Le malattie mentali colpiscono oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo, con un impatto significativo sulla qualità della vita e l’economia mondiale.
L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando la diagnosi precoce dei disturbi mentali, offrendo la possibilità di identificare segni precoci che potrebbero sfuggire anche ai clinici più esperti.
Studi recenti hanno dimostrato che i modelli di AI possono diagnosticare disturbi come la schizofrenia, il disturbo bipolare, la depressione e il morbo di Alzheimer con un’accuratezza fino al 90-100%, analizzando dati multimodali come imaging cerebrale, biomarker, linguaggio e comportamento.
Questi strumenti basati sull’AI potrebbero in futuro essere trasformati in semplici test di screening accessibili tramite smartphone, consentendo una diagnosi precoce e interventi tempestivi per migliorare gli esiti per i pazienti.
La diagnosi precoce dei disturbi mentali non è però priva di sfide e critiche, soprattutto riguardo all’etica e alla privacy.
Tuttavia, non è dififcile immaginare che con il tempo emergeranno nuove soluzioni che che permetteranno una gestione più efficace e personalizzata della salute mentale, attraverso una corretta integrazione e cooperazione tra contributo IA e umano.
Questa breve guida vuole cercare di introdurre alcuni aspetti sul funzionamento generale della IA e delle tecnologie sottostanti e tracciare una prospettiva sulla loro futura applicazione.
Key Takeaways
- L’AI sta migliorando la diagnosi precoce dei disturbi mentali.
- L’utilizzo dell’AI riduce il tempo e aumenta la precisione nelle valutazioni.
- L’etica e la privacy sono sfide importanti ma vengono affrontate con nuove soluzioni.
- Key Takeaways
- Importanza della Diagnosi Precoce
- Intelligenza Artificiale nella Medicina
- Raccolta e Analisi dei Dati dell’IA
- Il linguaggio naturale per l’Analisi Linguistica
- Modelli Diagnostici di Apprendimento Automatico
- Sensori Indossabili per la Salute Mentale
- Sfide Etiche e Pratiche
- Collaborazione Uomo-IA nella Salute Mentale
- Prospettive Future dell’IA nella Salute Mentale
Importanza della Diagnosi Precoce
La diagnosi precoce dei disturbi mentali è fondamentale per un trattamento efficace e una migliore gestione della malattia.
Identificare i segni di un disturbo mentale nelle sue prime fasi consente interventi tempestivi che possono prevenire il peggioramento dei sintomi, migliorare la risposta al trattamento e aumentare le possibilità di recupero completo.
Tuttavia, la diagnosi precoce può essere difficile a causa dell’eterogeneità nella presentazione clinica e della natura soggettiva degli attuali metodi diagnostici.
È qui che entrano in gioco le tecnologie di intelligenza artificiale: gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare grandi quantità di dati multimodali, come imaging cerebrale, biomarker, dati da smartphone e social media, per identificare modelli o patterns sottostanti e segnali precoci di disturbi mentali che potrebbero sfuggire anche ai clinici più esperti.
Intelligenza Artificiale nella Medicina
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando tutto il campo della medicina, offrendo nuovi strumenti potenti per migliorare la diagnosi, il trattamento e la gestione delle malattie.
L’AI è un campo della scienza informatica che mira a creare macchine intelligenti capaci di eseguire compiti che, tipicamente, richiedono intelligenza umana. Questi compiti includono riconoscimento vocale, visione artificiale, traduzione linguistica, e gioco strategico.
Le applicazioni dell’AI in medicina sono vaste e vanno oltre la salute mentale.
- Ad esempio, in oncologia gli algoritmi di apprendimento automatico vengono utilizzati per migliorare la precisione diagnostica nell’imaging medico, come la rilevazione di tumori o anomalie nei raggi X e nelle scansioni TC.
- L’AI in farmacologia sta anche trasformando la scoperta di farmaci, consentendo l’identificazione più rapida di nuovi bersagli terapeutici e la previsione dell’efficacia e della sicurezza dei farmaci.
- Inoltre, l’AI viene impiegata nella medicina di precisione per sviluppare trattamenti personalizzati basati sul profilo genetico e sui fattori di rischio specifici del paziente. Ne ho parlato in questo articolo dedicato alla Psichiatria di Precisione.
