Sinonimi: ansietà, affanno, agitazione, preoccupazione, timore, angoscia, inquietudine, apprensione, trepidazione.
Definizione: stato di agitazione motivato da incertezza e trepidazione; desiderio affannoso, stato nevrotico analogo all’angoscia è uno stato psichico, prevalentemente cosciente, di un individuo caratterizzato da una sensazione di paura, più o meno intensa e duratura, che può essere connessa o meno ad uno stimolo specifico immediatamente individuabile.
Etimologia del termine: dal latino tardo anxia(m), derivato di anxius = ansioso
Esistono diverse forme d’ansia, tra le più comuni ricordiamo:
L’ansia da prestazione: spesso manifesta negli studenti che, di fronte a un esame, non si sentono all’altezza della situazione facendo emergere sentimenti di fragilità e di timore. Questo tipo d’agitazione trova ragione nel terrore di prendere un voto basso, nel rischio di deludere qualcuno di importante o ancora nel vedere compromesso il proprio valore sociale. Inoltre, tale agitazione, è spesso proiettata in tutti gli aspetti della vita quotidiana in cui l’individuo si sentirà frustrato o inadeguato.
L’ansia da separazione: essa è per lo più presente nei bambini e ne caratterizza l’infanzia. Infatti, emerge quando il piccolo deve separarsi da qualcuno della famiglia a cui è profondamente legato causando continue paure irreali e catastrofiche.
A tal proposito è interessante notare ciò che afferma Borgna nel suo libro, Le figure dell’ansia:
“l’ansia, col suo slittamento semantico nell’angoscia e nell’inquietudine, è un’esperienza non solo psicopatologica ma anche antropologica e esistenziale. Ma un discorso dialettico sull’ansia non può non incentrarsi, anche sugli aspetti sociologici, su quelli storico-culturali e su quelli comunicazionali; e in ogni caso non può non tenere presenti gli straordinari lavori di Freud sull’ansia. Le figure enigmatiche e inquietanti dell’ansia si colgono meglio in aree conoscitive diverse da quelle della psichiatria clinica. La dimensione psicologica ed esistenziale dell’ansia mi sembra riemergere con drastica evidenza da una delle ultime opere di Ernst Junger, grande pensatore tedesco. Ne vorrei ritrascrivere questo brano: <<a tutto questo si aggiungevano gli orrori dell’insonnia, che erano i peggiori in quanto lo costringevano a rimuginare sulla sua sofferenza in modo sempre più profondo e tormentoso, mentre il tempo strisciava come una rossa lumaca. Non aveva mai pensato che l’angoscia poteva diventare così forte e soffocante. Il suo cuore iniziava allora a pulsare con la forza e la velocità di un turbine; si sentiva affannato, gli mancava il respiro. [….] Lui fissava quel vuoto – più buio, più terrificante di tutto ciò che la fantasia possa escogitare, e atrocemente silenzioso. Era tentato di urlare, e avrebbe pianto se ne fosse stato capace. Sentiva la fronte imperlarsi di sudore freddo, e in bocca un sapore amaro. Dopo andava meglio, la crisi era finita; lui andava in bagno per lavarsi e asciugarsi.>>”
Non sempre l’ansia si manifesta come un elemento negativo, in realtà non potremmo vivere senza ansia e senza di essa molte emozioni sarebbero più sbiadite, meno intense e suggestive.
Pensiamo, per esempio, allo svolgere di un’attività che ci appassiona o a un’occasione importante o, ancora, a una serata con il nostro/a partner e a tutte quelle emozioni che accompagnano tali situazioni. Inoltre l’ansia mette l’individuo in allarme di fronte a un potenziale pericolo permettendogli di anticiparlo, evitarlo o di trovarvi una soluzione immediata. Questo è il motivo principale che porta tutti noi a provare ansia e a comprendere quella degli altri.
Un’altra funzione positiva che svolge, questo stato emotivo, è quella di spingerci a impegnarci al meglio delle nostre capacità in tutte quelle che sono le attività quotidiane, soprattutto se non ci sono così congeniali ma che comunque dobbiamo svolgere.
L’ansia non è solo quel sentimento negativo a cui pensiamo ogni volta che la pronunciamo ma anzi può rivelarsi importante e essenziale per la nostra sopravvivenza, poiché ci permette di affrontare pericoli esterni e di superarli al meglio con i mezzi che abbiamo a disposizione.
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