Effetti Collaterali Indesiderati
Nomi commerciali delle specialità in commercio in Italia: ELOPRAM, SEROPRAM
Quali sono gli effetti collaterali di Citalopram?
Le reazioni secondarie osservate sono in generale di lieve entità e di tipo transitorio. Esse si manifestano soprattutto nella prima o seconda settimana di terapia, per poi sparire con il miglioramento dello stato depressivo.
Gli effetti indesiderati frequenti (>1% – <10%) sono:
- disturbi del metabolismo e nutrizione: riduzione dell’appetito;
- disturbi psichiatrici: riduzione della libido ed anormalità dell’orgasmo (donne);
- disturbi del sistema nervoso: agitazione, insonnia, sonnolenza, capogiro;
- disturbi dell’apparato respiratorio: sbadigli;
- disturbi gastrointestinali: nausea, secchezza delle fauci, diarrea, stipsi;
- affezioni della cute e del tessuto sottocutaneo: aumento della sudorazione;
- disturbi a carico dell’apparato riproduttivo: disturbi della eiaculazione, impotenza;
- compromissione delle condizioni generali: affaticamento.
Effetti indesiderati molto rari (<1/10.000) sono:
- disturbi dell’apparato endocrino: secrezione inappropriata di ADH (specie nelle donne anziane);
- disturbi del metabolismo e nutrizione: iponatremia, aumento dell’appetito e del peso;
- disturbi dell’apparato nervoso: convulsioni, disturbi extrapiramidali;
- affezioni della cute e del tessuto sottocutaneo: ecchimosi, porpora;
- compromissione delle condizioni generali: reazioni da ipersensibilità, sindrome serotoninergica, sintomi da astinenza (capogiro, nausea e parestesie).
Rari: ideazione/comportamento suicidario.
Irrequietezza psicomotoria/Acatisia.
Raramente, in seguito alla somministrazione di antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina si possono verificare manifestazioni emorragiche quali ecchimosi, emorragie ginecologiche, manifestazioni emorragiche a carico del tratto gastrointestinale, delle mucose o anche di altri distretti dell’organismo.
Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento
L’interruzione del trattamento con CITALOPRAM (soprattutto se brusca) porta in genere a sintomi da sospensione.
Sono stati riportati vertigini, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emozionale, irritabilità e disturbi visivi.
Generalmente tali eventi sono da lievi a moderati ed auto-limitanti, tuttavia in alcuni pazienti possono essere gravi e/o prolungati. Si consiglia pertanto che, se non è più richiesto il trattamento con CITALOPRAM, vi sia una graduale interruzione, condotta tramite un decremento graduale della dose).
Altri effetti indesiderati che sono stati osservati con farmaci SSRI sono:
- apparato cardiovascolare: ipotensione posturale;
- disturbi dell’occhio: anormalità della vista;
- disturbi gastrointestinali: vomito;
- disturbi epatobiliari: alterazioni degli esami di funzionalità epatica;
- disturbi muscolo-scheletrici: artralgia, mialgia;
- disturbi psichiatrici: allucinazioni, mania, confusione, ansia, depersonalizzazione, attacchi di panico, nervosismo;
- disturbi dell’apparato urinario: ritenzione urinaria;
- disturbi dell’apparato riproduttivo: galattorrea;
- affezioni della cute e dei tessuti sottocutanei: prurito.
Complimenti per la chiarezza delle informazioni
Gentile Vittoria,
la ringrazio per i complimenti e per aver visitato il mio blog. Spero che possa trovare chiare e utili anche altre sezioni.
Le segnalo la possibilità di rimanere aggiornati delle novità del sito iscrivendosi alla newsletter e, se possiede facebook, alla mia pagina personale. Trova tutto qui sulla destra di questa pagina.
Grazie e Cari saluti.
Salve,
Sono una ragazza di 27 e, dopo un anno di trattamento di stati d’ansia e depressione con Citalopram 20 mg, ho gradualmente sospeso l’assunzione. Da qualche giorno ho, però, dei capogiri, dolori allo stomaco e una leggera nausea. Volevo chiederle se tutto ciò è dovuto alla sospensione del farmaco e se sì, ritiene che sia normale, oppure è solo una questione psicologica dovuta alla consapevolezza di non essere più “coperta”?
Grazie in anticipo.
Gentile Sanny
la ringrazio per il suo intervento.
Quanto descrive potrebbe appartenere al corteo sintomatologico da sospensione (in quanto tempo ha sospeso il farmaco?), ma data la non specificità e la estrema vaghezza dei sintomi non è possibile dire nulla di certo potendo per esmepio anche essere riferiti ad una banale condizione da raffreddamento stazionale.
Per quanto riguarda la “copertura” psicologica, va detto che questa esiste sempre ma che solo in alcuni casi può spiegare i sintomi da sospensione e nel suo caso non è possibile dirlo.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
buongiorno. la mia psichiatra mi ha sostituito bruscamente la paroxetina con il citalopram. prima prendevo 40 mg di paroxetina al giorno. e uno xanax 0,50 prima di dormir da ben 6 anni. ora visto che ho avuto un ricaduta forte con forti paure mi ha dato citalopram 20 mg dopo colazione. 10 mg dopo pranzo e 0,25 xanax dopo colazione 0,25 dopo pranzo 2 0,50 prima di andare a letto.Mi sento a pezzi,mi gira le testa,riesco a fare poco. second lei,sono sintomi del nuovo farmaco che prendo da 3 giorni(citalopram),o e lo xanax che e esagerato quanto prendo in giornata?perche mi stupisce che un dottore tolga la paroxetina di colpo dopo 6 anni di cur aper sostituirla con un altro,perche da come so io la paroxetina va tolta gradualmente perche appunto porta questi sintomi la sospensione brusca..quale e il suo parere?grazie mille. Stefano
Gentile Stefano,
come sottolinea anche nel suo commento è buona norma procedere sempre con aumenti e riduzioni graduali, in particolare con alcune molecole come per esempio la paroxetina.
La invito a condividere il suo pensiero anche con il suo curante in modo da trovare un adeguamento posologico e un chiarimento in merito.
La rigrazio per aver scritto.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Salve dottore ho smesso di colpo di prendere elopram..adesso sento tremore affaticamento generale muscolare..sono sintomi Riconducibili?passerebbero se Ricominciassi?ho anche difficolta ad urinare..grazie
Buongiorno Laura,
intanto la ringrazio per la sua attenzione e la sua testimonianza.
In effetti la sospensione di Elopram può indurre i sintomi da lei descritti: soprattutto la sospensione rapida in soggetti che assumevano da molto tempo e a dosaggi elevati il farmaco può indurre una sindrome da sospensione. La reintroduzione della stessa molecola anche a bassi dosaggi aiuta solitamente a ridurre e limitare tale sindrome fino alla sua scomparsa. Chiaramente si dovrà riprovare a distanza di tempo una nuova riduzione molto lenta e molto progressiva del farmaco, per questo usualmente consiglio la formulazione in gocce.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Salve prendo citalopram da anni ..ma quest’anno ho avuto una ricaduta di ansia…e la psichiatra mi ha dato terapia da 8 gocce a 15…di xanax rp da 0.50…le prendo da 11 giorni ma ho notato che mi sento rintronato sbandamenti sudorazione strana…sonnolenza vista un po offuscata…soffro anche di cervicale…e oggi mi ha abbassato il citalopram a 13 gocce…ouo causare tutti sti effetti l aumento ?? Salve grazie
Gentile Sig Antonio,
la ringrazio per la sua cortese attenzione e per la fiducia che dimostra.
In effetti le confermo che Citalopram può indurre gli effetti collaterali che lei descrive. Sono però effetti solitamente transitori, in 10 giorni circa dovrebbero passarle.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Dottore, sto passando un bruttissimo periodo e prendo da circa 10 anni citalopram da 20 e da un anno da 40, ma da circa 3-4 mesi, dopo una grossissima delusione sto malissimo! Ansia incontrollata e difficoltà relazionali anche al lavoro. Ho 45 anni e sono da un mesetto in psicoanalisi. Cosa faccio si può aumentare la dose?
Gentile Stefano
la ringrazio per il suo interesse.
Le posso consigliare di parlarne con il proprio curante anche perchè, per quello che mi risulta, dosaggi superiori a 40 mg non sono considerati migliorativi dell’efficacia terapeutica in caso di depressione. Di solito un aumento oltre la dosa massima efficace aumenta il rischio di incorrere nella comparsa di effetti collaterali.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Egregio Dottore prendo citalopram da circa 10 anni e 2 mg di lorazepam. Il citalopram l’ho preso per 8 anni da 20 mg e da circa 2 anni da 40 mg, ora vedo che la molecola ha esaurito la sua azione…. il curande mi ha detto di dismettere il cita 2 gocce al dì, ne prendo 20 la era prima di dormire, ora le chiedo visto che la depressione non va via anzi aumenta, posso dismetterlo 1 goccia al dì fino all’esaurimento totale e vedere come sto?
Buonasera Lorenzo
data la lunga assunzione e l’alto dosaggio le consiglio di procedere molto lentamente nel dismettere il farmaco, tipo 1 goccia ogni 7-14 giorni.
Le linee guida delle società scientifiche e i manuali di farmacologia clinica consigliano una titolazione e una dismissione lenti per ridurre al minimo la comparsa di effetti spiacevoli.
Data la persistenza di sintomatologia depressiva dopo cosi tanti anni andrebbero indagata la presenza di altre motivazioni e presa in considerazione presumibilmente l’avvio di una psicoterapia.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buona sera
Io facevo uso di entact che mi han fatto cambiare poi in paroxitina e ora dopo una settimana smessa di botto!!! Senza scalaggio neanche dell entact e pericoloso?
Buongiorno Jenny
la “pericolosità” sta nella comparsa di effetti da sospensione (nervosismo, insonnia, irrequietezza, sensazione di scosse al corpo e altri fastidiosi sintomi), tanto più probabili quanto più prolungato è stato il tempo di assunzione e la dose assunta.
In generale le società scientifiche e i manuali di farmacologia clinica consigliano una titolazione progressiva dei farmaci psicotropi e una loro graduale sospensione.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Salve dottore vorrei chiederle una cosa io sono stata in cura con citalopram.20g..una pastiglia al giorno ..e dopo 3 anni ho smesso di prenderle perché stavo bene e non volevo più prendere anche perché sto pensando che tra un po’ vorrei diventare mamma…però adesso dopo’ un mese e mezzo circa sto di nuovo male..prima avevo delle scosse nel corpo che le ho superate ..adesso invece ho tanta nausea e attacchi di ansia mal di stomaco e non ho voglia di mangiare ..sono gli effetti dalla sospensione?cosa mi consiglia di fare ?non vorrei più riprendere i psicofarmaci. .anche perché nel caso vorrei concepire so che non va bene.?
Gentile Chiara
la sospensione rapida di citalopram può indurre la comparsa dei sintomi che riferisce lei. Comprese le “scosse”. I nquesti casi può essere utile riprendere il farmaco, magari in formulazione gocce, e procedere ad un lento decalage.
Detto ciò, è risaputo che i farmaci sono controindicati in gravidanza, in modo particolare nel primo trimestre. Alcuni SSRI possono passare meno la barriere placentare e per questo potrebbero essere preferibili. La invito in ogni caso a rivolgersi con fiducia al proprio medico.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buongiorno, io ho fatto uso di Elopram gocce per circa 7 anni, con dosaggi che variavano da 5 a 20 in base al periodo, mai di più. Da fine novembre ho smesso facendo una riduzione abbastanza veloce. Ancora oggi ho sintomi di vertigini e senso di instabilità ogni giorno, sopratutto questo mese (gennaio) che ho avuto anche una sinusite molto forte.
Secondo lei questi sintomi sono causati dalla mancanza di Elopram ? Cosa posso fare ?
Grazie
Buongiorno Sig Max
la ringrazio per il suo interesse e la sia attenzione all’argomento.
Non è da escludersi che parte di tali sintomi siano imputabili alla dismissione rapida del farmaco citalopram che invece necessita più di altri di un decalage lento.
Se a distanza di tempo la situazione non migliorasse la invito a tornare dal suo curante.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Ciao. Dottore. Sto prendendo citalopram pero adesso mi sento maldi. Spalla maldi braccio manno.
Gentile Falu
se crede mi può contattare in privato o al numero 3881044874 per avere un confronto migliore sulla sua condizione.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Gentile dottore
La mia psichiatra mi ha fatto smettere di botto l entact dopo due anni di assunzione
Non ho avuto da subito effetti collaterali ora a distanza di settimane ho un ansia pazzesca con attacchi di panico senso di confusione debolezza dolori mani sudate ansia che parte dalla pancia nsusea e tristezza e ipertensione pro dipendere dalla sospensione dell entact? Ho abbandonato la psichiatra nel frattempo perche mi ha fatto un po di casini
Buongiorno Jenny
le confermo che la sospensione di entact (escitalopram) all’improvviso senza un adeguato decalage può portare alla comparsa di effetti da sospensione.
In questi casi è utile procedere riassumendo il farmaco, in gocce possibilmente, e iniziare una progressiva riduzione della posologia goccia dopo goccia.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buona sera… Sto assumendo elopram 20ml più due volte al giorno axanax 10gocce il mattino e 10 gocce la sera… Sono da tre settimane… L unico effetto che mi dà fastidio é quella strana sensazione alla gola… Dott cosa ne pensa?
Gentile Sigra Lisa
la ringrazio per la sua attenzione a questo articolo.
Credo di aver compreso che nonostante la terapia in corso sia infastidita dalla sensazione di “nodo” alla gola. Tale sintomo credo sia ascrivibile alla condizione di base per cui sta in effetti assumendo la cura.
Persista e vedrà che sparirà, se così non fosse sarà invece necessario rivolgersi al suo curante per ottimizzare il dosaggio.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Io ho smesso per 15 giorni il citalopram da 20 mg oggi l ho ricominciato e normale avere mal di testa,sonno,e dolori alle gambe….l ultima forse e dovuto anche al peso mah non lo so le sarei grata e onorata di una sua risposta attendo con ansia cordiali saluti annarita
Buongiorno
è possibile ipotizzare almeno due opzioni: la prima, che siano tornati i sintomi per cui le era stato prescritto il farmaco; la seconda (che reputo più probabile), che abbia dismesso il farmaco troppo velocemente. In tal caso o pazienta oppure ritorna ad assumere il farmaco citalopram scendendo molto più lentamente.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Ho letto un articolo su Panorama dove si dice che basse dosi di citalopram avrebbero un benefico effetto su forme di Alzheimer e forme di demenza. Vorrei sapere un suo parere su questi effetti. Grazie
Gentile Aig Augusto
le confermo che se vi sono le indicazioni alla prescrizione CITALOPRAM può rappresentare un buon strumento per gestire le manifestazioni di questa malattia degenerativa.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buongiorno dottore ho 22 anni da fine luglio assumo citalopram 10 gt al mattina per disturbo di ansia e doc. Da circa 10 giorni noto delle strane sensazioni nell’apparato uditivo come se mi sentissi il batitto cardiaco nell’orecchio, una sensazione che si presenta più volte nella giornata, inoltre ho tachicardia (battiti a 110). Da quando ho iniziato il trattamento con citalopram ho notato delle turbe al flusso mestruale e parecchi lividi sul corpo. Il mio medico mi ha consigliato esami del sangue completo + quelli della tiroide e prolattina, ed anche visita cardiologica con Ecg. Ritiene che questi problemi possano essere effetti collaterali derivanti dal citalopram?
Gentile Valeria,
quello che riferisce alle orecchie potrebbe essere l’effetto della tachicardia che dando palpitazioni spesso di associa alla sensazione del battito nelle orecchie o a volte di ottundimento. Un’altra possibile spiegazione che non esclude la precedente è la pressione alta del sangue. Puntate improvvise della pressione possono presentarsi come reazione collaterale da farmaci. Citalopram solitamente, nella mia esperienza, induce più facilmente ipotensione. I lividi e le petecchie sono spiegabili come effetto collaterale del farmaco che in soggetti predisposti può portare ad una maggiore fragilità capillare e comparsa di ematomi.
Effettuare esami come il collega le ha prescritto è importante e doveroso. Esami del sangue e ECG basale sono la base della fase iniziale di ogni presa in carico di un nuovo paziente assieme alla raccolta della sua anamnesi.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buona sera… Sto assumendo elopram 5 GOCCE gocce la sera… DA TANTI ANNI…( FORSE 8 -9 ANNI)FACCIO LA CURA PER PARECCHI MESI E POI PIANO PIANO SMETTO…DOPO UN PAIO DI MESI RICOMINCIO XRCHE HO L UMORE SOTTO I PIEDI ..QUALCHE GIORNO E POI STO MEGLIO E CONTINUO PER MESI E POI PIANO SMETTO…ORA MI STA SUCCEDENDO UNA COSA MAI SUCESSA…HO RICOMINCIATO A PRENDERE 3 GOCCE DI ELOPRAM UNA SETTIMANA FA ..TUTTO BENE POI UN GIORNO ALL ‘IMPROVVISO HO AVUTO UNA SENZAZIONE BRUTTISSIMA ..CIOè…MI VENGONODEI BRUTTI PENSIERI TIPO QUACOSA MI DICE DI BUTTARMI DALLA FINESTRA……SONO TERORIZZATA…HO CHIAMATO IL MEDICO MI HA DETTO DI SOSPENDERE ELOPRAM E PRENDERE PRAZENE 5 GOCCE MATTINO E SERA VISTO CHE HO TANTA ANSIA.ORA MI CHIEDO MA è POSSIBILE CHE ELOPRAM MI DIA QUESTO GENERE DI DISTURBO? HO TANTA PAURA. GRAZIE IN ANTICIPO PER LA SUA RISPOSTA
Buongiorno Mary
CITALOPRAM può in alcuni casi, specialmente in soggetti minorenni, indurre pensieri negativi di marca ossessiva come quello per esempio da lei provato, ma non dobbiamo dimenticare che a volte tale sintomo è proprio uno dei motivi per cui un farmaco come CITALOPRAM viene spesso prescritto. Ovviamente non posso sapere se è questo il suo caso ma teoricamente non è possibile escludere che diminuendo o togliendo il farmaco le ossessioni già presenti in fase pretrattamento riemergano prepotentemente, quindi lasciando pensare ad una recidiva.
Nella mia esperienza in questi casi una volta sospeso il farmaco antidepressivo chiedo al paziente di proseguire il monitoraggio e in caso di ricomparsa di sintomatologia ansiosa o ossessiva suggerisco di aspettare qualche settimana ancora, interpretando spesso tale evenienza come una fase di assestamento post sospensione.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
assumo Citalopram da 40 mg 1 compressa al dì dal 24/04/2017 e tutt’ora continuo ad assumerla….. da un pò di tempo sto prendendo. peso e mi sento molto rallentata nel. fare le mie attività…. sono un pò preoccupata x questo aumento….. ero 58 kg adesso dopo 2 anni sono arrivata a pesare 67 kg….. volevo gentilmente chiederle se Citalopram da 40 mg potrebbe essere la causa….. mi farebbe piacere avere una sua risposta in merito. e la ringrazio anticipatamente
Gentile Sigra Lidia
la ringrazio per la sua attenzione al tema e alle pagine del mio blog. Certamente, come noto e riportato dal foglio illustrativo della specialità farmacologica, il farmaco in questione può comportare un aumento del peso. Ciò viene determinato anche dal miglioramento del tono dell’umore e quindi secondariamente dal ripristino di normali abitudini alimentari (pasti regolari e generalmente più abbondanti). Quello che consiglio usualmente ai miei pazienti che hanno avuto un beneficio dal farmaco è, prima di prendere in considerazione cambiamenti farmacologici, di intraprendere una attività fisica anaerobica regolare e controllare meglio l’introito calorico eliminando per esempio alcuni tipologie di alimenti (pane, dolci, alcolici ecc…). Circa il suo caso non posso dire nulla se non che, raffrontato a quella che è la mia esperienza, 10 kg in 2 anni non sono tanti.
Cordiali saluti.
Federico Baranzini
Buongiorno mi chiamo Cristina le chiedo un consiglio ho preso elopram 10 anni fa per cura gli attacchi di panico poi risolti negli anni ultimamenente per un ansia latente la dottoressa mi ha detto di prendere due tre gocce di mantenimentol ho fatto per tre settimane poi piano piano le ho sospese le volevo chiedere se possono dare dipendenza o se i sintomi di leggero fastidio mi sento un po’ di ansia a livello stomaco e tendo a pensarci sono per la sospensione la ringrazio cordiali saluti
Gentile Sigra Cristina
la ringrazio per la domanda perchè mi permette di parlare di un aspetto molto diffuso e sottovalutato: l’uso degli antidepressivi per un tempo limitato e la loro sospensione.
Questi farmaci per poter espletare la loro efficacia devono poter agire per un tempo compreso dalle 4 alle 6 settimane e possibilmente, se senza effetto, ad un dosaggio congruo che in alcuni casi significa al massimo dosaggio. Inoltre la loro sospensione rapida o brusca può comportare la comparsa di sintomi simili a quelli per cui sono stati assunti: ansia, nervosismo, insonnia e somatizzazioni come scosse elettriche al capo.
La invito a rivolgersi al suo curante per un confronto sereno in merito.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buonasera dott.posso chiederle info,prendo da anni uno xanax da 1mg ed eutimil 1cp e mezza al di, che da qualche g ho ridotto ad una compressa al di, nonostante questa cura sn molto depressa e ansiosa, oggi la psichiatra mi ha detto di iniziare il debrixtill una goccia di poi 2al di,ecc per poi togliere l eutimil .Che ne pensa?grazie
Gentile Anna
credo lei intenda dire che sta sostituendo il CITALOPRAM con il BRINTELLIX. Il debrixtill non mi risulta sia un farmaco registrato in Italia.
Per mia esperienza la VORTIOXETINA non è così efficace nell’ansia, mentre è in generale più tollerato di altre molecole.
Segua le indicazioni del suo medico e se vuole ci faccia sapere come è andata.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buongiorno dottore,
In effetti io sono in stato di astinenza di Citalopram. É MOLTO difficile, un passato complicato e dunque assunzione di psicofarmaci. Ma non li voglionpiù prendere. Avrei dunque una domanda, no n c é rischio di morire quando si sospende, vero?,
Io prendevo 7 gocce di citalopram. Posso aiutarmi con un pò di Lexotan?
La ringrazio molto dottore! Buona giornata,
Reb
Gentile Reb,
smettere gli psicofarmaci può essere complesso e a volte difficile ma se ben eseguita la dismissione non comporta particolari problemi. Ovviamente i migliori risultati si hanno se si è seguiti e guidati adeguatamente da un medico, meglio sarebbe se fosse ci glieli ha prescritti in quanto si presume che la conosce meglio.
In ogni caso, la dismissione di CITALOPRAM non porta a morte anche se è vero che se effettuata non rispettando alcune semplici regole può portare a grave sofferenza, sempre però passeggera.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
buongiorno dott.
Ho 48 anni e dal dicembre 2016 al dicembre 2017 ho assunto Citalopram gocce iniziando da 5 fino ad arrivare a 8 per poi cominciare a regredire fino alla sospensione nel dicembre 2017. All’epoca, atrascisci di una seoparazione mi avevano creato uno stato di ansia molto accentuata. Scomparsa totalmente.
Da un mesetto per altri motivi tra l’altro risolti, mi trovo in uno stato ansioso e non vorrei poi trovarmi a peggiorare.
Al momento lo specialista dell’epoca mi ha consigliato 5 gocce di lexotan al mattino 5 al pomeriggio e 5 la sera cpn graduale riduzione per un lasso di tempo complessivo di un mese.
E’ opportuno magari riprendere l’assunzione del citalopram preventivamente per non star male in seguito ?
grazie
Buongiorno Paolo
l’assunzione di CITALORPAM può avere senso se il disagio persiste e l’ansiolitico non si dimostra efficace anche se assunto con costanza tanto che sia necessario assumerne sempre di più. Questa considerazione vale in generale e non è riferita alla sua situazione che ovviamente non conosco.
Pertanto devo invitarla a riferirsi al suo medico.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buongiorno, ho sospeso il citalopram e dopo qualche giorno sono comparsi sintomi fastidiosi…come stanchezza fisica, affaticamento ecc., ma il più fastidioso, che mi sta facendo impazzire e la mancanza di respiro sia dal naso che dal petto, sarà perché ho sospeso il citalopram?
Sto prendendo lo Xanax, ma non mi fa stare meglio .
Volevo sapere se devo resistere o iniziare a prendere di nuovo il citalopram….grazie
Salve,
credo che possa essere sensato consigliarle di attendere e vedere come va, magari però cercando di affrontare tale sintomatologia in modo alternativo per esempio praticando sport, per esempio il nuovo si è dimostrato molto efficace nella gestione dei sintomi da astinenza e nella gestione dell’ansia somatizzata.
Se la sintomatologia persistesse allora provi a considerare se esistano dei motivi psicologici alla base della stessa e quindi valuti se ricorrere a uno psicologo che possa guidarla fornendole degli strumenti anti ansia.
Solo se le cose non migliorassero allora può sempre considerare di tornare a rivolgersi al suo medico .
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buongiorno,
prendo Citalopram da molti anni , e da un mese circa sono passata da 10gocce a 6.
Ho dei disturbi davvero pesanti: mal di testa, nausea e dolori muscolari e soprattutto contrazioni ai muscoli della mandibola. Non so se dipende dalla diminuzione del Citalopram , ma in questo periodo di quarantena in cui siamo sottoposti ad una condizione di stress molto elevata , non so nemmeno a chi rivolgermi per un consiglio. La ringrazio .
Stefania
Buongiorno Stefania,
comprendo bene le sue preoccupazioni e ansie. Momento difficilissimo.
Può essere che il calo di gocce, soprattutto se effettuato in modo repentino ovvero in pochi giorni, può aver indotto l’emergere di questi fastidiosi sintomi.
Se non dovessero scomparire, nel caso fossero proprio sintomi da riduzione repentina, allora si rivolga ad uno specialista se il suo medico di base non risultasse reperibile. Oggi giorno è molto agevole e comodo effettuare una valutazione online da remoto.
Si tenga su, non perda la fiducia.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buongiorno dottore e grazie per il suo impengo. Da circa 4 mesi prendo 2 pasticche di citalopram da 20 mg al gg, ho superato la fase in qui sbadigliavo di continuo, il mal di testa e anche il peso accumulato però ultimamente sento la mandibola sempre contratta il che mi genera un gran fastidio e dolore, è normale??
Gentile Paola,
La ringrazio per aver esposto la sua situazione. È comprensibile che dopo alcuni mesi di assunzione del citalopram, farmaco appartenente alla classe degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI), possano manifestarsi alcuni effetti collaterali.
La contrattura mandibolare e il dolore associato che sta sperimentando potrebbero essere riconducibili ad un effetto indesiderato del citalopram, noto come disturbo del movimento extra-piramidale. Questo tipo di effetto può presentarsi con rigidità muscolare, spasmi o contrazioni muscolari involontarie in diverse parti del corpo, inclusa appunto la muscolatura facciale e mandibolare.
Sebbene non sia un effetto collaterale molto comune, anzi direi raro, in alcuni pazienti può verificarsi, specie dopo un periodo prolungato di trattamento con gli SSRI. Ovviamente, è importante monitorare attentamente questa sintomatologia e valutarne l’impatto sulla qualità di vita.
Le consiglio vivamente di riferire questo disturbo mandibolare al medico che le ha prescritto il citalopram, in modo che possa valutare la sua situazione clinica complessiva e decidere se apportare eventuali aggiustamenti alla terapia o prendere in considerazione altre opzioni di trattamento.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buongiorno, assumo zoloft 100 mg al giorno da anni. Volevo sapere se posso assumere valeriana al bisogno ( per evitare lexotan) o se ci sono interazioni con zoloft. Grazie, roberta
Buongiorno Sigra Roberta,
per quanto di mia conoscenza e competenza, e da quanto osservato nella mia esperienza personale, non mi risulta vi siano interazioni clinicamente significative .
Ma devo anche dirle che non conoscendo la sua condizione clinica devo ovviamente rinviarla al suo medico per ogni valutazione clinica di merito
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Salve ho smesso di prendere escitalopram di colpo …ma mi sono venuti fuori disturbi fastidiosi. Come fitte alle costole crampi nella pancia attendo vostra risposta e poi dopo quando tempo ci vuole x risolvere questi disturbi
Buongiorno Stefania,
sospendere in modo improvviso farmaci come gli antidepressivi comporta la possibilità, solitamente molto alta, di andare incontro all’espressione di effetti da sospensione come quelli da lei denunciati.
Solitamente sono transitori e scompaiono nelle settimane seguenti. In queste situazioni qualche goccia di ansiolitico potrebbe aiutare chi mal tollera tali sintomi.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Daniele.
Buongiorno, assumo XANAX 0,75 mg ormai da più di 10 anni. Prima per attacchi di panico e in seguito per forte stress da lavoro. Senza XANAX non mi era possibile lavorare. Attacchi di ansia e panico con mal di pancia e diarrea improvvisa ogni volta che si presentava un problema o dover tenere corsi di formazione aziendale anche a livello internazionale in cui dovevo parlare, spiegare e rispondere alle
più svariate domande della mia professione: ingegnere meccanico.
Ora sono in pensione e avrei una vita abbastanza tranquilla, ma se cerco anche gradatamente di ridurre le dosi ho forti dolori di pancia sul fianco destro, come se l’intestino venisse attorcigliato e poi stirato come un elastico. Attualmente sto prendendo 30 gocce di XANAX
3 volte al giorno. Ho provato a ridurre gradatamente, ma quando arrivo a 60 gocce in totale anzichè 90, il dolore gastro-intestinale è troppo forte: posso resistere per 2 giorni poi però devo ritornare alle 90 gocce e a volte anche di più. Mi sento come un drogato in forte crisi di astinenza, solo che la droga (lo XANAX prescritto dal mio medico di base) è stata una scelta per poter continuare a svolgere la mia professione e a mantenere la mia famiglia. C’è qualche cosa che mi possa limitare i dolori da astinenza ? Alla mia età (64 anni) è possibile riuscire a vivere senza XANAX ? Qualcuno mi può aiutare ? Grazie.
Gentile Daniele
non esiste una regola generale, scendere con il dosaggio gradualmente non è sufficiente a volte: con che velocità? A volte 1 goccia alla settimana e già troppo veloce!
Nella mia esperienza e pratica clinica ho incontrato persone incapaci di tollerare una goccia ogni 2-3 settimane. Ognuno ha i suoi tempi e livelli di tolleranza.
Credo debba trovare il suo.
Inoltre aggiungo che esistono delle strategie di compensazione o “appoggio” che fanno affidamento all’uso (ovviamente temporaneo) di altri farmaci (come gli stabilizzatori dell’umore) per permettere al paziente di sentire meno la differenza tra il prima e il dopo e permettergli di tollerare meglio il decalage.
Ma per questo la devo rinviare al suo medico.
Non si perda d’animo.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Salve. Sto seguendo una terapia associata Trittico-Zoloft.
Ho iniziato con Trittico 75 mg rp la sera da un mese e da circa 20 gg ho aggiunto Zoloft. Premesso che le terapie sono strettamente personali e personalizzate, la maggior parte degli specialisti consiglia questa associazione: una minoranza sarebbbe per una terapia monotematica e quindi aumenterebbe il dosaggio del Trittico.
A me mancava la spinta antidepressiva, il buon umore: per questo abbiamo deciso di aggiungere Zoloft al mattino. Ancora i risultati non si vedono. L’ansia c’è sempre e ho un gran bisogno e una gran voglia di affrontare la giornata con entusiasmo.
Aspetto fiducioso ? Ha qualche consiglio ?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Caro Franco,
non ho particolari segnalazioni o consigli, questa associazione cerca di sfruttare le proprietà di entrambi i farmaci. Personalmente prima di passare a una terapia doppia o potenziata preferisco sempre prima proporre un alto dosaggio antidepressivo in monoterapia a meno che non vi siano problemi di tolleranza, allora può essere indicato provare ad associare un altro farmaco.
Purtroppo come sa i farmaci antidepressivi non sono velocissimi.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buongiorno, da circa 6 mesi soffro di insonnia dovuta ad ansia. Il mio medico curante ha provato con pasaden, unito poi a Sonirem prima e Lendormin dopo. In seguito alla comparsa di tremori mi sono rivolta ad un neuropsichiatra che mi ha prescritto Xanax 8/10 gocce 2 volte al giorno e Felison 30 la sera. Dopo una quindicina di giorni a proposto di scalare lo Xanax, ma al ripresentarsi dell’insonnia lo ha aumentato di nuovo. Ora dopo 2 mesi di assunzione continua di Felison lo ha sospeso di colpo per eccessiva sonnolenza diurna. Prendo ancora lo Xanax, 6 gocce al mattino e 7 al pomeriggio come mi ha consigliato, ma da un paio di giorni dalle 3 in poi mi sveglio di continuo con forti vampate di calore, fatico a riaddormentarmi e alle 5\5,30 comincia a venirmi una forte ansia che lo Xanax fatica a calmare. Può essere per la sospensione brusca del Felison?
Buongiorno Sigra Gabriella
la ringrazio per la fiducia accordata.
Intanto le chiederei di che tipo di insonnia soffre e indagherei sulle cause, in quanto non mi è sfuggito il riferimento temporale. Le insonnie secondarie a cambiamenti, lutti, perdite, difficoltà di vita, tendono a migliorare con il ristabilirsi di un quadro di normalità. Non sapendo quanti anni ha non posso immaginare in quale situazione si possa essere trovata sei mesi fa. Per esempio spesso il pensionamento o un trasloco possono causare sindromi da disadattamento con insonnia.
Circa i farmaci da lei citati sono farmaci a breve emivita, tranne alprazolam/xanax che può raggiungere le 27 ore e flurazepam le 40 ore. Tipicamente i primi servono nelle insonnie iniziali mentr ei secondi nelle insonnie centrali terminali però espongono al rischio di accumulo e sonnolenza diurna. Avendo una emivita così lunga solitamente flurazepam non induce, anche se sospeso velocemente, effetti gravi da “rimbalzo”. Dubito quindi che quanto da lei lamentato possa essere imputabile a ciò. Piuttosto andrebbero indagate eventuali concause o cause misconosciute come patologie organiche o endocrine o forme di disagio di natura depressiva.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buonasera Dott. Baranzini,
Per depressione post parto a cui è seguita una fase acuta di ansia e insonnia resistente mi è stato prescritto Citalopram 10 gocce che ho preso per un mese. Oltre a non notare alcun miglioramento ho avuto un peggioramento dell’ansia, senso forte di tristezza e malinconia insopportabili; tali effetti non sono scemati durante il mese di trattamento. La psichiatria da cui sono in cura mi ha fatto dismettere di botto e adesso percepisco un ansia fortissima, insonnia in misura molto più amplificata rispetto a prima del trattamento. Possono essere effetti dovuti alla brusca interruzione? Premetto che le motivazioni familiari che mi avevano scatenato l’ansia originariamente dopo il parto sono completamente rientrate. La sera per dormire devo prendere 2 mg di Tavor e un Lyrica da 75.
Saluti
Gentile Francesca,
è molto probabile che lo siano, la sospensione brusca porta ad effetti da “carenza” che in molte persone sono molto fastidiosi e antipatici. Per fortuna non sono solitamente gravi e non sono permanenti.
Vedrà che in pochi giorni spariranno.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buongiorno,
Per passare gradualmente dalla paroxetina al citalopram, sarebbe possibile prendere 10 mg di paroxetina alla mattina e 10 mg di citalopram la sera per qualche giorno per poi prendere solo 20 mg di citalopram alla sera? Prima prendevo 20 mg di paroxetina alla mattina. Grazie mille
Gentile Claudio
ogni passaggio da un antidepressivo ad un altro deve essere effettuato gradualmente e in modo progressivo. Ricordo sempre che PAROXETINA avendo una emivita breve deve essere gestita con oculatezza e senza fretta.
Immagino inoltre che se lei sia interessato a tale aspetto è perchè ne ha parlato con il suo medico, che immagino la conosca e le abbia fornito le necessarie istruzioni e informazioni.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
buonasera Dottore e grazie per la sua vicinanza.
prendo elopram 20 mg la mattina e max 10 gocce di xanax da un mese e devo proseguire.
sto meglio e fino ad ora nessun disturbo, tranne difficoltà a prendere sonno e poco appetito (ma questo non mi preoccupa perchè ho tanta energia). purtroppo, però, in questa ultima settimana sto riprendendo con i rimuginamenti, la poca stima di me stesso e la tristezza. è normale un calo dell’effetto positivo in certi periodi? ho paura che non ne uscirò mai.
cordialmente.
Gentile Gianni,
la ringrazio per il suo contributo.
A volte può capitare che un farmaco SSRI come appunto CITALOPRAM perda di efficacia a distanza di qualche settimana dall’avvio della cura. In questi casi vale sempre la pensa provare ad aumentare il dosaggio e se tale manovra non portasse ai risultati attesi allora è necessario prendere in considerazione una molecola alternativa.
Ovviamente dove per questo obbligatoriamente rivolgersi al suo medico per un confronto in merito,
Cordiali saluti
Federico Baranzini
buongiorno dottore, volevo chiedere se ci sono problemi nel prendere citalopram per più di 14 anni? Ho provato a togliere la dose con una progressiva riduzione più di una volta ma sono tornati i sintomi di prima. Non sono mai stata seguito da nessuno fuorché il mio medico di base: mi conferma la ricetta ogni due mesi senza mai chiedermi come sto. Siccome non sono mai riuscita a spiegare cosa mi era successo, (da un giorno all’altro volevo morire senza motivo) non mi sento di cominciare a discutere con la dottoressa nel 5 minuti che mi dedica.
Ho 62 anni una vita bella e tranquilla, senza nessun problema di salute (a parte questo) , ma volevo sapere se possono essere problemi dopo tutto questo tempo.
La ringrazio in anticipo
Maureeen
Gentile Maureen
la questione che pone è molto attuale e sensibile in quanto molti pazienti mi confessano i loro timori al riguardo. Oggi però abbiamo sufficienti dati per dire che i farmaci SSRI come per esempio il CITALOPRAM (approvato dall’ente americano FDA nel 1998) è sicuro anche dopo molti di anni di assunzione. Personalmente ho potuto incontrare pazienti con alle spalle 15 e 22 anni di SSRI e non accusavano nessun particolare disturbo o problema a livello organico o mentale. Certo questo non significa che questi farmaci come tutti i farmaci on possano presentare degli effetti collaterali ma nulla che minacci la vita di un paziente soprattutto se il loro uso è corretto e supervisionato da una autorità medica. In questo senso anche il medico di base va bene a patto che abbia maturato una competenza specifica nel campo.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Buongiorno dottore,
Sono un ragazzo di 30 anni, ho cominciato 6 anni fa ad assumere elopram a dosi basse 10mg per ansia generalizzata e iniziò di attacchi di panico e lieve depressione. Devo dire che mi ha cambiato la vita perché tutti i disturbi sono spariti.. nel corso degli anni sono passato a 5mg e poi alterando un giorno si e uno no fino a decidere di sospendere quest’anno a settembre (forse ho scelto il periodo sbagliato). Dopo qualche giorno dalla sospensione ho cominciato a sentirmi strano e sono tornati i sintomi con anche sbalzi di umore e crisi di pianto, così non riuscendo più a sopportare i sintomi dopo 2 settimane ho ripreso elopram sempre a 5 mg ma non sono mai tornato come prima nel senso che ho sempre sbalzi di umore a giorni alterni e ansia la mattina … secondo lei riportandolo a 10 per un po troverei l’equilibrio per poi riprovare a scalarlo ? Sto facendo anche psicoterapia nel frattempo ma questi mesi sono stati un inferno con questi sbalzi di umore e ansia
Grazie mille
Caro Marco,
se ho ben compreso ha avuto un ritorno dei sintomi dopo soli pochi giorni.