Questi sono solo alcuni esempi delle numerose applicazioni dell’AI in medicina. Con il progredire della tecnologia, è probabile che l’AI svolgerà un ruolo sempre più importante nel migliorare l’assistenza sanitaria, consentendo una diagnosi più accurata, trattamenti più mirati e migliori risultati per i pazienti in una vasta gamma di condizioni mediche.
Raccolta e Analisi dei Dati dell’IA
L’intelligenza artificiale utilizza una vasta gamma di dati per rilevare precocemente i segni di disturbi mentali. Questi dati deriveranno da diverse fonti anche differenti che includeranno le cartelle cliniche elettroniche, dati di imaging cerebrale, biomarker genetici e fisiologici, attività sui social media, dati da dispositivi indossabili e altro ancora.
Gli algoritmi di apprendimento automatico analizzeranno questi dati multimodali per identificare pattern e segnali precoci che potrebbero indicare l’insorgenza di condizioni come depressione, schizofrenia o demenza.
- Ad esempio, l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) può essere applicata ai post sui social media, su trascrizioni di conversazioni o registrazioni vocali per rilevare cambiamenti nel linguaggio, nel tono o nel contenuto che potrebbero segnalare declino cognitivo o disturbi dell’umore;
- L’apprendimento automatico può essere utilizzato per analizzare le scansioni di risonanza magnetica alla ricerca di anomalie strutturali o funzionali nel cervello associate a varie condizioni psichiatriche;
- Anche i dati dei sensori da smartphone e quelli provenienti da dispositivi indossabili o wearables, come anche il ritmo del sonno e la frequenza cardiaca, possono fornire informazioni preziose sulla salute mentale di un individuo.
Integrando e analizzando questi vari flussi di dati, i modelli di IA possono costruire un quadro integrato del benessere mentale di una persona e identificare segni di disturbo in una fase molto precoce, consentendo un intervento tempestivo.
Il linguaggio naturale per l’Analisi Linguistica
Come detto uno dei modi che ha la IA di acquisiste dati e proprio tramite l’elaborazione del linguaggio naturale. Questa tecnica sta emergendo come uno strumento potente per analizzare il linguaggio parlato e scritto alla ricerca di indicatori di problemi di salute mentale.
Gli algoritmi di NLP possono identificare sottili cambiamenti nel linguaggio, nel tono e nel contenuto che potrebbero segnalare condizioni come depressione, ansia o declino cognitivo.
- Ad esempio, l’NLP può rilevare l’uso di parole con connotazioni negative, strutture frasali semplificate o diminuzione della complessità linguistica, che potrebbero indicare disturbi dell’umore o demenza.
Applicazioni pratiche: i Chatbot e terapeuti virtuali
Chatbot e terapeuti virtuali basati sull’NLP stanno diventando sempre più comuni e un giorno potranno offrire un supporto accessibile e conveniente per la salute mentale. Alcuni esempi già accessibili al grande pubblico oggi sono rappresentati da:
- Woebot è un chatbot terapeutico basato sull’intelligenza artificiale che sfrutta il Natural Language Processing (NLP) per analizzare le risposte degli utenti e fornire interventi personalizzati basati sulla terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Woebot interagisce con gli utenti tramite conversazioni testuali, aiutandoli a identificare e modificare i pensieri negativi e a sviluppare abilità di coping più efficaci.
- Un altro esempio significativo è Ellie, un terapeuta virtuale progettato per analizzare sia i segnali verbali che non verbali durante le conversazioni, al fine di valutare la salute mentale dei pazienti. Ellie utilizza una combinazione di tecnologie avanzate per fornire un’accuratezza nelle valutazioni paragonabile a quella dei clinici umani. Ellie integra l’analisi dei segnali verbali e non verbali, includendo il tono della voce, l’espressione facciale, la postura e i movimenti corporei, per ottenere una comprensione completa dello stato emotivo del paziente. Il sistema è progettato per condurre conversazioni naturali con i pazienti, creando un ambiente confortevole e simile a quello di un’interazione con un terapeuta umano.
Con il progredire della tecnologia, è probabile che l’NLP svolgerà un ruolo sempre più importante nel fornire un supporto accessibile e basato sull’evidenza per i pazienti e i terapeuti.
