Con l’avanzare dell’età, è naturale vivere un numero sempre più crescente di perdite nella propria vita. Quella della perdita è un’esperienza dolorosa, sia che si tratti della perdita della propria indipendenza, delle capacità di movimento, della salute, del lavoro di una vita, o di qualcuno caro.
Il cordoglio per queste perdite è una reazione del tutto normale e sana, anche nel caso in cui la tristezza si prolungasse per molto tempo. La perdita di ogni gioia o speranza, invece, non è affatto normale.
Operare una netta distinzione tra il cordoglio e la depressione non è sempre un’impresa facile dal momento che esistono molti punti in comune tra i due. Esiste, comunque, un modo per distinguere il cordoglio dalla depressione.
Il cordoglio si può paragonare alle montagne russe: è un vero vortice di emozioni che possono includere tranquillamente giornate negative e positive. Durante il cordoglio, ci saranno sempre e comunque dei momenti di gioia. Con la depressione, invece, il senso di vuoto e disperazione è sempre costante.
Non esiste un tempo stabilito per la durata del cordoglio, ma è certo che se dovesse protrarsi per molto tempo o togliere ogni motivo di gioia – rasserenarsi dopo un abbraccio, ridere ad una battuta, apprezzare un bel paesaggio naturale – allora potrebbe trattarsi di depressione.
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