Sinonimi: disturbi cognitivi, disturbi del sonno, disturbi della psicomotricità, alterazioni ponderali, astenia, sentimenti di autosvalutazione o di colpa, tendenze autolesive.
Significato: incapacità, totale o parziale, di provare piacere o appagamento da attività precedentemente considerate soddisfacenti.
Etimologia: dal greco hēdonē + prefisso an
L’anedonia può distinguersi in:
- Quella situazione in cui una persona si dimostra indifferente o angosciata senza, però, lamentarsene mai
- Quella situazione in cui la persona si lamenta del fatto di non riuscire più a provare piacere in quelle situazioni che precedentemente glielo procuravano.
Completamente diverso è il caso di anedonia atipica: quella situazione in cui la persona saprebbe come, e dove, provare piacere ma ignora tali segnali continuando a immaginare o sognare le situazioni più congeniali. In quest’ultima accezione le persone possono, comunque, essere in grado di divertirsi o cambiare umore nelle situazioni giuste, mentre nell’anedonia classica manca proprio la spinta per ciò.
L’anedonia può essere comunque la base di depressione e schizofrenia infatti lo stesso Pancheri nel suo libro: “La Schizofrenia” afferma: nonostante si siano moltiplicati i lavori sui deficit nella memoria di lavoro nella schizofrenia, in quanto considerata una delle caratteristiche cognitive centrali del disturbo e in virtù del suo legame con l’alterato funzionamento delle strutture cerebrali prefrontali, solo di recente è stata indagata la sua relazione con il comportamento sociale. Il concetto di memoria di lavoro è stato esteso fino a includere funzioni di monitoraggio e selezione appropriata di comportamento in un contesto sociale dato. Lesioni alla corteccia frontale causano deficit di memoria di lavoro, ma anche cambiamenti nei comportamenti sociali e nelle emozioni. […] Dalle ricerche in questo ambito è stato evidenziato che gli stimoli socialmente rilevanti sono in grado di facilitare l’elaborazione della memoria di lavoro attraverso un aumento dell’attenzione sullo stimolo target.”
Salve, che cosa intende per lesioni cerebrali ? Mi fa degli esempi ? E come avviene la diagnosi delle stesse ? A livello sociale cosa ne pensa della socializzazione della colpa ? Grazie
Salve Sandra,
la ringrazio per il suo contributo.
Per lesione si intende una alterazione morfologica o funzionale di una particolare zona cerebrale tale per cui la normale funzione dell’organo colpito si riduce o si azzera del tutto. Le lesioni cerebrali si possono identificare attraverso la raccolta della storia e soprattutto per i sintomi che inducono nel paziente, sia neurologici che psichiatrici, oltre che attraverso tecniche e procedure di neuroimaging.
Cosa intende per socializzazione della colpa? Forse si riferisce alla ricaduta sociale di certe manifestazioni e/o comportamenti di singoli o di gruppi o forse alla reazione indotta da certi precetti religiosi?
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Anedonia come si cura se si pensa di avere questo problema.
Gentile sigra Tiziana
l’anedonia in sè non rappresenta una malattia vera e propria ma un sintomo di alcuni quadri psicopatologici. Tra questi sicuramente compare la depressione maggiore o melanconica nella quale la perdita di piacere nel fare o vivere esperienze che in passato davano soddisfazione, è un elemento fondamentale e costitutivo del quadro clinico. Ovviamente l’anedonia non è presente solo nella depressione ma anche in altri quadri patologici. ù
Se fosse nella condizione sopra descritta da molto tempo le consiglio di rivolgersi al suo medico di base per una prima valutazione.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Manca una delle cause principali dell’anedonia,vale a dire gli psicofarmaci.
Buongiorno
può trovare qualcosa al riguardo in questo articolo
https://www.federicobaranzini.it/emotional-blunting-cause-sintomi-trattamento/
Cordiali saluti
Federico Baranzini
L anedonia è una malattia causata dagli psicofarmaci e basta. Non è sintomo di niente. È iatrogena
Buonasera Luana
purtroppo non è così. L’anedonia rappresenta anche uno dei sintomi più profondi e caratteristici di diverse patologie psichiatriche o disagi mentali, quali la depressione maggiore, la schizofrenia e alcuni disturbi di personalità.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini