La psicosi da terremoto è un disturbo post traumatico che può manifestarsi nelle persone che hanno subito un terremoto.
“L’ambiente nel quale viviamo è un sistema di informazioni e percezioni in base al quale organizziamo la vita. «Quando l’uomo impatta con un evento critico, questo sistema mentale strutturato viene fortemente minacciato — dice Domenico Nardiello, psicologo, professore a contratto alla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Federico II di Napoli e coordinatore nazionale del Nucleo attività psicologiche del Corpo militare della Croce rossa italiana —. Così, il senso di sicurezza, posto tra i bisogni primari di ogni uomo, viene meno».”.
Particolarmente rilevante è la reazione dei bambini a tali eventi, che può variare drasticamente: “«In seguito all’esposizione a un trauma i bambini possono presentare diverse tipologie di reazioni — dicono gli autori del libro “psicologi nelle emergenze” — come un aumento della dipendenza dagli adulti, incubi notturni, regressione rispetto alle tappe evolutive raggiunte, paure specifiche che riguardano oggetti legati al trauma, rappresentazione della calamità attraverso il gioco e ripetizione di comportamenti stereotipati. Sono inoltre frequenti i pensieri intrusivi che riguardano il trauma, un’ipervigilanza e la paura che l’episodio possa ripetersi». Nella maggior parte dei casi questi fenomeni sono transitori, non patologici, e servono ai bambini a elaborare quello che hanno vissuto.”
Per prevenire l’insorgere di tali patologie spesso sul luogo del terremoto sono presenti delle equipe di “psicologia delle emergenze”, un team di professionisti specializzati nella prevenzione e nella terapia di tali disturbi generati da eventi traumatici.
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