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Le persone affette da disturbo affettivo stagionale si trovano a soffrire di depressione all’arrivo dell’inverno: i sintomi di questa malattia, infatti, tendono a scomparire durante i primi giorni di primavera.

Tra le varie forme di trattamento adatte al disturbo affettivo stagionale, le più efficaci includono la terapia della luce, che consiste nel sedere di fronte ad una luce speciale ogni giorno per un determinato periodo di tempo, oppure le stesse terapie solitamente utilizzate per la cura degli altri tipi di depressione come ad esempio i farmaci antidepressivi o la psicoterapia.

Definizione – Che cosa è il Disturbo Affettivo Stagionale o SAD

Il disturbo affettivo stagionale, noto anche come DAS o SAD secondo l’acronimo inglese, consiste in una condizione medica che porta il paziente a sviluppare ogni anno dei sintomi depressivi in occasione dei mesi invernali più bui.

Nel Regno Unito e negli altri Paesi a nord dell’equatore i sintomi solitamente iniziano a presentarsi intorno ai mesi di settembre o novembre e continuano fino a marzo o aprile. Il periodo peggiore per le persone affette da disturbo affettivo stagionale è quello che va da dicembre a febbraio dal momento che i sintomi si presentano in maniera più grave.

Epidemiologia del SAD

Si calcola che nel Regno Unito, almeno una persona su cinquanta soffre di disturbo affettivo stagionale. Il numero, però, aumenta se si prendono in considerazione anche quelle persone affette dalla cosiddetta “tristezza invernale”, una forma meno grave di questa malattia: in questo caso, infatti, almeno una persona su otto soffre di una qualche forma di depressione in occasione dei mesi invernali. Ovviamente il disturbo affettivo stagionale è molto meno presente nei Paesi che si trovano in prossimità dell’Equatore dove le ore di luce tendono ad essere molto più costanti e luminose durante tutto il corso dell’anno. Solitamente il disturbo affettivo stagionale inizia a manifestarsi intorno ai 20-30 anni ma può presentarsi ad ogni età e tende a colpire maggiormente le donne.

 Cause del SAD

Le cause precise del disturbo affettivo stagionale non sono ancora note: sicuramente la luce solare influisce sul numero di impulsi nervosi inviati dagli occhi ad alcune aree del cervello. L’attività degli impulsi nervosi causati dalla luce del sole influisce sul livello di alcuni componenti chimici all’interno del cervello, come ad esempio la serotonina, e sul livello degli ormoni, come la melatonina. Si pensa che siano proprio i suddetti componenti chimici e ormoni ad influire sull’umore, quindi, la diminuzione della luce solare che si verifica durante i mesi invernali porta al cambiamento dei loro livelli influenzando così l’umore e portando di conseguenza alla depressione.

Alcune persone presentano una predisposizione genetica a sviluppare il disturbo affettivo stagionale, quindi è importante prendere in considerazione il proprio corredo genetico: almeno una persona su sette appartenente ad una stessa parentela stretta di persone affette da disturbo affettivo stagionale (madre, padre, figlio/a, fratello, sorella) finirà con l’esserne affetta.

Sintomi del Disturbo Affettivo Stagionale

I sintomi del disturbo affettivo stagionale sono simili ai sintomi della normale depressione ma tendono ad apparire durante la stagione invernale. Di seguito potete trovare una lista dei sintomi depressivi più popolari: ogni caso è differente, quindi, è possibile che non abbiate sviluppato tutti i sintomi elencati, ma solamente un determinato numero.

