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Il disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da eccessiva e pervasiva ansia, non legata ad eventi o situazioni specifiche, di cui il soggetto riconosce il carattere sproporzionato rispetto agli eventi percepiti, ma mostra difficoltà nel controllarla. Questo disturbo, che ha un’incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini,  comporta sintomi sia psicologici come ad esempio paura, preoccupazione, difficoltà di concentrazione, rimuginazione, difficoltà relazionali, e sia sintomi fisici quali palpitazioni, stanchezza, affaticamento, mal di testa e disturbi del sonno, sintomi che si manifestano quasi ogni giorno per almeno sei mesi. Per quanto le cause del disturbo non siano del tutto conosciute, si pensa che esso derivi dalla combinazione di diversi fattori tra cui fattori biologici, genetici, ambientali ed esperienze di vita. Le principali forme di trattamento per il disturbo d’ansia generalizzato sono la psicoterapia e la farmacoterapia, la cui efficacia è supportata da uno stile di vita sano ed equilibrato.

La vasta letteratura esistente sull’ansia e sui disturbi che da essa derivano, ci indica quanto questo stato spesso si dirama lungo un continuum tra due dimensioni, funzionale/disfunzionale. L’ansia è:

  • funzionale nel momento in cui permette di essere vigili, di percepire e rispondere agli stimoli provenienti dall’ambiente o di prevedere l’arrivo di una situazione di pericolo
  • disfunzionale nel momento in cui è sproporzionata rispetto a ciò che percepiamo, quando influenza lo stato emotivo, psicologico e comportamentale del soggetto che presenta difficoltà a gestirla e nel momento in cui produce un’alterazione del funzionamento sociale, lavorativo e relazionale della vita dello stesso.

Un esempio del carattere disfunzionale dell’ansia è rappresentato dal disturbo d’ansia generalizzato.

Cos’è il disturbo d’ansia generalizzato

Il disturbo d’ansia generalizzato (in inglese GAD, Generalized Anxiety Disorder) viene definito come un disturbo caratterizzato da ansia eccessiva e pervasiva legata ad un ampio range di situazioni e problemi piuttosto che specifici eventi.

Le persone con disturbo d’ansia generalizzato si mostrano preoccupate ed ansiose anche quando non vi è un’apparente ragione, tendono alla catastrofizzazione e non riescono a ricordare i momenti in cui la propria vita non era caratterizzata da ansia. L’ansia in questione tende a manifestarsi per la maggior parte dei giorni ed influenza il normale svolgimento delle attività quotidiane. I soggetti con GAD spesso sono consapevoli del fatto che la propria ansia è eccessiva ed esagerata rispetto agli eventi, ma non riescono a controllarla. Le preoccupazioni e l’ansia sono eccessive, intrusive, persistenti e debilitanti, tendono ad influenzare e ad alterare il funzionamento generale del soggetto, il quale si percepisce sconvolto e stressato e tendono a manifestarsi quasi ogni giorno per almeno sei mesi. Queste caratteristiche rappresentano la linea di demarcazione tra un disturbo severo che può diventare cronico ed una normale preoccupazione. Inoltre, il disturbo d’ansia generalizzato, si differenzia dalla fobia in quanto è più diffuso e pervasivo e rimanda ad una generale sensazione di paura e malessere, mentre la fobia è connessa ad una specifica cosa o situazione. Si differenzia anche dall’attacco di panico in quanto il GAD rappresenta un disturbo meno intenso ma più duraturo.

Sintomatologia del disturbo d’ansia generalizzato

Il disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da una molteplicità di sintomi che possono variare nel tempo infatti si possono riscontrare miglioramenti o peggioramenti della sintomatologia durante la giornata. I sintomi possono affievolirsi per un pò permettendo al soggetto di svolgere le normali attività quotidiane, pur percependo uno stato ansioso minimale, per poi ridiventare invalidanti ed alterare il suo funzionamento globale soprattutto in fase di stress. Inoltre la sintomatologia alla base del GAD può variare da persona a persona infatti non tutti i soggetti con questo disturbo sviluppano gli stessi sintomi.

