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Gli antidepressivi triciclici non sono dei tranquillanti e, quindi, non si ritiene che causino dipendenza.

E’ possibile per molti pazienti interrompere l’assunzione di triciclici in ogni momento anche se è consigliabile ridurne gradualmente l’assunzione in vista del termine del trattamento: questo per evitare l’insorgenza di sintomi da “rimbalzo” dovuti ad una fine improvvisa del trattamento. I sintomi da rimbalzo, però, non indicano una dipendenza dal farmaco dal momento che tra questi sintomi non è stata riscontrata la necessità di assumere il farmaco.

I sintomi da rimbalzo che potrebbero verificarsi sono simili a quelli di astinenza (anche se non lo sono): vertigini, problemi a livello del sonno, ansia ed agitazione, sintomi simili a quelli dell’influenza, crampi addominali e diarrea, sbalzi d’umore, cattivo umore, nausea, formicolio.

Questi sintomi, però, tendono a presentarsi in caso di interruzione improvvisa del trattamento, per questo è consigliabile ridurre gradualmente il dosaggio. Qualora si presentassero,  solitamente scompaiono nell’arco di due settimane: è, però, possibile riprendere l’assunzione del farmaco e ridurre il dosaggio ancor più gradatamente per ovviare alla loro comparsa.

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