Sintomi principali:

  • tristezza o malumore persistenti, che possono essere o meno accompagnati da pianto
  • marcata perdita d’interesse per qualunque attività che un tempo procurava piacere

Altri sintomi importanti:

  • sonno agitato rispetto al solito: difficoltà ad addormentarsi o risveglio anticipato con impossibilità di riaddormentarsi, oppure sonno eccessivo soprattutto per quanto riguarda il disturbo affettivo stagionale
  • cambiamento nelle abitudini alimentari: solitamente perdita di appetito e di peso, ma in certi casi può verificarsi l’opposto con una consumazione eccessiva di cibo di conforto e conseguente aumento di peso soprattutto in occasione del disturbo stagionale affettivo
  • affaticamento, stanchezza, perdita di energia
  • agitazione o difficoltà nei movimenti
  • perdita di concentrazione o indecisione, difficoltà nel leggere o lavorare. Persino le attività più semplici possono risultare impossibili da svolgere
  • senso di inadeguatezza o eccessivo senso di colpa
  • pensieri di morte costanti che non comportano essenzialmente la paura di morire ma un senso di preoccupazione nei confronti della morte stessa. Alcune persone si trovano a formulare pensieri del tipo “non vale la pena di vivere” o “non importa se non mi sveglio domattina” che possono talvolta concretizzarsi in veri e propri piani di suicidio

La depressione non ha nulla a che vedere con i piccoli sbalzi d’umore che tutti in un modo o nell’altro ci troviamo a vivere quotidianamente. Solitamente si parla di diagnosi di depressione quando:

  • si presentano almeno cinque dei nove sintomi elencati in precedenza, dove almeno uno dei cinque sia un sintomo principale
  • i sintomi provocano grande disagio arrivando ad interferire con le attività quotidiane ad esempio sul posto di lavoro
  • i sintomi non sono dovuti agli effetti collaterali di qualche medicinale o ad un abuso di alcool o farmaci o ad un problema di natura fisica come un malfunzionamento tiroideo

Molte persone affette da depressione trovano che i loro sintomi si presentano in modo esagerato soprattutto durante le prime ore del mattino. E’, inoltre, comune arrivare a sviluppare determinati sintomi di tipo fisico a causa della depressione quali mal di testa, palpitazioni, dolori al petto e dolori generici in tutto il corpo. E’ proprio a causa di questi dolori fisici che alcune persone si rivolgono al proprio medico pensando per esempio di soffrire di problemi di cuore quando in realtà si tratta di depressione.

Le persone affette da disturbo affettivo stagionale tendono a soffrire di alcuni sintomi particolari, meno tipici della depressione ma specifici di questo disturbo. Non è detto che ogni persona affetta da disturbo affettivo stagionale sviluppi questi sintomi, ma i più comuni sono i seguenti:

  1. aumento di peso causato da un aumento dell’appetito e del desiderio di cibi dolci
  2. aumento delle ore di sonno, al contrario della depressione che solitamente comporta l’insonnia
  3. alcune persone affette da disturbo affettivo stagionale riportano una certa pesantezza nelle braccia e negli arti inferiori.

La qualità della vita in generale è inferiore durante i mesi invernali per le persone affette da disturbo affettivo stagionale: i sintomi fortunatamente tendono a scomparire piuttosto rapidamente in occasione dell’arrivo della primavera nel corso di una settimana. Alcune persone tendono a scoppiare d’energia con l’arrivo della primavera, in alcuni rari casi arrivando addirittura all’estremo opposto del loro umore invernale con episodi di mania o ipomania.

Alcune persone, però, non traggono giovamento dall’arrivo della bella stagione: chi si trova a lavorare in un edificio senza finestre, ad esempio, può continuare a soffrire del disturbo affettivo stagionale durante l’intero anno a causa della mancanza di luce.

Una forma subsindromica – La Tristezza invernale

Durante l’inverno sono molte le persone che avvertono dei sintomi di stanchezza, un maggior desiderio di dormire, che aumentano di peso e che in linea di massima si sentono “giù” di morale. Queste persone, comunque, non arrivano a sviluppare a pieno i sintomi della depressione tipica del disturbo affettivo stagionale: in questi casi si tratta di una forma nota come “tristezza invernale” o disturbo affettivo stagionale subsindromico.

