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La cefalea, in particolare la forma di emicrania, e il disturbo depressivo maggiore (MDD) sono due condizioni che affliggono un numero significativo di persone in tutto il mondo.

Negli ultimi anni, la ricerca ha messo in luce l’esistenza di un’associazione tra queste due patologie, sollevando domande sulle possibili cause e sulle strategie di trattamento più appropriate. In particolare questi risultati sono stati ripresi in una recente review di letteratura pubblicata nel 2020 su Cureus.

In una meta-analisi di 16 studi diversi, gli scienziati hanno riscontrato un legame significativo tra emicrania e depressione. Le persone affette da emicrania avevano anche maggiori probabilità di avere pensieri suicidi rispetto a quelle che non ne soffrivano. Lo studio ha concluso che, riconoscendo e affrontando l’aspetto emotivo dell’emicrania, le persone possono avere una vita più felice con questa condizione.

Relazioni tra mal di testa e depressione

Una comorbilità tra emicrania e depressione può portare a sintomi prolungati e a una durata più lunga delle cure. Alcune evidenze genetiche, come la presenza di varianti di nucleotide (SNP), sono state riscontrate sia nei pazienti con emicrania sia in quelli con depressione maggiore. Questo suggerisce un robusto background genetico molecolare che collega le due condizioni.

L’aumento dell’attività intrinseca cerebrale nella corteccia prefrontale è stata osservata in individui con emicrania e depressione. Questi risultati, uniti a livelli ridotti di serotonina nei pazienti affetti da entrambe le condizioni, indicano che cambiamenti genetici e biochimici nel sistema serotoninergico sono coinvolti nella biologia dell’emicrania.

A riprova di quanto sopra, gli antidepressivi triciclici, come l’amitriptilina, sono stati trovati efficaci sia per la depressione che per le emicranie, suggerendo un possibile collegamento tra i meccanismi di azione di questi farmaci e le basi molecolari e genetiche delle due condizioni.

La relazione tra serotonina ed emicrania è stata anche oggetto di studi recenti che hanno rivalutato la teoria aminergica riguardo a questo neurotrasmettitore. L’esplorazione dell’attività cerebrale con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) in pazienti con emicrania, sia con che senza depressione, ha portato alla scoperta di anomalie nelle reti cerebrali in pazienti con emicranie senza aura.

Gli antidepressivi, come trattamento preventivo per l’emicrania, rappresentano un’opzione promettente, ma è fondamentale continuare a indagare per comprendere appieno le implicazioni di tale approccio.

Conclusioni

In conclusione, per gli autori della review sarà necessario condurre ulteriori studi per determinare le migliori strategie di trattamento per i pazienti affetti sia da emicrania che da MDD. Approfondire la comprensione delle basi genetiche e molecolari delle due condizioni potrebbe portare allo sviluppo di terapie più mirate e personalizzate.

Inoltre, è importante considerare l’impatto finanziario e sociale che l’emicrania e la depressione possono avere sui pazienti e le loro famiglie. Una migliore comprensione della relazione tra queste due condizioni può portare a un supporto più efficace e a una riduzione del peso economico e psicologico associato a queste patologie.

Infine, la ricerca futura dovrebbe concentrarsi non solo sull’individuazione dei meccanismi biologici sottostanti alla comorbilità tra emicrania e depressione, ma anche sull’analisi dei fattori di rischio e dei possibili interventi preventivi. Un approccio multidisciplinare, che coinvolga neurologi, psichiatri e altri professionisti della salute, sarà cruciale per affrontare in modo efficace e completo la relazione tra cefalea e depressione.

Fonte:

Jahangir S, Adjepong D, Al-Shami HA, Malik BH. Is There an Association Between Migraine and Major Depressive Disorder? A Narrative Review. Cureus. 2020 Jun 10;12(6):e8551.

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