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La pandemia legata al COVID-19 ha segnato un punto di svolta nella vita di molte persone in tutto il mondo. Ad oggi quanto vissuto sembra essere solo un brutto ricordo, infatti, sembra che molti abbiano dimenticato quanto accaduto.

Molti studi, però, dimostrano quanto gli effetti siano ancora evidenti. Da uno studio pubblicato su Scientific Reports è emerso che il COVID-19 e le misure consequenziali di fronteggiamento della pandemia hanno avuto un impatto significativo sulla salute mentale e sulla qualità della vita delle persone in particolare in relazione all’ansia.

Lo studio

Lo studio sulla relazione tra COVID 19 e ansia si è basato su una ricerca precedente chiamata STAAB. Il campione era formato da 2.890 persone di cui 1.520 donne e 1.370 uomini tra i 34 e 85 anni.

Al campione è stato chiesto di rispondere ad un dettagliato questionario sulla salute mentale, supporto sociale, preoccupazioni e stress durante la pandemia. Per l’analisi dei dati è stata impiegata una metodologia specifica che ha permesso una rappresentazione grafica di tutte le variabili sotto forma di nodi in modo da poterne rintracciare anche visivamente le relazioni.

Ruolo centrale dell’ansia

Dall’analisi dei risultati è emerso il ruolo centrale dell’ansia quale status psicologico maggiormente pervasivo legati dal genere.

  • Nello specifico, gli uomini, influenzati da norme e ruoli di genere tradizionali, erano maggiormente colpiti dall’insicurezza lavorativa e dalla disoccupazione, elementi che hanno generato un maggiore stress psicologico.
  • Di contro, le donne hanno sperimentato un maggiore carico quando percepivano di trascurare la famiglia.

I risultati ottenuti riflettevano le aspettative sociale ed i ruoli di genere radicati nella società.

Un punto interessante emerso dallo studio è stato l’effetto del supporto sociale sulla qualità di vita.

Le donne hanno risposto positivamente al supporto da parte di amici e familiari sperimentando un miglioramento della qualità della vita. Questo potrebbe essere attribuito al ruolo tradizionale delle donne come costruttrici di reti sociali solide. Negli uomini, invece, questo effetto positivo non è stato altrettanto evidente.

Conclusioni

Sebbene lo studio presenti alcuni limiti e si concentri sul contesto della pandemia, i risultati forniscono una visione preziosa degli impatti psicologici della crisi sanitaria.

L’ansia si conferma come un fattore centrale nell’influenzare la salute mentale durante la pandemia e le differenze di genere mostrano come i ruoli e le aspettative tradizionali possano influenza le reazioni alle crisi sanitaria pandemica.

Questo studio offre spunti importanti per comprendere se quanto rintracciato possa essere traslato a situazioni più generali indipendenti dalla pandemia. Rimane indiscussa l’importanza di considerare gli aspetti sociali e di genere nella progettazione di programmi di supporto per migliorare la salute mentale di ognuno.

Fonte: Weiß M, Gründahl M., Deckert J. Differential network interactions between psychosocial factors, mental health, and health-related quality of life in women and men. Scientific Reports, 2023; 13 (1).

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