La sintomatologia si estende a due sfere importanti e che caratterizzano l’essere umano:

Sintomi psicologi 

  • Preoccupazioni, emozioni negative, paura
  • Agitazione
  • Senso di impossibilità e di incapacità nel fermare l’ansia
  • Difficoltà a tollerare l’incertezza a tal punto da dover sapere cosa prospetta il futuro
  • Difficoltà a rilassarsi, divertirsi o essere se stessi
  • Difficoltà di concentrazione o focalizzazione
  • Tendenza a rinviare le cose
  • Irritabilità
  • Tendenza alla distrazione
  • Rimuginazione
  • Isolamento sociale e difficoltà relazionali

Sintomi fisici

  • Tensione o dolori muscolari
  • Tremori
  • Eccessiva sudorazione
  • Nausea
  • Diarrea
  • Palpitazioni
  • Vertigini
  • Stanchezza e affaticamento
  • Bocca secca
  • Dolori allo stomaco
  • Mal di testa
  • Eccessiva sete
  • Disturbi del sonno
  • Frequente bisogno di urinare
  • Difficoltà a deglutire e nodo alla gola

Disturbo d’ansia generalizzato nei bambini e negli adolescenti

Questo disturbo nei bambini e negli adolescenti si manifesta con la stessa sintomatologia degli adulti, ma ciò che cambia è che i bambini, a differenza degli adulti, spesso non realizzano che la propria ansia sia sproporzionata alla situazione e pertanto spesso non si soffermano a riconoscere i propri sintomi. La loro eccessiva ansia spesso si manifesta su tematiche che riguardano il futuro, i pattern di comportamento passati, le prestazioni scolastiche, le proprie capacità ed abilità, l’accettazione e l’integrazione sociale, questioni familiari. Il bambino con disturbo d’ansia generalizzato spesso manifesta tratti di perfezionismo, auto criticismo, ha paura di sbagliare o di essere incolpato ed effettua ricorrenti richieste di rassicurazione ed approvazione.  Se per diagnosticare un disturbo d’ansia generalizzato negli adulti devono essere presenti almeno tre sintomi tra quelli riportati dal DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali), nei bambini è importante che ve ne sia almeno uno.

Cause del disturbo d’ansia generalizzato

Così come per la maggior parte dei disturbi d’ansia, le cause che generano o che predispongono allo sviluppo del disturbo d’ansia generalizzato non sono ancora conosciute con esattezza. Sono stati comunque presi in considerazione da coloro che si occupano di ricerca relativa a questi disturbi, fattori genetici in quanto spesso i disturbi d’ansia ricorrono in più componenti della famiglia, fattori ambientali quali stile di vita, abitudini, ambiente in cui si vive, stress e fattori biologici. In particolar modo, è stato analizzato il ruolo che specifiche sostanze presenti nel cervello chiamate neurotrasmettitori , giocano nello sviluppo di stati d’ansia. La ricerca ha suggerito che il GAD può essere causato da un disequilibrio di queste sostanze nel cervello e ciò può influenzare l’umore ed incrementare le probabilità che si sviluppi il disturbo. Si presume ad ogni modo che il disturbo d’ansia generalizzato si sviluppi dalla combinazione di più cause e fattori che includono processi biologici interni, fattori genetici, fattori ambientali ed esperienze di vita.

Fattori di rischio del disturbo d’ansia generalizzato

Per quanto le cause del disturbo d’ansia generalizzato siano ancora non del tutto conosciute, è possibile conoscere i fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare questo disturbo. Essi sembrano essere:

  • Sesso: l’essere donna può rappresentare un fattore di rischio in quanto all’interno della percentuale di incidenza sulla popolazione del GAD pari al 5%, più del doppio di questa percentuale è rappresentata dalle donne, pertanto tale disturbo viene più diagnosticato nelle donne rispetto agli uomini
  • Trauma infantili: i bambini che sono stati abusati o hanno subito un trauma compreso l’assistere ad eventi traumatici, sono a più alto rischio di sviluppare un disturbo d’ansia generalizzato
  • Malattia: essere affetti da una condizione patologica può condurre a livelli di ansia cronica più elevati
  • Personalità: le persone con specifici tratti di personalità sono più soggette a disturbi d’ansia rispetto ad altre. Inoltre, il GAD può manifestarsi in comorbidità con alcuni disturbi di personalità come ad esempio il disturbo di personalità borderline
  • Abuso di sostanze: l’abuso di droghe, alcol,nicotina e caffeina  può peggiorare il disturbo e può incrementare i livelli di ansia

