Assolutamente sì. Il succo di pompelmo e altri agrumi possono interagire con parecchi tipi di prescrizioni mediche. Non prendete queste interazioni alla leggera.
Alcune interazioni possono potenzialmente causare pericolosi problemi di salute: se state assumendo dei farmaci consultatevi con il vostro medico o farmacista prima di consumare prodotti contenenti agrumi, compreso il pompelmo.
Dovrete probabilmente eliminare il pompelmo dalla vostra dieta perché assumere il vostro farmaco (o i farmaci) e il pompelmo in momenti differenti della giornata o a distanza di poche ore non basterà a bloccare o ridurre gli effetti dell’interazione.
Come interagisce e perché il succo di Pompelmo
I farmaci vengono normalmente elaborati nel fegato e nell’intestino tenue da un gruppo specializzato di proteine chiamate citocromo (CYP) P450 (in particolere il CYP3A4). I citocromi “scompongono” i farmaci, riducendo i livelli ematici di molti di essi.
La quantità dell’enzima CYP3A4 nell’intestino varia da persona a persona. Alcune persone hanno molto enzima e altre solo un po’ e questo spiega come il succo di pompelmo possa influenzare le persone in modo diverso anche quando prendono lo stesso farmaco.
Il pompelmo e alcuni dei suoi parenti stretti contengono una classe di sostanze chimiche chiamate furanocumarine. Le furanocumarine disturbano la normale funzione dei citocromi. Infatti, gli studi dimostrano che aumentano i livelli ematici di oltre 85 farmaci rallentando il modo in cui i citocromi normalmente scompongono i farmaci nell’intestino e nel fegato: il pompelmo può alterare gli effetti terapeutici e aumentare quelli collaterali di questi farmaci .
Un pompelmo intero o 200 ml di succo sono sufficienti per avere un impatto su questi enzimi, abbastanza per aumentare le concentrazioni di farmaci attivi nel corpo e, quindi, abbastanza per causare effetti collaterali o semplicemente potenziare gli effetti terapeutici del farmaco, come nel caso degli antidepressivi.
Infatti il farmaco alla luce di ciò potrebbe restare in corpo per troppo o troppo poco tempo. Un medicinale che è stato metabolizzato troppo in fretta potrebbe non funzionare come ci si aspetterebbe; mentre, al contrario, se sta in corpo troppo a lungo potrebbe potenzialmente salire a livelli pericolosi.
Quali sono i medicinali più coinvolti
La lista di medicinali che possono interagire con il pompelmo è lunga e include più di 80 medicinali:
- Antibiotici per combattere le infezioni: per es., eritromicina;
- Ipolipemizzanti per ridurre il colesterolo: per es., atorvastatina, lovastatina e altri;
- Antipertensivi per trattare la pressione sanguigna alta: per es., felodipina, carvedilolo e altri;
- Antiaritmici per trattare i problemi di cuore: per es., amiodarone ;
- Psicofarmaci per trattare la depressione: come per es, il fluvoxamina e molti altri SSRI antidepressivi;
- Psicofarmaci per trattare gli stati di ansia e gli attacchi di panico: per es, il buspirone e molti altri ansiolitici e ipnotici;
- Antiepilettici per il controllo della epilessia, per es, la carbamazepina;
- Immunomodulanti per prevenire il rigetto di organi nei pazienti sottoposti a trapianto: per es., ciclosporina, tacrolimus e altri;
- Corticosteroidi per trattare malattie come il Morbo di Chron e la Colite Ulcerosa;
Il succo di pompelmo non influisce su tutti i farmaci delle categorie di cui sopra. La gravità dell’interazione può essere diversa a seconda della persona, del farmaco e della quantità di succo di pompelmo bevuto e in generale gli esperti sono concordi nell’affermare che gli effetti che si osservano in pazienti che assumono antidepressivi non sono tra i più gravi come per altre categorie di farmaci.
Succo di Pompelmo e Antidepressivi
Il corpo scompone normalmente gli antidepressivi ma il succo di pompelmo potrebbe diminuire la velocità con cui il corpo si libera della clomipramina (Anafranil), della sertralina (Zoloft, Tatig), del trazodone (Trittico) e della fluvoxamina (Fevarin). L’assunzione di succo di pompelmo insieme a questi farmaci potrebbe aumentarne gli effetti collaterali.
Gli effetti delle furanocumarine del pompelmo differiscono notevolmente a seconda dei farmaci e mentre ci sono stati alcuni rilievi scientifici che hanno evidenziato interazioni tra pompelmi e antidepressivi, non c’è nessuna prova definitiva che suggerisca che gli antidepressivi siano una categoria di farmaci particolarmente a rischio se consumata insieme al pompelmo (succo o polpa) quando assunto occasionalmente dal paziente. Altro discorso invece se il paziente assume (per ragioni cliniche) elevate dosi di antidepressivo, è portatore di comorbidità, come per esempio cardiopatie, e ha l’abitudine di consumare quotidianamente pompelmo.
Pompelmo e altri Agrumi
I ricercatori hanno identificato altri frutti e succhi che potrebbero interagire con i farmaci. Tutto questo perché molte varietà di agrumi sono innestate nei fusti del pompelmo. I Mapo o Tangeli, per esempio, sono un incrocio tra mandarino e pompelmo, così come i Pomeli. Anche le arance di Siviglia (e il loro succo) dovrebbero essere evitati se si stanno assumendo medicinali che interagiscono con il pompelmo.
