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Un sistema di supporto alle decisioni cliniche che invita i medici a fornire dispense informative personalizzate sul rischio cardiovascolare del paziente e sulle raccomandazioni terapeutiche potrebbe ridurre il rischio cardiovascolare nei pazienti con gravi malattie mentali (SMI). I risultati suggeriscono che l’uso di strumenti decisionali clinici può avere un impatto positivo sulla salute cardiovascolare a lungo termine nei pazienti affetti da SMI.
La depressione rappresenta un disturbo molto diffuso e spesso estremamente invalidante. Negli anni i ricercatori si sono posti notevoli interrogativi in merito alle cause di questo disturbo. La relazione tra geni e depressione è diventata sempre più un ambito di studio interessante e frequente. Questo aspetto della ricerca sulla depressione è molto importante in quanto potrebbe rappresentare un punto si svolta nell’impiego di nuove terapie farmacologiche. Dopo oltre due decenni
La PSSD esiste davvero? Una rassegna di studi sulla Disfunzione sessuale post-SSRI
Un nuovo studio sulla percezione del dolore nelle persone depresse Il Dott. Uri Nitzan dirige il dipartimento per la depressione e l’intervento in caso di crisi presso il Centro di salute mentale Shalvata in Israele. Secondo la sua esperienza con i pazienti affetti da depressione maggiore, “il dolore sintomatico sembra essere estremamente popolare all’interno di questo campione. L’80% dei pazienti affetti da depressione maggiore che si presentano in un contesto
Cos’è la “depressione sorridente”? La depressione viene solitamente associata alla tristezza, alla letargia e alla disperazione. Quando si pensa ad una persona depressa, si tende ad immaginare una persona che non è neppure in grado di alzarsi al mattino. Benché una persona affetta da depressione potrebbe, in effetti, provare queste sensazioni, esistono diversi modi in cui questa malattia si presenta. Quella di “depressione sorridente” è un’espressione che si applica ad
Secondo un recente studio i pazienti affetti da malattie croniche presentano un rischio doppio, o addirittura triplo, di sviluppare la depressione rispetto alla popolazione generale. Quando un paziente già affetto da malattia cronica inizia a sviluppare dei sintomi depressivi, il decorso della malattia può peggiorare e il rischio per il malato può aumentare. Nel corso di questa ricerca, i pazienti presi in esame, anche durante studi precedenti per un totale
Vitamina D e Light Therapy. Molte delle persone che vivono nel nostro Paese, soprattutto al nord, hanno livelli bassi di vitamina D. Questo si spiega con il fatto che la vitamina D è sintetizzata a livello cutaneo sotto l’azione dei raggi ultravioletti e pertanto, le persone che vivono in paesi esposti ad un minor numero di ore di sole, hanno un rischio maggiore di ipovitaminosi. Nel mondo, oltre un miliardo
L’età durante la quale i sintomi depressivi iniziano a manifestarsi può giocare un ruolo determinante sulla salute mentale futura del paziente, questo è quanto emerso da un recente studio olandese.
Secondo le stime ufficiali, all’incirca un miliardo di persone nel mondo soffrono di carenza o insufficienza di vitamina D. Gli individui a più alto rischio di carenza di vitamina D includono le persone che vivono lontane dall’Equatore, le persone affette da problemi medici (come ad esempio l’obesità, le malattie del fegato, la celiachia e le malattie renali), le persone anziane e le persone con la pelle scura. Secondo quanto scoperto
La depressione cronica per quanto diffusa è difficile da trattare. Uno studio tedesco evidenzia che una psicoterapia strutturata raggiunge risultati significativamente migliori della psicoterapia di supporto aspecifica.
I farmaci antidepressivi sono spesso contestati a causa del tempo impiegato a fare effetto. Nonostante ciò, sono rare le ricerche per trovare dei nuovi farmaci. Un nuovo studio, però, sembra aver finalmente scoperto le basi del funzionamento dei farmaci antidepressivi.
L’obiettivo era confrontare l’efficacia e la tollerabilità del trattamento con un dosaggio flessibile di vortioxetina (10-20 mg/die) contro agomelatina (25-50 mg/die) in questa popolazione di pazienti difficile da trattare. Lo studio è stato fatto in Europa e gli sperimentatori hanno scelto agomelatina, uno degli antidepressivi di nuova generazione, per via del suo meccanismo d’azione diverso dai tradizionali SSRI e SNRI. Finora sono stati fatti pochi studi randomizzati e in doppio
Come agisce la Vortioxetina (Brintellix) e quando è indicata.
I giovani adulti affetti da un disturbo depressivo maggiore sembrano essere in grado di migliorare la depressione dopo un programma di esercizio fisico della durata di 12 settimane se accompagnato da un training motivazionale. In un piccolo studio pilota svolto su di un gruppo di giovani adulti tra i 18 e i 24 anni affetti da depressione l’esercizio fisico è stato associato ad un declino della severità della depressione del 63%,
L’adesione a dei gruppi sociali è fondamentale per il miglioramento dei sintomi della depressione clinica.
I bambini vittime di abusi che si trovano ad essere testimoni di episodi di violenza familiare sono in grado di vedere migliorare i propri problemi a livello comportamentale se viene posta fine agli episodi di violenza : si tratta della conclusione a cui é giunta la Dr.ssa Kristine A. Campbell della University of Utah di Salt Lake City a seguito di uno studio di coorte retrospettivo.