Modelli Diagnostici di Apprendimento Automatico
L’AI sta emergendo come uno strumento promettente per migliorare la diagnosi delle malattie mentali.
L’Apprendimento Automatico o Modelli di Apprendimento (ML) rappresenta una sottocategoria dell’AI che si concentra sullo sviluppo di algoritmi che permettono ai computer di imparare dai dati. Invece di essere programmati esplicitamente per ogni compito, gli algoritmi di ML migliorano automaticamente attraverso l’esperienza.
Selezionare un algoritmo di apprendimento automatico adatto al tipo di dati e al problema da risolvere si rivela quindi fondamentale per aumentarne il potere predittivo.
- Alcuni esempi di algoritmi includono le reti neurali, le macchine a vettori di supporto (SVM), e le foreste casuali (random forest).
Gli algoritmi di AI e di apprendimento automatico possono essere addestrati su un’ampia gamma di potenziali marcatori tra cui:
- Marcatori Neuroimaging: Immagini cerebrali ottenute da tecniche come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) o la tomografia a emissione di positroni (PET).
- Marcatori Elettrofisiologici: Dati ottenuti da elettroencefalogrammi (EEG) che misurano l’attività elettrica del cervello.
- Biomarcatori Periferici: Dati ematici, inclusi livelli di proteine, ormoni e altre molecole biologiche.
- Dati Genetici: Informazioni genetiche ottenute dal sequenziamento del DNA.
- Misure Neuropsicologiche e Cliniche: Risultati di test cognitivi e comportamentali, nonché informazioni cliniche raccolte durante le visite mediche.
Esistono ad oggi diversi modelli di apprendimento automatico che opssono essere scelti e usati dai ricercatori negli studi per la diagnosi dei disturbi mentali, tra cui l’apprendimento supervisionato, l’apprendimento non supervisionato e l’apprendimento profondo.
Nell’apprendimento supervisionato, i modelli vengono addestrati su dati etichettati con diagnosi note per imparare a classificare nuovi casi.
- Ad esempio, un modello di apprendimento supervisionato addestrato su dati di imaging cerebrale di pazienti con schizofrenia e controlli sani può imparare a distinguere tra i due gruppi. In questo caso il modello di IA viene proprio istruito a riconoscere le differenze tra i sani e i malatti (malati che sono stati già diagnosticati dai medici).
L’apprendimento non supervisionato, d’altra parte, trova modelli o schemi o pattern che si ripetono in dati non etichettati. Può essere utilizzato per identificare sottogruppi di pazienti con caratteristiche simili o per rilevare anomalie che potrebbero indicare un disturbo.
- Ad esempio, l’apprendimento non supervisionato è stato utilizzato per identificare sottotipi di depressione basati su modelli di sintomi e pattern di risposta al trattamento. In questo caso il modello di IA viene addestrato “solo” a trovare anomalie o difformità nella mole di dati sottoposti al sine di indentificare tipologi e sottotipologie di famiglie o classi di dati potenzialmente correlabili in ambito clinico a sottogruppi di pazienti o di diagnosi.
L’apprendimento profondo, che utilizza reti neurali artificiali, ha mostrato risultati particolarmente promettenti nella diagnosi dei disturbi mentali.
- Ad esempio, un modello di apprendimento profondo può essere addestrato su grandi quantità di immagini cerebrali per riconoscere segni precoci di Alzheimer, permettendo diagnosi più tempestive e accurate rispetto ai metodi tradizionali.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, questi risultati evidenziano il potenziale dell’apprendimento automatico, e in particolare dell’apprendimento profondo, per migliorare notevolmente l’accuratezza e l’obiettività della diagnosi dei disturbi mentali.
Studi Sperimentali sull’IA Diagnostica in Salute Mentale
Diversi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia dell’intelligenza artificiale nella diagnosi precoce dei disturbi mentali.
- Uno studio ha utilizzato un sistema di AI per analizzare le scansioni di risonanza magnetica funzionale di pazienti con schizofrenia e controlli sani, raggiungendo un’accuratezza del 96% nella distinzione tra i due gruppi.
- Un altro studio ha impiegato modelli di apprendimento automatico per prevedere l’insorgenza della psicosi in individui ad alto rischio utilizzando dati clinici e di neuroimaging. Il modello ha raggiunto un’accuratezza del 92%, dimostrando la capacità dell’AI di identificare individui a rischio di sviluppare psicosi prima dell’insorgenza dei sintomi.
