Confronto tra sertralina e paroxetina
Tra i farmaci più comunemente utilizzati in psichiatria, troviamo la Sertralina e la Paroxetina, entrambi appartenenti alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
Questi farmaci hanno dimostrato di essere efficaci nel trattamento di molte condizioni psichiatriche, tra cui la depressione, i disturbi d’ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo da stress post-traumatico.
Nonostante appartengano alla medesima classe di farmaci, queste due molecole presentano alcune differenze significative in termini di meccanismo d’azione, indicazioni terapeutiche ed soprattutto effetti collaterali.
Queste differenze possono influenzare la scelta del farmaco a seconda delle caratteristiche del paziente. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le differenze tra la Sertralina e la Paroxetina, con un focus particolare sulle indicazioni alla scelta tra i due.
Punti chiave
- Sertralina è spesso preferita per disturbi come l’ansia generalizzata o post-traumatica, mentre la paroxetina è efficace per la depressione maggiore e il disturbo ossessivo-compulsivo.
- Gli effetti collaterali della sertralina come nausea e disturbi del sonno sono comuni, mentre la paroxetina causa più frequentemente sonnolenza e aumento di peso.
- La sertralina inizia generalmente con una dose di 50 mg al giorno, mentre la paroxetina parte solitamente con 20 mg al giorno.
- Entrambi i farmaci richiedono circa 15-20 giorni per manifestare un effetto clinico significativo, ma la sertralina ha un’emivita più lunga di 66 ore rispetto alle 21 ore della paroxetina.
- La sindrome serotoninergica è un rischio teorico se si assumono insieme.

Differenza tra Sertralina e Paroxetina
Queste molecole sono entrambe degli antidepressivi e hanno usi simili, ma presentano alcune differenze in termini di effetti collaterali, interazioni farmacologiche e popolazioni approvate che possono guidare la scelta tra i due farmaci per i singoli pazienti.
Similitudini
- Sia la sertralina che la paroxetina sono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e come tali agiscono aumentando i livelli di serotonina nel cervello per trattare la depressione e i disturbi d’ansia.
- Entrambe queste molecole hanno dimostrato un’efficacia nel trattamento del disturbo Depressivo Maggiore, Disturbi d’ansia sociale, Disturbo Ossessivo Compulsivo DOC, Disturbo Post-Traumatico da Stress PTSD, Disturbo di Panico (ex Distuebo da Attacchi di Panico).
- Entrambe le molecole sarebbero preferibilmente da evitare in gravidanza e allattamento e utilizzabili solo in casi selezionati in cui ciò non è altrimenti differibile.
- Entrambi sono disponibili in Italia come farmaci di marca e generici.
Differenze
- Pur avendo un’efficacia simile, alcuni studi suggeriscono che la sertralina possa essere meglio tollerata, con meno effetti collaterali e interruzioni dovute a eventi avversi rispetto alla paroxetina.
- La paroxetina è associata a effetti anticolinergici e a un maggior numero di interazioni farmacologiche a causa della potente inibizione dell’enzima CYP2D6, che può influire sulla tollerabilità.
- La sertralina è approvata per una fascia d’età più ampia, essendo utilizzata nei bambini a partire dai 6 anni, mentre la paroxetina è tipicamente utilizzata negli adulti.
- La loro emivita è diversa: la paroxetina ha un’emivita di 21 ore e la sertralina di 66 ore.
- Pur essendo ugualmente efficaci, la sertralina ha fatto registrare un minore aumento di peso e un minore peggioramento dei sintomi alla sospensione del farmaco rispetto alla paroxetina.
Si ricorda al lettore che questi dati e quanto di seguito riportato non possono essere sostitutivi della completa presa visione del foglio illustrativo dei medicinali contenenti sertralina e paroxetina e delle valutazioni e indicazioni del proprio medico curante, a cui si rimanda.