Un altro potenziale problema è che alcuni prodotti possono contenere tracce di pompelmo ma spesso non è esplicitato sull’etichetta o sulla lista di ingredienti. Per esempio numerose bibite al gusto di agrumi potrebbero contenere del succo o dell’estratto di pompelmo.
Fate molta attenzione con i farmaci: chiedete al vostro medico o al farmacista quando assumete dei nuovi medicinali e chiedete sempre se interagiscono con qualche alimento o altre medicine. Se la risposta è sì chiedete se è necessario eliminare quel tipo di alimento dalla vostra dieta o se esistono farmaci alternativi che non interagiscono!
Bibliografia
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Anche clozapina e quietapina?
Buongiorno
la ringrazio per la sua attenzione e la sua domanda che mi permette di apportare maggiore completezza.
Per quello che è di mia competenza e conoscenza ad oggi non vi sono evidenze che dimostrino che sussistano interazioni clinicamente significative del succo di pompelmo e la clozapina. Al riguardo fanno fede alcune pubblicazioni scientifiche tra cui, http://europepmc.org/abstract/med/11816871 . Circa la quetiapina mi risulta un solo studio che ne ipotizza una interazione ma quanto questo sia poi vero sul piano clinico mi risulta difficile comprovarlo in quanto si tratterebbe di una interazione a livello intestinale e non epatico. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-2125.2005.02507.x/full
In particolare il succo di pompelmo pare essere particolarmente attivo nell’interazione con la categoria delle benzodiazepine e degli antidepressivi SSRI.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Non riesco a capire se il Risperdal dose 0.25 ml al dì se interferisce con il pompelmo.
Grazie
Buongiorno
da quella che è la mia esperienza e per quanto a mia conoscenza non sussistono interazioni clinicamente significative con il succo di pompelmo.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Dottore le arance o succo d’arancia possono interferire con l’azione del citalopram?
Gentile Alesa,
si le confermo che CITALOPRAM appartenendo alla categoria degli SSRI può interagire con gli agrumi.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buongiorno Dottore, volevo sapere se posso assumere pompelmo visto che da circa un mesetto prendo RAMIPRILL per la pressione e a volte goccie di EN per stare piu tranquillo
GRAZIE MILLE
Buongiorno
se è un utilizzo di pompelmo come credo sporadico direi che non si presenta un problema clinicamente signnificativo, ma se invece è abituato per esempio ad utilizzare tutti i giorni per esempio a colazione il succo di pompelmo allora dovrebbe rivolgersi al suo medico per valutare come ottimizzare la cura (l’opzione più facile in queste circostanze è o ridurre l’assunzione quotidiana di succo o trovare un farmaco per la pressione meno esposto alle interferenze ).
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
SALVE, SONO UNA DONNA DI 54 ANNI ALLA QUALE è STATA FATTA UNA DIAGNOSI DI SINDROME AFFETTIVA BIPOLARE (FIGLIA DI UNA MADRE SOTTOPOSTA ANCHE AL LITIO) DA CIRCA UN ANNO PRENDO 20MG DI BRINTELLIX E 100 MG DI TOPAMAX ( FARMACO CHE HO INIZIATO A PRENDERE A CAUSA DI UN’EMICRANIA SEVERA DELLA QUALE SOFFRO DA Più DI QURANT’ANNI) , QUEST’ESTATE , SENZA COMUNICARLO ALLA MIA PSICHIATRA, HO DECISO DI INTERROMPERE LA CURA PER DIVERSI MOTIVI: MIO MARITO E MIA FIGLIA HANNO SEMPRE OSTEGGIATO LA CURA FARMACOLOGICA , INOLTRE SOFFRIVO MOLTO SIA PER LA MANCANZA DI DESIDERIO SESSUALE SIA PER UN’ANORGASMIA CONSEGUENTE, ANCHE LA MIA Velocità DI PENSIERO MOLTO SOPITA…HO ESEGUITO L’INTERRUZIONE SCALANDO SIA L’ANTEPILETTICO CHE L’ANTIDEPRESSIVO, ORA è UN MESE CHE NON PRENDO NULLA , LE EMICRANE SONO UN POCHINO AUMENTATE , L’UMORE STA COMINCIANDO A RIPORTARMI A QUELLE SENSAZIONI DI PROFONDA TRISTEZZA E MALINCONIA E L’ANSIA … LA FA DA PADRONA. vorrei RESISTERE PER NON INTOSSICARMI CON TUTTI QUESTI FARMACI, MA SENTO LA MIA CONDIZIONE EMOTIVA MOLTO PRECARIA… COSA MI CONSIGLIA? OLTRE AL PARLARNE CON LA MIA PSICHIATRA? LA RINGRAZIO PER L’EVENTUALE CONSIGHLIO E PER LA Disponibilità NELL’AVERMI LETTA. TITTI
Gentile Tiziana,
credo sia utile che valuti attentamente con il suo medico se reintrodurre un medicamento magari a dose rivista in modo da limitarne gli effetti collaterali sulla sfera sessuale ma garantendole un buon compenso timico.
Non si scoraggi e provi a capire se vi sono nuove possibilità per lei perché possa condurre una vita pressoché normale degna di essere vissuta!
Un cordiale saluto
Federico Baranzini