Questo non è così frequente almeno nella mia esperienza, solitamente una ricaduta può esserci (e per i disturbi d’ansia è frequente soprattutto se la causa scatenante non è facilmente identificabile e appartiene alla sfere personologica) ma dopo mesi. Tipicamente le cosa vanno bene d’estate e poi in inverno si ripresentano i sintomi.
In ogni caso non si può generalizzare in quanto ognuno ha un suo metabolismo e una sua personalità.
Circa la questione che pone non posso che essere teoricamente d’accordo: aumentare il dosaggio è la prima raccomandazione di ogni linea guida.
Quindi la devo invitare a parlarne prima con il suo medico e concordare come procedere.
Non si scoraggi. Troverete una soluzione
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buongiorno.
Ho preso Citalopram per molti anni per problemi di depressione e ansietà. Sospeso gradualmente senza problemi. Dopo quattro mesi dalla sospensione mi è venuta un po’di ansia, insonnia, sudorazione notturna e formicolii.
Potrebbero essere effetti da sospensione del farmaco?
Se così fosse quanto durano gli effetti da sospensione del farmaco?
Grazie mille per una risposta
Maria Teresa
Buongiorno Maria Teresa,
potrebbero far parte della fase “lunga” da sospensione ma potrebbero anche essere i primi segnali di una recidiva.
Solo il tempo le farà capire meglio.
Monitori i sintomi e ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Mi ricollego al mio commento precedente in quanto non molto chiaro.
Mi è stato consigliato dal medico di sospenderlo gradualmente in quanto stavo bene.
Io mi sento bene se non fosse per la comparsa dei sintomi specificati.
Interrotto definitivamente ad Agosto e a Dicembre sono cominciati i suddetti sintomi.
In attesa di una risposta le invio i miei più cordiali saluti.
Maria Teresa
Gentile Maria Teresa
credo che dopo 4 mesi di benessere e buon funzionamento dalla sospensione si sia autorizzati a parlare di ricaduta. Magari blanda e limitata a soli alcuni aspetti sintomatologici. Forse, ci pensi, vi sono stati degli eventi stagionali o relazionali che l’hanno facilitata oppure è proprio il periodo dell’anno a indurle tale peggioramento.
In ogni caso se valutasse che tali sintomi non passano può sempre tornare dal suo medico e assieme a lui valutare il corretto approccio.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Gentile dottore
Lei pensa che sarebbe in grado di valutare se un paziente intollerante ai farmaci possa venire seguito con trattamenti alternativi e in tal caso seguirlo ?
Buonasera
credo sia prima necessario intendersi sulla natura della intolleranza.
Nella mia esperienza clinica ho potuto riscontrare pochissimi e rarissimi casi di intolleranza intesa come elevata sensibilità agli effetti collaterali dei farmaci mentre la maggior parte, dei casi supporti tali, erano dovuti a iperemotività del paziente spesso legata ad aspetti caratteriali. Ciò non toglie che anche in quest’ultimo caso i così detti farmaci naturali possono rappresentare una opzione iniziale.
Rimango comunque a disposizione per ogni eventuale necessità di valutazione, per tale ragione la devo però invitare cortesemente a contattarmi in privato.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Salve dottore, io prendo elopram 20mg da mesi, ho incominciato a prendere serenerv da 5 giorni e mi sento molto stanca e affaticata, nonostante questo non dormo quasi niente. Mi rivolgo a lei perché è chiaramente competente, non capisco se è la combo oppure uno dei due farmaci. Grazie mille per l’articolo super informativo
Buongiorno Sigra Marianna
la ringrazio per le gentili parole.
ELOPRAM è un farmaco che contiene citalopram una molecola antidepressiva serotoninergica nota per la sua efficacia anche nei confronti dei disturbi d’ansia. In alcune persone porta sonnolenza e stanchezza soprattutto nel primo periodo di assunzione. SERENERV è un integratore da banco che contiene estratti fitoterapici a valenza rilassante e calmante quali passiflora, valeriana e escolzia. Non conosco i motivi che l’hanno indotta ad assumerlo, forse la presenza di ansia serale? Se fosse per questo motivo la invito a considerare altre soluzioni più incisive che possano aiutarla a facilitare la presa del sonno rivolgendosi al proprio medico curante. Cordiali saluti. Federico Baranzini
Buongiorno dott. Sto assumendo elopram da 21 giorni ma mi sento sempre agitata sopratutto la mattina devo uscire di casa dall’ ansia che ho …poi da quando ho iniziato il farmaco prima in gocce poi e passato in compressa perché le gocce mi bruciava lo stomaco …però vedo anche la compressa ho un bruciore al petto persistente e sempre nervosa ..chiedo potrebbe essere che elopram non sia per me ? Grazie
Buongiorno Chiara,
la ringrazio per il suo contributo.
Elopram, noto anche come citalopram, è un farmaco antidepressivo che appartiene alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Questi farmaci agiscono aumentando i livelli di serotonina nel cervello, un neurotrasmettitore che regola l’umore, l’appetito e il sonno.
Come con molti farmaci, ci sono effetti collaterali associati all’uso di Elopram. Alcuni degli effetti collaterali più comuni riportati includono nausea, insonnia, sudorazione aumentata e affaticamento. Tuttavia, la maggior parte degli effetti collaterali sperimentati dai pazienti che assumono Elopram sono lievi e scompaiono con il proseguimento del trattamento.
Se sta riscontrando effetti collaterali persistenti o fastidiosi, come bruciore al petto o nervosismo, è importante discuterne con il suo medico. Potrebbero esserci altre opzioni di trattamento disponibili come l’aggiustamento del dosaggio o il passaggio a un altro farmaco.
Nella mia esperienza la compressa da meno problemi che le gocce che come ha detto spesso inducono bruciori e pirosi. Tra l’altro i bruciori, va detto, potrebbero essere indotti da altre cause non correlate al farmaco. Il reflusso gastro esofageo per esempio per citare la causa più comune: se fosse confermato dal suo medico allora basterebbe introdurre un comune inibitore della pompa protonica, un antiacido, per risolvere il problema.