- L’AI si è dimostrata promettente anche nella diagnosi precoce del morbo di Alzheimer. In uno studio pivotale, un sistema automatizzato basato sull’AI è stato utilizzato per rilevare la retinopatia diabetica, una complicanza del diabete associata a un aumentato rischio di demenza, dalle foto a colori della retina.
- Inoltre, i modelli di apprendimento automatico applicati ai dati del linguaggio hanno dimostrato un’accuratezza fino al 90% nel rilevamento della demenza e del 95% nella diagnosi del disturbo bipolare.
Questi risultati sottolineano il potere dell’elaborazione del linguaggio naturale per identificare sottili cambiamenti nel linguaggio che potrebbero segnalare l’insorgenza di disturbi neurocognitivi o dell’umore.
L’IA nella diagnosi di Schizofrenia
L’intelligenza artificiale sta mostrando un grande potenziale nel prevedere l’insorgenza della schizofrenia. I modelli di apprendimento automatico possono analizzare dati complessi come il linguaggio, la parola e i modelli comportamentali per identificare sottili cambiamenti che potrebbero indicare l’inizio della malattia.
- Ad esempio, i ricercatori dell’UCL Queen Square Institute of Neurology hanno sviluppato strumenti basati su modelli di linguaggio basati sulla AI che possono caratterizzare e riconoscere minime inflessioni nel linguaggio dei pazienti con diagnosi di schizofrenia;
- Diversi studi hanno sviluppato modelli di apprendimento automatico che utilizzano dati di imaging cerebrale strutturale e funzionale, come la risonanza magnetica (MRI), per differenziare i pazienti con schizofrenia dai controlli sani con un’accuratezza elevata, spesso superiore all’80%;
- L’AI può anche essere applicata ai dati delle cartelle cliniche elettroniche su larga scala per prevedere l’insorgenza della schizofrenia. Inoltre, l’analisi dei segnali EEG mediante tecniche di AI ha dimostrato di poter prevedere la psicosi e distinguere i pazienti con schizofrenia dai controlli sani.
Questi modelli hanno il potenziale per aiutare i medici a diagnosticare e valutare le condizioni psichiatriche in modo più preciso e oggettivo rispetto ai metodi attuali.
L’IA nella diagnosi di Disturbo Bipolare
L’apprendimento automatico delle IA sta mostrando risultati promettenti nella diagnosi del disturbo bipolare. Diversi studi hanno utilizzato algoritmi di machine learning per distinguere i pazienti con disturbo bipolare da quelli sani basandosi su dati di neuroimaging, EEG, biomarker periferici e misure cliniche.
- Le accuratezze riportate raggiungono il 90% per gli studi EEG e il 95% per quelli di neuroimaging con tecniche di deep learning;
- Uno studio italiano di revisione di lavori scientifici sull’uso di diversi modelli di apprendimento automatico per classificare il disturbo bipolare, ha rilevato che l’accuratezza complessiva della classificazione era del 77%. La scelta dell’algoritmo di machine learning può influenzare significativamente l’accuratezza della diagnosi, a seconda del tipo di dati utilizzati (markers biologici, descrittivi, fisiologici centrali o periferici);
- I ricercatori hanno sviluppato un modello di apprendimento automatico che aiuta a identificare i segni premonitori del rischio di avere un disturbo bipolare, come i deficit nella elaborazione visiva e nella memoria spaziale, con l’obiettivo di intervenire prima. Il modello è stato in grado di distinguere i pazienti con disturbo bipolare al primo episodio dai controlli sani con un’accuratezza del 76%;
- Un sistema di calcolo del rischio basato su apprendimento automatico quando utilizzato con dati clinici di quasi 500 bambini e adolescenti, seguiti per 10 anni, è stato in grado di identificare circa il 75% di coloro che in seguito negli anni hanno ricevuto una diagnosi di disturbo bipolare. Alcune misure comportamentali si sono rivelate particolarmente rilevanti per le previsioni del modello: bambini e adolescenti con problemi combinati di attenzione, aggressività e ansia. Questo modello di apprendimento automatico potrebbe, un domani, essere integrato nella routine diagnostica per aiutare i pediatri e gli nuropsichiatri infantili a cogliere i primi segnali di allarme del disturbo bipolare.
