ha lasciata alquanto disabile.
Dopo 13 giorni mi ritrovo più calma e meno in ansia per la ricerca di soluzioni e di colpevoli per la mia situazione. Insomma sono più tranquilla e sicuramente più volotiva ad andare avanti
Non so come farò quando dovrò lasciare il nicetile
Lei dottore ha perfettamente ragione
Giovanna
Gentile Giovanna,
La ringrazio per aver esposto qui la sua esperienza.
Mi fa piacere apprendere che la cura con nicetile (un farmaco antidepressivo appartenente alla classe degli psicostimolanti) le abbia apportato benefici non solo a livello fisico, per il sollievo della sciatalgia, ma anche un miglioramento dello stato emotivo e una riduzione dell’ansia e dei pensieri negativi ricorrenti.
È comprensibile che un evento importante come l’ictus da cui è stata colpita, con le relative conseguenze disabilitanti, possa aver influito negativamente sul tono dell’umore e sulla serenità psicologica. In questi casi di condizioni mediche complesse, il trattamento di eventuali componenti ansiose o depressive diventa fondamentale per favorire una ripresa globale. Ne ho parlato estesamente anche in un mio articolo di approfondimento sulla relazione tra eventi cardiovascolari a cui l’ICTUS appartiene e la depressione.
Riguardo alla prospettiva di dover sospendere l’assunzione del nicetile, le consiglio di seguire le indicazioni del medico curante che le ha prescritto la terapia. Spesso questi farmaci necessitano di uno svezzamento graduale per evitare l’insorgenza di sintomi da sospensione.
Il suo medico valuterà se proseguire con il nicetile per un ulteriore periodo o passare eventualmente ad altri trattamenti antidepressivi/ansiolitici più mirati, sempre tenendo in considerazione il suo quadro clinico complessivo.
L’importante è non scoraggiarsi e mantenere un atteggiamento positivo e volitivo, come sta facendo. Con l’aiuto di un supporto farmacologico e psicologico adeguato, è possibile ritrovare un buon equilibrio emotivo nonostante le difficoltà.
Un caro saluto.
Federico Baranzini
Dott buonasera uso da 45 giorni il farmaco brintellix prima 10 ora 20mg la mattina durante il giorno ossia sempre
ho notato odore forte delle urine può essere questo farmaco ? Come si può ovviare questo fastidioso problema? La ringrazio anticipatamente
Buonasera Marina,
L’odore forte delle urine può essere un potenziale effetto collaterale associato all’assunzione del Brintellix (vortioxetina), l’antidepressivo che sta assumendo.
Sebbene non sia uno degli effetti indesiderati più comuni riportati per questo farmaco, alcuni pazienti possono sperimentare un lieve cambiamento nell’odore delle urine durante il trattamento con Brintellix.
Questo fenomeno è probabilmente legato al modo in cui il principio attivo vortioxetina e i suoi metaboliti vengono eliminati dall’organismo attraverso le urine. Purtroppo non ci sono molti studi che indaghino specificamente su questo effetto collaterale.
Ecco alcuni suggerimenti che possono aiutare ad attenuare il problema dell’odore forte delle urine:
1. Bere molta acqua: Mantenere un’adeguata idratazione aumentando l’assunzione di liquidi può aiutare a diluire le concentrazioni del farmaco nelle urine.
2. Integratori a base di vitamina B: Alcuni pazienti hanno riportato benefici assumendo integratori di vitamina B2 (riboflavina) o complessi di vitamina B, che possono influenzare l’odore delle urine.
3. Evitare cibi che possono peggiorare l’odore: Alcuni alimenti come asparagi, cipolla e aglio possono contribuire a esacerbare l’odore delle urine.
4. Consultare il medico: Se il problema persiste e diventa particolarmente fastidioso, è consigliabile parlarne con il medico che le ha prescritto il Brintellix. Potrebbe valutare un aggiustamento del dosaggio o un eventuale cambio di terapia.
È importante sottolineare che questo effetto collaterale, sebbene sgradevole, non rappresenta generalmente un problema di salute grave. Tuttavia, se l’odore forte delle urine è accompagnato da altri sintomi come dolore, bruciore o sangue, è necessario consultare immediatamente un medico per escludere eventuali problemi sottostanti.
Spero che questi suggerimenti possano esserle utili per affrontare al meglio questa situazione. Non esiti a consultare nuovamente il suo medico curante se il problema persiste o se ha altre preoccupazioni riguardo al trattamento con Brintellix.
Cordiali saluti
Federico Baranzini