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L’influenza del deficit parentale nell’insorgere di un disturbo depressivo

Il deficit parentale è la carenza di risposte altrui ai bisogni affettivi primari della persona (amore, cura, attenzione, affetto).

“Alla nascita si ha estremo bisogno per la sopravvivenza dello stesso tipo di accudimento che spesso però viene espletato solo per le funzioni proprie alla sopravvivenza biologica (nutrimento) e non sempre per quella psicologica (amore, protezione, calore).”

Spesso tale deficit si sviluppa nelle persone che durante l’infanzia hanno ricevuto poche attenzioni e affetto dal punto di vista psicologico.

“Molte persone sono convinte di aver avuto un’infanzia felice e serena, ma poi da adulti manifestano diversi  sintomi (ansia, attacchi di panico, depressione, scatti di ira, ossessioni e altro) che sono la risposta a delle cure parentali assolutamente non rispondenti ai bisogni affettivi idonei per una crescita della personalità sana ed equilibrata.”
La carenza di affetto ricevuto soprattutto negli anni della crescita può dunque generare disturbi psichici quali attacchi di panico, disturbo depressivo e disturbo ossessivo-compulsivo.
Tale deficit, rimane latente per numerosi anni e spesso si manifesta durante il percorso psicoterapeutico, dimostrandosi una causa scatenante di numerosi disturbi dell’umore e dell’ansia tra cui il disturbo depressivo.

Leggi anche:  Il botulino aumenta le probabilità di disturbo depressivo maggiore?

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