Ovviamente sebbene questi risultati siano incoraggianti sono necessarie ulteriori ricerche con metodologie rigorose per raggiungere livelli di accuratezza clinicamente rilevanti e impiegabili nelle routine cliniche dei medici e terapeuti.
L’applicazione del machine learning potrebbe in futuro supportare i medici nella diagnosi del disturbo bipolare, che spesso viene erroneamente diagnosticato come disturbo borderline di perosnalità o ADHD negli adolescenti, portando a trattamenti mirati, tempestivi e quindi più efficaci.
L’IA nella Diagnosi della Depressione
I modelli di apprendimento automatico possono analizzare una vasta gamma di dati, tra cui espressioni facciali, tono di voce, linguaggio e attività sui social media, per identificare sottili segni di depressione che potrebbero sfuggire anche ai clinici esperti.
- I ricercatori hanno sviluppato algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale che possono rilevare segnali di depressione nel linguaggio scritto e parlato, come l’uso di parole negative, l’autocritica e la semplificazione della struttura delle frasi. Uno studio ha scoperto che un modello di apprendimento automatico poteva diagnosticare la depressione dalle registrazioni vocali con un’accuratezza del 77%, analizzando caratteristiche come tono, volume e velocità del parlato.
- L’analisi dei post sui social media utilizzando tecniche di apprendimento automatico ha dimostrato di prevedere con precisione la depressione. Esaminando fattori come frequenza di pubblicazione, contenuto e coinvolgimento, i modelli di IA possono identificare individui a rischio di depressione, consentendo un intervento precoce.
- Diversi studi hanno sviluppato modelli di apprendimento automatico che utilizzano dati di imaging cerebrale funzionale e strutturale, come la risonanza magnetica funzionale in stato di riposo (rs-fMRI), per differenziare le persone con depressione dai controlli sani con un’accuratezza superiore all’80%. Questi marcatori basati sull’AI potrebbero fornire un metodo oggettivo e biologico per supportare gli psichiatri nella diagnosi della depressione.
- L’AI può anche essere integrata nei dispositivi indossabili per il monitoraggio continuo dei parametri fisiologici associati alla depressione. Circa due terzi degli studi sull’AI indossabile si sono concentrati sulla depressione, utilizzandola principalmente per la diagnosi e lo screening. I dispositivi indossabili con AI possono essere utilizzati dagli individui per la valutazione preliminare della depressione.
- Rispetto ai medici, l’AI sembra essere meno influenzata da pregiudizi di genere e socioeconomici nella diagnosi della depressione e nella raccomandazione del trattamento. Uno studio ha scoperto che ChatGPT era più incline a seguire le linee guida cliniche raccomandando la psicoterapia, mentre i medici tendevano a prescrivere in eccesso gli antidepressivi, soprattutto agli uomini.
Integrando l’IA nel processo di screening e valutazione, i medici potrebbero identificare più accuratamente i individui che soffrono di depressione e fornire un trattamento tempestivo, migliorando in definitiva gli esiti per questo disturbo
L’AI nella diagnosi di Morbo di Alzheimer
I modelli di apprendimento automatico stanno mostrando un grande potenziale anche per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer.
- Ricercatori stanno sviluppando strumenti basati sull’IA che possono distinguere i pazienti con Alzheimer dagli individui sani con un’accuratezza del 70-75%, analizzando caratteristiche acustiche e linguistiche del linguaggio piuttosto che il contenuto specifico.
Questi modelli potrebbero un giorno essere trasformati in semplici strumenti di screening accessibili tramite smartphone, fornendo indicatori precoci della malattia e consentendo un trattamento più tempestivo per rallentarne la progressione.
Inoltre, i ricercatori della West Virginia University hanno identificato un insieme di biomarcatori metabolici diagnostici che possono aiutare a sviluppare strumenti di IA per rilevare il morbo di Alzheimer nelle sue fasi iniziali, nonché determinare i fattori di rischio e gli interventi terapeutici.
Sebbene gli studi sull’uso dell’apprendimento profondo per il rilevamento del morbo di Alzheimer siano ancora nelle fasi iniziali, mostrano un grande potenziale per migliorare la diagnosi precoce di questa devastante malattia.