Tabella comparativa tra Sertralina e Paroxetina
Caratteristica | Sertralina | Paroxetina |
---|---|---|
Classe farmacologica | SSRI | SSRI |
Indicazioni terapeutiche negli Adulti in Italia secondo i criteri della AIFA | Depressione Maggiore, Disturbi d’ansia sociale, Disturbo Ossessivo Compulsivo DOC, Disturbo Post-Traumatico da Stress PTSD, Disturbo di Panico (ex Disturbo da Attacchi di Panico). Negli USA la FDA ha approvato il suo utilizzo anche per il Disturbo disforico premestruale (PMDD) | Depressione Maggiore, Disturbi d’ansia sociale, Disturbo Ossessivo Compulsivo DOC, Disturbo Post-Traumatico da Stress PTSD, Disturbo di Panico (ex Disturbo da Attacchi di Panico). Negli USA la FDA ha approvato il suo utilizzo anche per il Disturbo disforico premestruale (PMDD) e il Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD) |
Indicazioni Terapeutiche nei Minori in Italia secondo i criteri della AIFA | Disturbo Ossessivo Compulsivo DOC (dai 6 anni in su) | No |
Emivita | Circa 66 ore | Circa 21 ore |
Effetti collaterali comuni | Nausea, disturbi del sonno, perdita di appetito, alterazioni dell’alvo in senso diarroico, affaticamento, sudorazione, secchezza delle fauci, disfunzione sessuale | Sonnolenza, vertigini, insonnia, secchezza delle fauci, stitichezza, perdita di appetito, problemi sessuali come calo della libido e ritardo eiaculatorio negli uomini |
Sintomi da sospensione | Meno severi | Più severi e più frequenti |
Interazione con le piastrine | La sertralina ha una bassa affinità per i recettori serotoninici presenti sulle piastrine. | La paroxetina ha una alta affinità per i recettori serotoninici presenti sulle piastrine. Questo significa che è più probabile che interferisca con la funzione piastrinica e aumenti il rischio di sanguinamento * |
Sicurezza cardiovascolare | La sertralina ha un minimo effetto sull’intervallo QT | La paroxetina può causare un leggero allungamento del QT, sebbene il rischio sia generalmente considerato basso |
Sicurezza in Gravidanza e Allattamento | Studi condotti non hanno dimostrato un aumento del rischio di malformazioni congenite con l’uso di sertralina durante la gravidanza. Passa nel latte materno in piccole quantità, ma non sono noti effetti nel breve termine. | Alcuni studi hanno associato la paroxetina a un lieve aumento del rischio di difetti cardiaci nei neonati, soprattutto se assunta nel primo trimestre. Passa nel latte materno in piccole quantità, ma non sono noti effetti nel breve termine. |
Efficacia e tollerabilità | Efficacia comparabile ad altri SSRI ma meglio tollerata | Efficacia comparabile ad altri SSRI ma meno tollerata di Sertralina e altri SSRI |
Costo | 4-6 euro a confezione, classe A rimborsabile dal SSN | 6-8 euro a confezione, classe A rimborsabile dal SSN |
Profilo di efficacia: Sertralina vs Paroxetina
La comparazione riguarda diversi aspetti, tra cui l’efficacia nel trattare specifiche condizioni. Queste condizioni possono essere distinte tra quelle approvate e quelle non approvate (anche indicate in medicina come indicazioni off-label, ovvero fuori indicazioni) dagli enti regolatori sanitari come la FDA negli USa e la AIFA in Italia.
Per entrambe le molecole come detto più sopra l’AIFA ha riconosciuto l’indicazione per dimostrata efficacia per le diagnosi di:
- Depressione Maggiore,
- Disturbi d’ansia sociale,
- Disturbo Ossessivo Compulsivo DOC,
- Disturbo Post-Traumatico da Stress PTSD,
- Disturbo di Panico (ex Disturbo da Attacchi di Panico)
Ma per molte altre indicazioni queste due molecole trovano un uso nella clinica off-label che si basa su prove non consistenti e robuste o a volte su basi “aneddotiche”.
In termini di efficacia, entrambe si sono dimostrate efficaci nel trattamento della depressione maggiore e di altri disturbi psichiatrici.
La scelta tra sertralina e paroxetina dipenderà dalle specifiche esigenze del paziente, dalla storia medica e dalla risposta individuale al trattamento.
Recensioni dei pazienti online
Diversi forum e siti specializzati hanno raccolto i pareri di migliaia di utenti e pazienti. Secondo il sito Drugs.com i giudizi su queste due molecole di avvicinano molto:
- La Paroxetina ha una valutazione media di 7,1 su 10, con il 63% dei recensori che ha riportato un effetto positivo e il 20% che ha riportato un effetto negativo.
- La sertralina ha una valutazione media leggermente superiore, pari a 7,3 su 10, con il 65% dei recensori che ha riportato un effetto positivo e il 18% che ha riportato un effetto negativo.
Usi Off-Label
Come detto entrambe le molecome come ogni psicofarmaco possono essere impiegate anche per indicazioni non approvate e riconosciute dall’ente regolatore che per l’Italiana è l’AIFA.
Si ricorda al lettore che questi dati e quanto di seguito riportato non possono essere sostitutivi della completa presa visione del foglio illustrativo dei medicinali contenenti sertralina e paroxetina e delle valutazioni e indicazioni del proprio medico curante, a cui si rimanda.

Usi Off-Label | Sertralina | Paroxetina |
---|---|---|
Disturbo d’ansia generalizzato (GAD)* | Sì | Si |
Disturbo disforico premestruale (PMDD)* | Si | Si |
Eiaculazione precoce | Sì | Sì |
Disturbo da alimentazione incontrollata | Sì | – |
Bulimia nervosa | Sì | – |
Prevenzione della depressione post-ictus | Sì | – |
Fibromialgia | Sì | – |
Profilassi dell’emicrania | Sì | Sì |
Neuropatia diabetica | Sì | – |
Sincope neurocardiogenica | Sì | – |
Disturbi parafilici | Sì | Sì |
Ipersessualità | Sì | Sì |
Abuso di Sostanze | Sì | Si |
Entrambi i farmaci richiedono cautela nella prescrizione off-label a causa dei possibili effetti collaterali seri come sindrome serotoninergica, sanguinamento, iponatriemia, epatotossicità e disfunzioni sessuali post-SSRI.
Una valutazione psichiatrica è sempre raccomandata prima di prescrivere questi farmaci per indicazioni non approvate.
Profilo di effetti collaterali: Sertralina vs Paroxetina
I pazienti che assumono queste due molecole possono sperimentare vari effetti collaterali.
In termini di tollerabilità, entrambi i farmaci possono causare effetti collaterali simili, tra cui nausea, diarrea, secchezza delle fauci, sonnolenza, insonnia, tremori, sudorazione e disfunzione sessuale.
- Entrambi i farmaci causano comunemente nausea, diarrea, secchezza delle fauci, insonnia, vertigini ed effetti collaterali di tipo sessuale.
- Rispetto alla sertralina, la paroxetina presenta tassi più elevati di sonnolenza, costipazione, disturbi dell’eiaculazione e aumento di peso.
- La sertralina ha maggiori probabilità di causare diarrea rispetto alla paroxetina.
- La paroxetina è associata a un maggior numero di casi di interruzione del farmaco (drop-out) rispetto alla sertralina.
Ecco una tabella che confronta gli effetti collaterali della sertralina e della paroxetina*
Effetti collaterali | Sertralina (Zoloft) | Paroxetina (Paxil) |
---|---|---|
Nausea | x | xx |
Diarrea | xxx | x |
Secchezza delle fauci | x | xx |
Insonnia | xx | x |
Vertigini | x | xx |
Mal di testa | x | x |
Sonnolenza | x | xxx |
Sogni vividi | x | x |
Debolezza | x | xx |
Sudorazione | xx | x |
Epistassi e piccoli ematomi | x | xx |
Tremore | x | x |
Costipazione | x | x |
Diminuzione della libido° | x | xx |
Disturbi dell’eiaculazione° | x | xxx |
Visione offuscata | x | x |
Aumento di peso | x | xx |
Sintomi da interruzione del trattamento | x | xxx |
In termini di sicurezza, entrambi i farmaci sono generalmente considerati sicuri per l’uso a lungo termine. Tuttavia, la Sertralina tende ad avere un profilo di tollerabilità leggermente migliore, con meno effetti collaterali rispetto alla Paroxetina.
Posologia e modo di somministrazione: Sertralina e Paroxetina
La posologia e il modo di somministrazione differiscono solo per alcune specificità delle due molecole.
Si ricorda al lettore che questi dati e quanto di seguito riportato non possono essere sostitutivi della completa presa visione del foglio illustrativo dei medicinali contenenti sertralina e paroxetina e delle valutazioni e indicazioni del proprio medico curante, a cui si rimanda.
Caratteristica | Sertralina | Paroxetina |
---|---|---|
Dose minima terapeutica | 50 mg al giorno | 20 mg al giorno |
Dose massima giornaliera | Fino a un massimo di 200 mg al giorno, salendo di 50 mg ogni 7 giorni se necessario | Fino a 50 mg al giorno per disturbi d’ansia, PTSD e Depressione; 60 mg per il DOC e Diturbo di Panico |
Dose in Terza Età | potrebbe essere necessario e prudente inpiegare un dosaggio minore di quello impiegato in un adulto < 65 aa | fino a 40 mg die |
Somministrazione | Orale, preferibilmente al mattino | Orale, preferibilmente alla stessa ora ogni giorno; anche alla sera |
Interruzione del Trattamento | Riduzione graduale necessaria per evitare sintomi di astinenza | Riduzione molto lenta necessaria per evitare sintomi di astinenza, più prolungata che per la Sertralina |
Tempo necessario all’esplicarsi dell’effetto terapeutico | da 2 a 6-8 settimane | da 2 a 6-8 settimane, in genere prima per la funzione ansiolitica |
Emivita del Farmaco | Circa 66 ore | Circa 21 ore |
Raccomandazioni Specifiche | Assumere al mattino per evitare l’insonnia | Gestione attenta delle dosi in caso di cross-tapering |
Interazione tra Sertralina e Paroxetina
Sertralina e Paroxetina sono entrambi antidepressivi che appartengono alla medesima classe e condividono alcuni meccanismi di funzionamento. Assumerli insieme non è generalmente consigliato ed è materia di competenza specialistica.
Inteoria assumere assieme questi farmaci possono aumentare il rischio di effetti collaterali gravi. Ad esempio, il rischio di sindrome serotoninergica può aumentare. Questa condizione è potenzialmente pericolosa e richiede attenzione medica immediata: include agitazione, allucinazioni, perdita di coordinazione e aumento del battito cardiaco.
Per una disamina delle interazioni invito il lettore ad approfondire l’articolo che ho scritto sull’interazione tra sertralina e paroxetina.

La scelta tra Sertralina e Paroxetina
La scelta dipende da diversi fattori, inclusi i sintomi specifici del paziente, la presenza di condizioni mediche coesistenti e la storia personale o familiare di risposta a questi farmaci.
- Effetti Collaterali e Specificità d’Azione: La Sertralina è descritta come il più dopaminergico degli SSRI, specialmente ad alte dosi, mentre la Paroxetina è considerata più noradrenergica. Questo significa che la Sertralina potrebbe influenzare maggiormente il sistema dopaminergico, coinvolto nella regolazione dell’umore e della motivazione, mentre la Paroxetina potrebbe avere un maggiore impatto sul sistema noradrenergico, implicato nella risposta allo stress e nell’ansia.
- Indicazioni Cliniche: Entrambi i farmaci sono utilizzati per trattare una serie di disturbi come detto sopra, inclusi la depressione maggiore e i disturbi d’ansia. Tuttavia, la Paroxetina è spesso preferita per i disturbi di panico e la distimia, mentre la Sertralina è comunemente usata anche off-label per esempio per il disturbo da abbuffate e nei pazienti obesi per promuovere la sensazione di sazietà e favorire la perdita di peso.