Inoltre, è importante ricordare che i farmaci come citalopram possono richiedere diverse settimane per avere un effetto completo e 21 giorni non sono sufficienti per poterne decretare il non funzionamento. Pertanto, potrebbe essere necessario attendere un po’ di tempo prima di vedere i benefici completi del farmaco.
Si ricordi che ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. Spero che queste informazioni ti siano utili! 😊
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
Ho iniziato con il Citalopram circa 10 giorni fa,devo arrivare a 5 gocce,ho iniziato molto lentamente con 1 goccia al giorno … quando prendo le gocce sento formicolio sulla punta della lingua e sul palato , è normale?inoltre ho una forte rigidità al collo e schiena l avevo preso tanti anni fa ma a parte un tremore ad inizio cura non avevo avuto altri problemi.grazie per l attenzione
Buongiorno Giorgia,
grazie per la sua domanda. Riguardo al formicolio che avverte sulla lingua e sul palato quando assume il Citalopram, è bene sapere che non rientra tra gli effetti collaterali più comuni di questo farmaco. Tuttavia, alcuni pazienti riportano sensazioni inusuali o parestesie, soprattutto nelle prime fasi del trattamento. Se il sintomo dovesse persistere o peggiorare, le consiglio di segnalarlo al suo medico curante per una valutazione più approfondita.
Per quanto riguarda la rigidità muscolare al collo e alla schiena, questo può effettivamente essere un effetto collaterale del Citalopram, specialmente all’inizio della terapia. È importante monitorare attentamente questo sintomo, perché in alcuni casi potrebbe essere un segno di reazioni avverse gravi, come la sindrome serotoninergica. Se la rigidità muscolare dovesse peggiorare o se fosse associata ad altri segni come febbre, tremore o tachicardia, è fondamentale avvisare subito il medico.
Ha fatto bene a iniziare con un dosaggio basso di 1 goccia e ad aumentare gradualmente fino a raggiungere le 5 gocce prescritte. Questa titolazione lenta permette di minimizzare gli effetti collaterali iniziali. In genere, il pieno effetto terapeutico del Citalopram si raggiunge in 4-6 settimane, anche se alcuni benefici possono essere percepiti già dopo 1-2 settimane di trattamento.
In conclusione, le suggerisco di proseguire la titolazione come indicato dal suo medico, ma di non esitare a segnalare la comparsa di questi effetti indesiderati, soprattutto se persistono o peggiorano nel tempo. Spero che queste informazioni le siano utili.
Non esiti a contattarmi per qualsiasi altro chiarimento.
Le auguro una buona giornata!
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buonasera dottore prendo entact pastiglie 10 mg da quasi due anni. Adesso vorrei smettere in quanto sto molto meglio.
La mia dottoressa mi ha detto di andare a scalare con ½ pastiglia per tre settimane.
Questo tempo è sufficiente per non avere ricadute?
Grazie
Gentile Antonella
la ringrazio per il suo contributo.
Citalopram assieme a Paroxetina sono le molecole che, nella mia esperienza, necessitano le attenzioni maggiori durante il decalage. Più lentamente e progressivamente si procede meglio è. A volte a certi miei pazienti propongo il passaggio alla formulazione in gocce in modo da poter agevolmente procedere ad uno “scalaggio” molto lento e molto progressivo anche di una goccia ogni 14 giorni o più, se necessario.
Il punto è che, se non vi sono motivi contingenti di ordine medico, non vi è ragione di scendere velocemente e come si sa “chi va piano…”
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buonasera Dottore, tanti anni fà ho avuto un attacco di panico, seguito poi con la paura della paura e conseguente evitamento per troppi anni ( in 20 anni ne avrò avuti altri 3/4 di attacchi di panico) quindi da quasi 20 anni prendevo un Eutimil e mezzo la mattina ( 30 mg ) e 10 gocce di xanax la sera, 5 anni fa un dottore che ho interpellato , mi ha cambiato la sera con xanax Rp 1mg .
Adesso è quasi un anno e mezzo che faccio psicoterapia e le cose vanno molto meglio, allora ho deciso di fare un consulto da un dottore per vedere se riesco a vivere ( finalmente ) senza farmaci e /o prenderli solo in caso di bisogno.
Il dottore mi ha prescritto una nuova terapia: scalare l’eutimil da 30mg a 20 mg per 14 giorni e poi a 10 mg (e man mano eliminarlo) mentre per la sera mi ha tolto lo xanax e l’ha sostituito con 5 gocce di rivotril per 4 giorni , per poi aumentare 1 goccia al giorno, fino ad arrivare a 10 gocce, e vedere come va.
Volevo chiederle, cortesemente, cosa ne pensa.
La ringrazio fin da ora per la sua risposta
Angy
Gentile Angy,
mi fa piacere apprendere che sta intraprendendo un percorso di psicoterapia che le sta dando buoni risultati per la gestione dell’ansia e degli attacchi di panico. È un passo molto positivo.
Riguardo al cambio di terapia farmacologica suggerito dal dottore, mi sembra una strategia ragionevole, ma con alcune precauzioni da tenere in considerazione:
1. Lo scalare graduale del dosaggio dell’Eutimil (antidepressivo) è corretto per evitare sintomi da sospensione improvvisa. Personalmente con i miei pazienti applico protocolli ancora più lenti soprattutto che la cura in atto perdura da molti e molti anni.
2. La sostituzione dello Xanax (alprazolam) con il Rivotril (clonazepam) è una pratica comune, in quanto il clonazepam ha un’emivita più lunga e può aiutare a gestire meglio sintomi di ansia/insonnia durante il cambio terapia.
3. Tuttavia, è importante monitorare attentamente come risponde al Rivotril, in particolare per comprendere se è un dosaggio sufficiente. Alcuni pazienti inoltre possono sviluppare sedazione eccessiva o altri effetti collaterali.
4. Idealmente, l’obiettivo dovrebbe essere quello di usare il Rivotril solo per un periodo transitorio, per poi cercare di gestire l’ansia principalmente con la psicoterapia e altre tecniche non farmacologiche.
In generale, il piano sembra ragionevole, ma richiederà uno stretto monitoraggio da parte del medico e del terapeuta durante il cambio di terapia. Non esiti a riportare qualsiasi effetto collaterale o peggioramento dei sintomi.
L’obiettivo finale dovrebbe essere quello di raggiungere un buon controllo dell’ansia principalmente con la psicoterapia, riducendo al minimo l’uso dei farmaci o usandoli solo all’occorrenza.
Proceda con fiducia,
Cordiaòli saluti
Federico Baranzini