Sensori Indossabili per la Salute Mentale
L’intelligenza artificiale come detto oggi è in grado di utilizzare un’ampia gamma di dati per rilevare precocemente i segni di disturbi mentali.
I dati dei sensori degli smartphone e dei dispositivi indossabili, come i modelli del sonno e la frequenza cardiaca, possono fornire informazioni preziose sulla salute mentale di un individuo.
Ecco alcuni esempi di sensori indossabili utilizzati per monitorare la salute mentale:
Studi sugli Studenti
I ricercatori hanno utilizzato i dati di attività e del sonno raccolti dai sensori dei polsi per prevedere le condizioni di salute mentale degli studenti universitari. Analizzando metriche come la durata e la qualità del sonno, i modelli di IA sono stati in grado di identificare gli studenti che mostravano segni di ansia o depressione.
Allo stesso modo, i dati dei sensori degli smartphone, come l’uso delle app, la frequenza delle chiamate e l’attività dei messaggi di testo, possono essere utilizzati per monitorare il benessere mentale.
Uno studio ha scoperto che i cambiamenti nei modi di utilizzo dello smartphone, come una diminuzione dell’interazione sociale e un aumento dell’uso notturno, erano predittivi di sintomi depressivi.
Integrando molteplici flussi di dati da sensori indossabili e smartphone, i modelli di IA possono costruire un quadro completo della salute mentale di un individuo nel tempo. Identificando sottili deviazioni dai modelli di base, questi sistemi possono rilevare segni di deterioramento della salute mentale in una fase molto precoce, consentendo un intervento tempestivo.
Sfruttando la ricchezza di informazioni generate dai dispositivi che le persone usano ogni giorno, l’IA potrebbe rivoluzionare il modo in cui monitoriamo e gestiamo la salute mentale, migliorando innumerevoli vite.
Sfide Etiche e Pratiche
L’uso dell’intelligenza artificiale nella diagnosi dei disturbi mentali solleva importanti considerazioni etiche e pratiche, in particolare per quanto riguarda la privacy dei pazienti, la sicurezza dei dati e la correttezza.
Altre considerazioni includono la trasparenza e la spiegabilità dei modelli di IA, la responsabilità per le decisioni prese dai sistemi di IA e l’impatto potenziale sulla relazione medico-paziente.
Affrontare queste sfide richiederà una stretta collaborazione tra professionisti medici, ricercatori di IA, esperti di etica e responsabili politici per sviluppare linee guida etiche, quadri normativi e best practice per l’uso responsabile dell’IA nella diagnosi dei disturbi mentali.
Collaborazione Uomo-IA nella Salute Mentale
Mantenere un tocco Umano
Prospettive Future dell’IA nella Salute Mentale
I progressi nella tecnologia dell’IA continueranno a rivoluzionare la diagnosi precoce dei disturbi mentali negli anni a venire.
In futuro, i modelli di IA potranno integrare flussi di dati in tempo reale da dispositivi indossabili, app per smartphone e piattaforme di social media per monitorare continuamente la salute mentale di un individuo e rilevare cambiamenti che potrebbero segnalare l’insorgenza di un disturbo.
Oltre alla salute mentale, l’IA ha il potenziale per trasformare l’assistenza sanitaria a livello di sistema. Gli strumenti di IA potrebbero consentire screening e diagnosi più efficienti su larga scala, riducendo i costi e migliorando l’accesso alle cure.
I sistemi di supporto decisionale clinico basati sull’IA possono aiutare i medici a prendere decisioni di trattamento più informate e personalizzate, portando a migliori risultati per i pazienti.
Tuttavia, l’adozione diffusa dell’IA nell’assistenza sanitaria presenta anche sfide significative.
Garantire l’interoperabilità e l’integrazione dei sistemi di IA nelle infrastrutture sanitarie esistenti richiederà notevoli investimenti e coordinamento. Sarà fondamentale affrontare le preoccupazioni etiche riguardanti privacy, sicurezza, equità e responsabilità man mano che l’IA diventa più integrata nel processo decisionale clinico.
continui progressi nella tecnologia e una stretta collaborazione tra ricercatori di IA, professionisti della salute mentale e responsabili politici, l’IA ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui identifichiamo e trattiamo i disturbi mentali in tutto il mondo.
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