- Tollerabilità ed Effetti Collaterali: se è vero che in generale la sertralina è comunemente considerata come tra le due la più tollerabile, è anche vero che molti pazienti hanno riscontrato maggiore agitazione e sintomi gastrointestinali con la Sertralina, mentre altri hanno trovato la Paroxetina più tollerabile. È importante notare che la tolleranza e gli effetti collaterali possono variare significativamente da persona a persona.
- Considerazioni Mediche: Alcuni pazienti, come quelli affetti da glaucoma, devono prestare particolare attenzione alla scelta dell’antidepressivo, poiché alcuni farmaci possono influenzare negativamente la pressione intraoculare.
- Storia di Risposta ai Trattamenti: Il miglior predittore di una buona risposta a un trattamento antidepressivo è spesso l’efficacia riscontrata in precedenti trattamenti. Se un paziente ha avuto una buona risposta a uno di questi farmaci in passato è probabile (ma non scontato!) che continuerà a rispondere positivamente.
È essenziale discutere queste informazioni con il proprio medico o psichiatra per identificare l’approccio terapeutico più appropriato.
Quando preferire Sertralina
Ecco un elenco non esaustivo e solamente indicativo delle condizioni cliniche che potrebbero far protendere il medico verso la scelta della Sertralina rispetto alla paroxetina.
- Minori Effetti Collaterali Sessuali: La sertralina è spesso preferita per i pazienti preoccupati per la disfunzione sessuale. Rispetto alla paroxetina, la sertralina tende a causare meno problemi sessuali, il che può migliorare la qualità della vita e l’aderenza al trattamento.
- Disturbi d’Ansia e PTSD: Nei pazienti con disturbo post-traumatico da stress (PTSD) o vari disturbi d’ansia, la sertralina è una scelta comune. Ha dimostrato efficacia e un buon profilo di sicurezza in queste condizioni, rendendola una prima linea di trattamento raccomandata.
- Comorbilità Cardiovascolari: La sertralina è preferita nei pazienti con malattie cardiache o a rischio di eventi cardiovascolari. Il suo profilo di sicurezza cardiovascolare è migliore rispetto alla paroxetina, rendendola una scelta più sicura per questi pazienti.
- Diabete: Nei pazienti diabetici, la sertralina è spesso la scelta preferita. A differenza di altri SSRI, la sertralina non influisce significativamente sul controllo glicemico, il che è cruciale per gestire efficacemente il diabete.
- Pazienti Anziani: La sertralina è spesso prescritta ai pazienti anziani, specialmente quelli a rischio di iponatriemia. Ha un minor rischio di causare questo problema e meno effetti collaterali cognitivi, rendendola una scelta più sicura per gli anziani.
- Minore Sedazione Necessaria: La sertralina è meno sedativa rispetto alla paroxetina, quindi è spesso preferita nei pazienti con depressione che già soffrono di affaticamento significativo. Questo aiuta a evitare ulteriori sedazioni e migliorare la qualità della vita del paziente.
- Profilo di Effetti Collaterali Più Favorabile: La sertralina ha un profilo di effetti collaterali generalmente più favorevole, il che la rende una buona scelta per i pazienti preoccupati per un ampio spettro di effetti collaterali. Questo può migliorare la tolleranza e l’aderenza al trattamento.
- Ridotto Rischio di Sintomi da Sospensione: Nei pazienti che potrebbero dover interrompere il farmaco rapidamente, la sertralina è spesso preferita. Ha un rischio minore di sintomi da sospensione severi rispetto alla paroxetina, rendendo la gestione della sospensione del farmaco più agevole.
- Storia di Risposta Positiva alla Sertralina: Se un paziente ha una storia di buona risposta alla sertralina, è logico continuare con questo farmaco. La preferenza per un farmaco che ha già dimostrato efficacia e tollerabilità nel singolo paziente può portare a risultati migliori e a una maggiore soddisfazione del paziente.
