Psichiatria e Medicina di Base
Oltre ad interessare la memoria e altre abilità cognitive, la demenza ( e la Malattia di Alzheimer) negli anziani colpisce spesso il modo in cui le persone si sentono e agiscono portando a veri e propri disturbi del comportamento. Molte persone ritengono che i cambiamenti nel comportamento causati dal morbo di Alzheimer e dalle demenze in genere siano l’effetto più difficile e doloroso della malattia. La causa principale dei sintomi
Depressione e demenza sono sindromi psichiatriche che presentano un’incidenza più frequente sull’anziano e possono anche coesistere, causa questa di una possibile difficoltà nella diagnosi. Esistono infatti sindromi miste cognitive e depressive, scoperte a partire da studi sul morbo di Alzheimer (da ora in avanti indicato con la sigla “AD”). Si parla di una vera e propria incidenza di disturbi (demenza e depressione) che si abbatte sulla popolazione anziana. Aumentando l’età,
Si stima che entro l’anno 2020 la depressione sarà seconda soltanto alle malattie cardiovascolari in termini di malattia più disabilitante del mondo. Il disturbo depressivo maggiore, infatti, viene associato ad un alto grado di disabilità personale, morbosità multipla, suicidio e perdita di qualità della vita sia per i pazienti affetti sia per i familiari e quanti si prendono cura di loro. Sono, inoltre, possibili implicazioni a livello economico dal momento
Una donna su quattro corre il rischio di soffrire di depressione nell’arco della propria vita, soprattutto durante gli anni fertili. Si è fatto molto per sottolineare l’importanza del rilevamento e del trattamento nella depressione post-partum, soprattutto a causa dell’alta patologicità sia per la madre che per il bambino, ma la depressione antenatale registra un’incidenza maggiore e circa la metà dei casi di depressione post-partum risultano essere iniziati come depressione antenatale.
Cosa è la Depressione Post-Partum? Cosa la definisce e differenzia dalla Maternity Blues?
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) Gli antidepressivi SSRI sono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, noti anche come SSRI, servono ad inibire selettivamente la ricaptazione della serotonina (5-idroxitriptamina, 5-HT) all’interno delle sinapsi del sistema nervoso centrale aumentando così la concentrazione della serotonina inter-sinaptica.