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Una recente ricerca pubblicata su Science Translational Medicine ha gettato nuova luce sulla relazione tra il trauma cranico e la salute mentale e, nello specifico, la depressione.

Secondo la ricerca, la depressione che si verifica dopo una lesione cerebrale traumatica potrebbe rappresentare una sindrome differente dal tradizionale disturbo depressivo maggiore.

Questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative per il trattamento di pazienti che sviluppano depressione dopo un trauma cranico.

La ricerca

I ricercatori hanno dato vita alla seguente ricerca sul rapporto tra Trauma cranico e depressione con l’obiettivo di approfondire la comprensione dei meccanismi neurologici coinvolti nel legame tra trauma cranico e depressione.

La ricerca ha coinvolto 273 adulti con trauma cranico in conseguenza di incidenti sportivi, militari o automobilistici. La ricerca ha previsto la mappatura cerebrale di ogni partecipante affetto da lesione cerebrale traumatica e depressione mirando a stimolare specifiche aree cerebrali con la stimolazione magnetica transcranica o TMS.

Attraverso l’impiego di algoritmi di apprendimento automatico, i ricercatori hanno creato delle mappe cerebrali individualizzate per ogni partecipante. Il campione è stato confrontato con gruppi di controllo senza trauma cranico o depressione, soggetti con depressione ma senza trauma cranico e soggetti con disturbo da stress post-traumatico.

I partecipanti sono stati sottoposti a risonanze magnetiche funzionali o fMRI in stato di riposo. Da qui è stato possibile ottenere dati sull’ossigenazione cerebrale sia in numerose parti del cervello che in diversi intervalli di tempo.

La scoperta chiave: la Sindrome Affettiva Post Trauma

Dall’analisi dei risultati ottenuti i ricercatori hanno rintracciato un modello specifico di anomalie nelle mappe cerebrali dei pazienti. Hanno rilevato che il circuito cerebrale coinvolto nella depressione era localizzato nello stesso punto sia nei soggetti con trauma cranico che in quelli senza trauma con sostanziali differenze relative alla natura delle anomalie.

Nella depressione associata al trauma cranico, si è riscontrata un’aumentata connettività in questo circuito mentre nella depressione senza trauma cranico la connettività risultava diminuita.

Questa differenza nei modelli di connettività ha portato i ricercatori ad ipotizzare che la depressione associata a lesione cerebrale traumatica potrebbe rappresentare un processo patologico diverso introducendo una nuova terminologia quale Sindrome affettiva post-trauma cranico per descrivere questa forma di depressione diversa dal classico disturbo depressivo maggiore.

Conclusioni ed implicazioni per il futuro

Lo studio suggerisce che la depressione che segue un trauma cranico potrebbe avere caratteristiche distinte e dovrebbe essere trattata come una patologia separata dal tradizionale disturbo depressivo maggiore.

Inoltre, la ricerca getta le basi per un approccio di medicina di precisione nel trattamento di questa forma di depressione e nel trauma cranico lieve. Potrebbe consentire di intervenire precocemente su sopravvissuti a traumi al fine di prevenire lo sviluppo di sintomi cronici.

Fonte: Siddiqi S. H., Kandala S., Hacker C.D. Precision functional MRI mapping reveals distinct connectivity patterns for depression associated with traumatic brain injury. Science Translational Medicine, 2023; 15 (703).

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