Quando preferire la Paroxetina
- Disturbi d’Ansia e Insonnia: La paroxetina è spesso preferita nei pazienti con ansia generalizzata e insonnia. Il suo effetto sedativo può aiutare a migliorare il sonno, alleviando al contempo i sintomi di ansia.
- Disturbi Ossessivo-Compulsivi (OCD): Nei pazienti con disturbi ossessivo-compulsivi, la paroxetina è una scelta efficace. Ha dimostrato un buon profilo di efficacia nel trattamento dell’OCD, aiutando a ridurre sia le ossessioni che le compulsioni.
- Episodi Depressivi Maggiori: La paroxetina può essere una scelta appropriata per i pazienti che necessitano di un trattamento rapido per episodi depressivi maggiori. Può offrire un sollievo sintomatico più rapido rispetto ad altri antidepressivi.
- Agitazione e Sintomi Psicologici Intensi: Nei pazienti che presentano agitazione significativa o sintomi psicologici intensi, la paroxetina può essere utile. La sua capacità di sedazione può aiutare a calmare l’agitazione e stabilizzare l’umore.
- Terapia di Mantenimento per Disturbi d’Ansia: La paroxetina è spesso usata come terapia di mantenimento per disturbi d’ansia a lungo termine. Ha dimostrato di essere efficace nel prevenire le ricadute e nel mantenere il controllo dei sintomi nel lungo periodo.
- Disturbi Gastrointestinali: Per i pazienti con una storia di problemi gastrointestinali, la paroxetina può essere una scelta migliore. Sebbene entrambi i farmaci possano causare effetti collaterali gastrointestinali, quelli associati alla paroxetina tendono a essere meno fastidiosi rispetto alla sertralina.
- Pazienti con Storia di Risposta Positiva alla Paroxetina:
Se un paziente ha una storia di buona risposta alla paroxetina, è logico continuare con questo farmaco. La continuità di trattamento con un farmaco efficace e ben tollerato può migliorare i risultati complessivi.
Ecco una tabella che esemplifica in modo didascalico i profili clinici affrontabili con queste due molecole
Condizione del Paziente | Farmaco teoricamente di prima scelta | Motivazione |
---|---|---|
Paziente con ansia generalizzata e insonnia | Paroxetina | Effetto sedativo della paroxetina può aiutare con i problemi di sonno. |
Paziente con depressione e diabete | Sertralina | Minore impatto sui livelli glicemici rispetto alla paroxetina. |
Paziente anziano con disturbo depressivo maggiore | Sertralina | Minor rischio di iponatriemia e effetti collaterali cognitivi. |
Paziente con PTSD | Sertralina / Paroxetina | Profilo di effetti collaterali più favorevole per il sertralina ma uguale efficacia delle molecole. |
Paziente con DOC e storia di disfunzione sessuale con altri SSRI | Sertralina | Sertralina potrebbe causare meno disfunzioni sessuali rispetto ad altri SSRI. |
Paziente con disturbo d’ansia sociale | Sertralina / Paroxetina | Ugualmente efficaci |
Paziente con disturbo di panico e ipertensione | Sertralina | Migliore tollerabilità cardiovascolare rispetto alla paroxetina. |
Paziente giovane con depressione e necessità di trattamento rapido | Paroxetina | Effetto più rapido nei sintomi depressivi iniziali. |
Paziente con depressione e una storia di problemi gastrointestinali | Paroxetina | Minori effetti collaterali gastrointestinali rispetto alla sertralina. |
Paziente con DOC di 13 aa | Sertralina | Accreditata da AIFA per l’uso nei minori |
Certi fattori fisici possono influenzare la decisione. Gli anziani e i cardiopatici, per esempio, spesso trovano nei farmaci SSRI come sertralina e paroxetina un’opzione più sicura rispetto agli antidepressivi triciclici. Tra i due Sertralina è generalmente preferita nei pazienti anziani a causa del minor rischio di iponatriemia e minori effetti collaterali cognitivi.
Ancora un volta va ricordato che la scelta del farmaco giusto richiede una valutazione individualizzata, sempre in stretta collaborazione tra paziente e medico.
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