Trattamento del disturbo d’ansia generalizzato

Le principali forme di trattamento e cura del disturbo d’ansia generalizzato sono la psicoterapia e la farmacoterapia. Alcune persone possono beneficiare di un trattamento in particolare, altre invece necessitano della loro combinazione (trattamento combinato). Ciò può dipendere dalle circostanze, dalle preferenze individuali, dalla cronicità ed intensità dei sintomi, nonchè dal livello e decorso del disturbo.

Psicoterapia

La psicoterapia rappresenta un ottimo e valido percorso da intraprendere. Permette al soggetto di ottenere benefici notevoli e duraturi nel tempo. Da alcuni studi empirici è emerso che la psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale è molto efficace in particolar modo per il trattamento dei disturbi su base ansiosa. Questo tipo di psicoterapia aiuta il soggetto ad identificare le convinzioni, pensieri e pattern di comportamento disfunzionali per poi lavorare fino a che questi elementi vengano sostituiti da credenze, convinzioni e comportamenti più bilanciati e realistici. Aiuta, inoltre, ad apprendere abilità che portino a reagire in modo più positivo e pertinente a situazioni che di solito potrebbero elicitare ansia e preoccupazione. La psicoterapia si basa sulla ricostruzione della storia del disturbo, sulla psicoeducazione, sull’apprendimento di tecniche di gestione dell’ansia, su tecniche di esposizione a stimoli negativi e sulla prevenzione delle ricadute. Al di là della specificità dell’approccio cognitivo comportamentale, la psicoterapia in generale rappresenta un trampolino verso il miglioramento.

Farmacoterapia

All’interno della terapia farmacologica, diversi sono i farmaci che vengono prescritti per il trattamento dei disturbi d’ansia. Alcuni di essi vengono prescritti per lunghi periodi di tempo e altri per brevi periodi. E’ importante che, il paziente sia a conoscenza della durata del trattamento, delle modalità di assunzione, del dosaggio, degli effetti collaterali e delle possibili interazioni con altri farmaci. I farmaci più comunemente prescritti per questo disturbo sono  gli antidepressivi e le benzodiazepine.

Tra gli antidepressivi di prima scelta vi sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs), i quali tendono ad aumentare i livelli di alcune sostanze chimiche nel cervello, devono essere presi per lunghi periodi di tempo partendo da un dosaggio basso, e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRIs) i quali agiscono aumentando la quantità di alcune sostanze nel cervello ristabilendo il disequilibrio chimico che a volte causa il GAD.

Le benzodiazepine appartengono alla classe dei sedativi che aiutano ad alleviare i sintomi dell’ansia. Non possono essere utilizzati per lunghi periodi di tempo infatti la loro assunzione viene consigliata nei periodi di ansia severa.

Indipendentemente dalla tipologia di farmaci prescritti, è opportuno che il paziente non smetta di propria iniziativa la loro assunzione e segua le indicazioni del proprio specialista di fiducia.

Metodi alternativi

Vi sono altri modi, da associare ai due principali trattamenti del disturbo d’ansia generalizzato, che permettono e collaborano nella riduzione della sintomatologia ansiosa:

  • tecniche di rilassamento: rappresentano un aiuto per la riduzione dei sintomi d’ansia, per calmare se stessi e permettono di migliorare l’efficacia della terapia. Tra esse è possibile annoverare il rilassamento muscolare progressivo, le tecniche centrate sulla gestione del respiro e la meditazione in particolare la Mindfulness;
  • cambiamenti nello stile di vita: anche un sano ed equilibrato stile di vita è importante. Quando si è ansiosi è opportuno effettuare dei piccoli cambiamenti nelle proprie abitudini come effettuare attività fisica quotidiana, seguire una dieta, diminuire il consumo do alcol, nicotina e caffeina e rendere il sonno una priorità;
  • medicina alternativa: l’assunzione di integratori o erbe come la vitamina B, l’acido folico e la valeriana può aiutare a ridurre l’ansia.
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