Diagnosi differenziale

Per arrivare ad una diagnosi di disturbo affettivo stagionale è necessario che gli episodi di depressione si siano verificati per almeno due anni consecutivi durante i mesi invernali con una scomparsa totale dei sintomi in occasione dell’arrivo della primavera. E’, inoltre, altamente probabile che se il vostro problema è il disturbo affettivo stagionale, tra i sintomi da voi riportati vi siano anche quelli atipici della depressione come il desiderio di cibi dolci, l’aumento dell’appetito e del sonno.

E’ possibile che né il paziente né il medico curante si siano mai accorti del disturbo affettivo stagionale per anni dal momento che la depressione ricorrente è molto comune e potreste semplicemente aver trattato questo disturbo come una normale depressione.

Terapia del SAD

Terapia della Luce

Gli studi eseguiti finora sul risultato dei trattamenti a base di terapia della luce sono difficili da interpretare: è, infatti, ancora difficile misurare in modo preciso l’effetto vero e proprio della terapia contro l’effetto placebo.

La terapia della luce è basata su una sostituzione della luce del sole tipica dei mesi estivi, ma non è chiaro come funzioni esattamente dal momento che non si tratta di una semplice estensione delle ore di luce. La luce luminosa influisce sulla retina, situata sulla parte posteriore dell’occhio, che a sua volta invia degli stimoli nervosi a diverse aree del cervello: si pensa che siano questi segnali ad influire sui livelli di determinati componenti chimici ed ormoni prodotti all’interno delle aree del cervello che si occupano di regolare l’umore.

Molte persone iniziano a notare un miglioramento già dopo i primi 3 o 4 giorni di trattamento. Una volta migliorati, i sintomi tendono a non presentarsi se si continua il trattamento ogni giorno sino all’arrivo della primavera. In alcuni casi, però, il trattamento potrebbe impiegare dalle 4 alle 6 settimane per iniziare ad essere efficace. Nonostante ogni caso sia differente, sembra che nel caso del disturbo affettivo stagionale otto persone su dieci traggano beneficio dalla terapia della luce. Qualora il trattamento non dovesse funzionare dopo le prime sei settimane, è necessario rivolgersi al proprio medico per trovare delle opzioni alternative.

E’ importante assumere la maggior quantità possibile di luce solare naturale soprattutto a mezzogiorno e durante le giornate assolate. Ad esempio è importante cercare di uscire per una passeggiata di una/due ore ogni giorno durante le ore di luce dal momento che potrebbe aiutare a diminuire i sintomi. Se lavorate in ufficio e dovete utilizzare la luce artificiale, cercate di uscire almeno durante l’ora di pranzo anche se piove. Durante le belle giornate fate una passeggiata o mangiate al parco se possibile.

Trascorrere i mesi invernali in un Paese assolato è l’ideale per chi può permetterselo dal momento che una vacanza del genere può migliorare notevolmente i sintomi del disturbo affettivo stagionale, almeno per tutta la durata del soggiorno nel Paese in questione.

Psicofarmacoterapia

Il disturbo affettivo stagionale può essere trattato con i tradizionali trattamenti contro la depressione (a cui si rimanda) quali la terapia farmacologica e la psicoterapia.

Prevenzione

Alcune ricerche hanno mostrato che il disturbo affettivo stagionale può essere evitato in certi casi con la terapia cognitivo-comportamentale o gli antidepressivi prima dell’arrivo dell’inverno ma sono comunque necessarie delle ricerche ulteriori per verificare la validità effettiva di questi risultati.

Prognosi

In 6 persone su 10, i sintomi depressivi continuano a manifestarsi per tutto il corso dell’anno ma è comunque possibile che questi migliorino se il trattamento necessario viene iniziato al momento giusto. All’incirca 2 persone su 10 riescono addirittura a sconfiggere completamente il disturbo affettivo stagionale dopo alcuni anni, arrivando a non aver più bisogno di alcun tipo di trattamento.

Fonti bibliografiche
  • Lurie SJ, Gawinski B, Pierce D, et al; Seasonal affective disorder. Am Fam Physician. 2006 Nov 1;74(9):1521-4.
  • Management of seasonal affective disorder. Drug Ther Bull. 2009 Nov;47(11):128-32.

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