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Uno studio condotto dai ricercatori della Washington University School of Medicine ha evidenziato come nelle persone adulte che da bambine hanno sofferto di disturbi depressivi non curati vi è una maggiore probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari.

In particolare, la maggior parte dei bambini affetti da disturbo depressivo non curato da  adolescente ha maggiore probabilità di fumare, obesità e sedentarietà. Vizi e problematiche che hanno rilevanti ripercussioni sul sistema cardiovascolare.

Nel dettaglio, spiega Robert M. Carney, uno degli autori della ricerca, «il 22 per cento dei bambini depressi a 9 anni era obeso a 16. Tra i fratelli lo era “solo” il 17 per cento, mentre tra gli altri bambini soltanto l’11».

E la depressione ha dimostrato di essere ancora più influente sull’abitudine al fumo e sulla propensione a svolgere attività fisica. Un terzo dei bambini depressi era diventato fumatore, a fronte del 13 per cento dei fratelli e del 2,5 per cento degli altri bambini.

Le ragioni di tanta preoccupazione, ha aggiunto Caney, «è che studi recenti hanno mostrato che gli adolescenti che hanno questi fattori di rischio hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari una volta adulti e, di conseguenza, un’aspettativa di vita ridotta. Gli adolescenti che fumano, hanno il doppio della probabilità di morire prima dei 55 anni, rispetto ai non fumatori. E percentuali analoghe si riscontrano con la depressione».

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