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Se state assumendo una benzodiazepina o un farmaco-Z da più di quattro settimane e avete intenzione di interrompere la cura, è opportuno che vi rivolgiate al vostro medico di fiducia.

Alcune persone sono in grado di interrompere una cura a base di benzodiazepine e farmaci-Z senza incontrare alcun tipo di problema o effetto collaterale, risentendo in maniera minima dei sintomi dovuti all’astinenza durante i primi tempi.

La maggior parte delle persone, però, si trova a subire i sintomi legati all’astinenza in modo più serio se l’assunzione dei medicinali viene interrotta improvvisamente. E’, quindi, opportuno ridurre le dosi in maniera graduale durante un periodo di diversi mesi prima di arrivare all’interruzione completa del medicinale: sarà compito del vostro medico informarvi in merito alle dosi e al modo in cui ridurle gradualmente.

scalare e sospende le benzodiazepine
scalare e sospende le benzodiazepine

Perchè può essere utile liberarsi delle Benzodiazepine?

Le benzodiazepine sono una classe di farmaci comunemente prescritti per il trattamento di disturbi come ansia, insonnia, attacchi di panico e spasmi muscolari. Tuttavia, l’uso a lungo termine di benzodiazepine può portare a una serie di problemi, tra cui dipendenza, tolleranza e sintomi di astinenza. In alcuni casi, è utile e necessario interrompere una terapia a base di benzodiazepine per diverse ragioni:

  1. Dipendenza e tolleranza: L’uso prolungato di benzodiazepine può portare a dipendenza fisica e psicologica. Nel tempo, il corpo sviluppa tolleranza al farmaco, il che significa che sono necessarie dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto terapeutico. Questo può aumentare il rischio di effetti collaterali e complicazioni.
  2. Sintomi di astinenza: Quando si interrompe l’uso di benzodiazepine, è possibile sperimentare sintomi di astinenza, che possono includere ansia, insonnia, irritabilità, tremori e convulsioni. La sospensione graduale del farmaco, spesso con l’aiuto di un sostituto a lunga durata d’azione come il diazepam, può aiutare a ridurre la gravità e la durata dei sintomi di astinenza.
  3. Effetti collaterali: Le benzodiazepine possono causare una serie di effetti collaterali, tra cui sedazione, vertigini, confusione, problemi di memoria e problemi di equilibrio. Questi effetti collaterali possono essere particolarmente problematici per gli anziani e per coloro che assumono altri farmaci che possono interagire con le benzodiazepine.
  4. Rischio di abuso: Le benzodiazepine hanno un potenziale di abuso, soprattutto quando vengono assunte in dosi elevate o per periodi prolungati. L’abuso di benzodiazepine può portare a gravi problemi di salute, tra cui overdose e dipendenza.
  5. Miglioramento della qualità della vita: Molte persone che interrompono l’uso di benzodiazepine dopo un uso prolungato riferiscono un miglioramento della qualità della vita, compresa una maggiore chiarezza mentale, una migliore memoria e un sonno più naturale e riposante.

In sintesi, la sospensione di una terapia a base di benzodiazepine può essere utile e necessaria per ridurre il rischio di dipendenza, tolleranza, effetti collaterali e abuso, oltre a migliorare la qualità della vita.

Tuttavia, è importante consultare un medico prima di interrompere l’uso di benzodiazepine, in quanto la sospensione improvvisa può causare sintomi di astinenza gravi e potenzialmente pericolosi. Un medico può aiutare a sviluppare un piano di riduzione graduale e sicuro per interrompere l’uso di benzodiazepine.

Chi potrebbe giovarsi della sospensione

La graduale sospensione delle benzodiazepine può essere particolarmente vantaggiosa per alcune categorie di persone:

  1. Pazienti con dipendenza: coloro che hanno sviluppato una dipendenza fisica o psicologica dalle benzodiazepine a seguito di un uso prolungato possono trarre beneficio dalla sospensione graduale per ridurre la dipendenza e prevenire sintomi di astinenza gravi.
  2. Pazienti con tolleranza: nel tempo, l’uso continuo di benzodiazepine può portare a una tolleranza, il che significa che sono necessarie dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto terapeutico. La sospensione graduale può aiutare a ridurre la tolleranza e ridurre il rischio di effetti collaterali.
  3. Pazienti anziani: gli anziani sono più suscettibili agli effetti collaterali delle benzodiazepine, come sedazione, vertigini, confusione e problemi di equilibrio. La sospensione graduale può ridurre questi effetti collaterali e migliorare la qualità della vita.
  4. Pazienti con effetti collaterali significativi: alcune persone possono sperimentare effetti collaterali gravi o debilitanti a seguito dell’uso di benzodiazepine. La sospensione graduale può aiutare a ridurre o eliminare questi effetti collaterali.
  5. Pazienti in cerca di alternative: coloro che desiderano esplorare trattamenti alternativi per l’ansia, l’insonnia o altre condizioni per le quali sono state prescritte benzodiazepine possono trarre beneficio dalla sospensione graduale per facilitare la transizione verso nuove terapie.

Ovviamente ogni caso è a sè e andrebbe valutato a seconda delle esigenze e del quadro clinico. La sospensione di una cura deve rappresentare una opportunità e non un dogma o un obbligo.

Aiutarsi con il diazepam

Un modo molto comune per diminuire l’assunzione di benzodiazepine e farmaci-Z prevede il ricorso al diazepam: si tratta, infatti, di una benzodiazepina a lunga emivita ematica il cui dosaggio può essere facilmente ridotto senza creare grandi sintomi di astinenza come avviene nel caso di altri farmaci dello stesso gruppo. In questo caso, quindi, basterà cambiare la benzodiazepina o il farmaco-Z precedentemente prescritto con una dose equivalente di diazepam: sarà compito del vostro medico decidere la dose esatta.

