Aspirina e Disturbi dell’Umore: Benefici Potenziali ma Prove Inconclusive
Introduzione:
Recenti ricerche suggeriscono che l’aspirina potrebbe avere effetti benefici sul disturbo bipolare e sulla depressione. Tuttavia, le prove scientifiche sono ancora limitate e non definitive.
Prove Osservative e Studi di Coorte:
Diversi studi osservazionali e di coorte hanno evidenziato un’associazione tra l’uso di aspirina e un ridotto rischio di depressione. Una meta-analisi di tre studi di coorte ha mostrato un hazard ratio di 0,62 per la depressione con l’uso di aspirina .
Meccanismi Antinfiammatori:
L’aspirina è nota per le sue proprietà antinfiammatorie. Essa può modulare l’infiammazione del sistema nervoso centrale, che è ritenuta coinvolta nella fisiopatologia del disturbo bipolare e della depressione. In particolare, l’aspirina può ridurre i livelli di citochine pro-infiammatorie come IL-6 e TNF-alfa .
Studi Randomizzati Controllati:
Alcuni piccoli studi randomizzati controllati hanno suggerito che l’aggiunta di basse dosi di aspirina (80-100 mg/die) al trattamento standard può migliorare i sintomi depressivi nel disturbo bipolare e nella depressione unipolare . Tuttavia, questi studi sono limitati dalla piccola dimensione del campione.
Prove Contraddittorie:
Contrariamente, uno studio randomizzato più ampio non ha riscontrato alcun beneficio dell’aspirina sul decorso a lungo termine della depressione negli anziani, e ha rilevato un lieve effetto negativo dell’aspirina sull’umore in individui con sintomi depressivi preesistenti .
Conclusione e Necessità di Ulteriori Ricerche:
In sintesi, sebbene alcuni dati preliminari indichino che l’aspirina a basse dosi possa avere effetti positivi sul disturbo bipolare e sulla depressione tramite meccanismi antinfiammatori, le prove attuali sono insufficienti e non conclusive. Sono necessari ulteriori studi randomizzati controllati di ampia portata per confermare i potenziali benefici terapeutici dell’aspirina nei disturbi dell’umore .
Fonti
[1] NCBI
[2] PubMed
[3] NCBI
[4] NCBI
[5] ScienceDirect
[6] ClinicalTrials
[7] MDPI
[8] BMC Medicine
[9] ScienceDirect
[10] MDPI
Salve dott sono un bipolare e sono resistente ai farmaci .sono due anni .e non riesco ad uscire dalla depressione .vorrei una risposta grazie.
Gentile Diego
la ringrazio per la sua attenzione al sito.
Esistono terapie alternative ai farmaci, tra cui la terapia Transcranica ad Ultrasuoni e la ECT per le forme più gravi e farmaco resistenti.
La invito ad informarsi presso la propria ASL di riferimento.
Cordiali saluti
Salve Dottor Baranzini, sono un ragazzo che soffre di ansia da 10 anni e le medicine mi calmano a volte ma non mi risolvono il problema, è possibile che l aspirina possa farmi guarire ?
Gentile Otto,
capisco la sua frustrazione nel convivere con l’ansia da così tanto tempo e nel non aver ancora trovato una soluzione definitiva. Purtroppo l’aspirina non è un farmaco indicato per curare l’ansia o i disturbi d’ansia. L’aspirina (acido acetilsalicilico) è principalmente un antinfiammatorio e antiaggregante, utilizzato per il trattamento del dolore, della febbre e per la prevenzione cardiovascolare. Non ha effetti ansiolitici o stabilizzanti dell’umore.
Per il trattamento dell’ansia vengono solitamente utilizzati farmaci appartenenti ad altre classi, come le benzodiazepine, gli antidepressivi (SSRI, SNRI), o altri ansiolitici specifici. Tuttavia, come lei ha sperimentato, i farmaci da soli spesso non sono sufficienti per risolvere completamente il problema dell’ansia, soprattutto quando questa persiste da molto tempo.
Il trattamento più efficace per i disturbi d’ansia è solitamente un approccio combinato che include sia farmaci (prescritti da uno psichiatra) che psicoterapia (condotta da uno psicologo o psicoterapeuta). La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) in particolare si è dimostrata molto utile nell’aiutare le persone a gestire e superare l’ansia.
Oltre alle cure mediche e psicologiche, ci sono anche alcune strategie che possono aiutare a gestire l’ansia nella vita quotidiana, come tecniche di rilassamento, mindfulness, esercizio fisico regolare e uno stile di vita sano.
Il mio consiglio è di non scoraggiarsi e di continuare a cercare il supporto di professionisti della salute mentale per trovare la combinazione di trattamenti più efficace per lei. Ci vuole tempo e costanza, ma è possibile imparare a gestire l’ansia e migliorare significativamente la qualità della vita.
Spero che queste informazioni possano esserle utili.
Non esiti a parlare con il suo medico per una valutazione più approfondita e per discutere le opzioni di trattamento più adatte alla sua situazione.
Le auguro il meglio.
Cordiali saluti
Federico Baranzini