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Un nuovo studio sulla percezione del dolore nelle persone depresse

Il Dott. Uri Nitzan dirige il dipartimento per la depressione e l’intervento in caso di crisi presso il Centro di salute mentale Shalvata in Israele. Secondo la sua esperienza con i pazienti affetti da depressione maggiore, “il dolore sintomatico sembra essere estremamente popolare all’interno di questo campione. L’80% dei pazienti affetti da depressione maggiore che si presentano in un contesto di assistenza primaria soffrono anche di sintomi fisici. La natura e i meccanismi di questa relazione bidirezionale sono, non soltanto intriganti, ma anche di grande importanza per poter comprendere e trattare la depressione”.


In un recente studio, volto ad indagare i meccanismi della relazione tra depressione e sintomi fisici, i ricercatori hanno provveduto a mettere a confronto la sensibilità al dolore di 25 pazienti che erano già stati vittime di un episodio depressivo da moderato a grave e di 25 controlli, servendosi di uno strumento di stimolazione della temperatura. Secondo quanto emerso da questo esperimento, i ricercatori hanno osservato che i partecipanti affetti da depressione tendevano ad avvertire le temperature più basse come le più dolorose e riferivano di aver avvertito il dolore in modo più intenso durante il mese che ha preceduto il test in questione.


Secondo gli autori, lo studio sottolinea l’importanza, nella patofisiologia dei pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore, della percezione negativa nell’elaborazione degli stimoli del dolore. È possibile che una maggiore intensità nella valutazione del dolore da parte dei pazienti depressi sia in accordo con il loro bias cognitivo e finisca con il risultare simile alla loro elaborazione delle espressioni del viso. Esiste un numero sempre più grande di prove in grado di mostrare che gli individui che soffrono di depressione presentano un bias negativo che tende verso la tristezza. Queste pazienti tendono, quindi, a valutare le espressioni del volto positive (felici), neutre o ambigue come tristi o meno felici rispetto all’interpretazione data dai soggetti non depressi.


Le scoperte effettuate dall’equipe di ricercatori aiutano a comprendere il motivo per cui, spesso, il dolore sintomatico venga associato al disturbo depressivo. Restano, però, ancora da compiere altre ricerche per poter indagare più a fondo questo argomento.


Sempre secondo gli esperti, mentre tradizionalmente si era soliti attribuire il dolore sintomatico che si manifesta durante la depressione a dei cambiamenti che avvengono a livello della percezione e della modulazione del dolore, grazie a questo studio possiamo dedurre che la responsabilità di questo fenomeno sia dovuta all’elaborazione degli aspetti emotivi del dolore all’interno della corteccia.

Fonti:

Uri Nitzan, Maya Hecht, Yoram Braw, Hagai Maoz, Yechiel Levkovitz,  David Yarnitsky, Yelena Granovsky and Yuval Bloch. Initial Evaluation of Pain Intensity Among Depressed Patients as a Possible Mediator Between Depression and Pain Complaints. Front. Psychiatry, 15 February 2019

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