In seguito potrete discutere con il medico il modo migliore per ridurre la dose gradualmente: uno dei modi più comuni consiste nel ridurla gradualmente ogni 1-2 settimane ma la quantità può comunque variare soprattutto in vista delle ultime settimane di trattamento quando la riduzione può avvenire in modo ancor più graduale in modo da evitare ogni possibile sintomo dovuto all’astinenza.

In alcuni casi vengono prescritti anche altri farmaci per aiutare il paziente a superare i sintomi causati dall’astinenza come ad esempio degli antidepressivi in caso di depressione o betabloccanti in caso di ansia.

Alcuni suggerimenti utili

  • Prima di interrompere un trattamento a base di benzodiazepine o farmaci-Z è consigliabile attendere la fine di qualunque grave problema così che il vostro livello di stress sia ridotto al minimo
  • E’ bene prendere in considerazione l’idea di interrompere il trattamento in un periodo di vacanza, lontani dallo stress del lavoro e dagli impegni familiari
  • Non sottovalutate l’aiuto che amici e familiari possono apportare in un momento del genere: rendeteli partecipi della vostra intenzione di interrompere un trattamento a base di benzodiazepine o farmaci-Z
  • Potrebbe essere utile cercare un gruppo di sostegno online per poter trarre beneficio dall’aiuto di persone che si trovano a vivere una situazione simile alla vostra o che hanno già vissuto questa esperienza in passato
  • Se oltre alle benzodiazepine state assumendo anche altri farmaci che possono creare dipendenza, rivolgetevi ad uno specialista per poter interrompere in maniera adeguata i diversi trattamenti. Sarà il vostro medico a guidarvi nella ricerca dello specialista che potrà aiutarvi.

Il protocollo della dottoressa Heather Ashton

Il protocollo della dottoressa Heather Ashton per la dismissione delle benzodiazepine, noto anche come “Ashton Manual”, fornisce linee guida dettagliate per il ritiro graduale da questi farmaci dopo un uso prolungato. Di seguito sono riassunti i concetti chiave del protocollo:

  1. Consultare il medico: prima di iniziare il processo di sospensione, è importante consultare il proprio medico e discutere il piano di riduzione.
  2. Supporto psicologico: assicurarsi di avere un adeguato supporto psicologico durante il processo di sospensione.
  3. Riduzione graduale del dosaggio: ridurre lentamente il dosaggio delle benzodiazepine nel tempo per minimizzare i sintomi di astinenza.
  4. Sostituzione con una benzodiazepina a lunga emivita: in alcuni casi, può essere utile sostituire la benzodiazepina attualmente assunta con una a lunga emivita, come il diazepam, per facilitare la riduzione graduale del dosaggio.
  5. Piani di riduzione individualizzati: i piani di riduzione devono essere adattati alle esigenze individuali del paziente e modificati in base alla tolleranza e ai sintomi di astinenza.
  6. Gestione dei sintomi di astinenza: durante il processo di sospensione, è importante monitorare e gestire i sintomi di astinenza, che possono includere insonnia, ansia, depressione e sintomi fisici.
  7. Pazienza e determinazione: il processo di sospensione può essere difficile e richiedere tempo, ma con pazienza e determinazione, molti pazienti riescono a interrompere l’uso di benzodiazepine e migliorare la loro salute e il loro benessere.

Il protocollo Ashton suggerisce inoltre di considerare l’utilizzo di tecniche psicologiche, medicine complementari e l’esercizio fisico per aiutare a gestire l’ansia e altri sintomi durante il processo di sospensione.

Infine, è importante ricordare che il processo di sospensione deve essere adattato alle esigenze individuali del paziente e che la decisione di interrompere l’uso di benzodiazepine deve essere presa dal paziente stesso, in consultazione con il proprio medico.

Schemi di Tapering (o Decalage) per le Benzodiazepine

Il tapering delle benzodiazepine è un processo graduale di riduzione del dosaggio per evitare sintomi di astinenza e ridurre la dipendenza. Di seguito sono riportati due esempi di tapering di benzodiazepine tratti dal “Manuale Ashton” di Dr. Heather Ashton:

Esempio 1: Riduzione graduale del diazepam (Valium)

Supponiamo che un paziente stia assumendo 40 mg di diazepam al giorno. Il piano di riduzione potrebbe essere il seguente:

  1. Ridurre il dosaggio di 2 mg ogni 1-2 settimane fino a raggiungere 20 mg al giorno.
  2. Successivamente, ridurre il dosaggio di 1 mg ogni 1-2 settimane fino a raggiungere 10 mg al giorno.
  3. Infine, ridurre il dosaggio di 0,5 mg ogni 1-2 settimane fino a raggiungere 0 mg al giorno.

Esempio 2: Sostituzione del lorazepam (Tavor) con il diazepam (Valium) e successiva riduzione

Supponiamo che un paziente stia assumendo 6 mg di lorazepam al giorno. Il piano di riduzione potrebbe essere il seguente:

  1. Sostituire gradualmente il lorazepam con il diazepam, che ha una durata d’azione più lunga e si presta meglio al tapering. Ad esempio, sostituire 1 mg di lorazepam con 10 mg di diazepam fino a raggiungere un dosaggio totale di 60 mg di diazepam al giorno.
  2. Ridurre il dosaggio di diazepam di 2 mg ogni 1-2 settimane fino a raggiungere 40 mg al giorno.
  3. Successivamente, ridurre il dosaggio di 1 mg ogni 1-2 settimane fino a raggiungere 20 mg al giorno.
  4. Infine, ridurre il dosaggio di 0,5 mg ogni 1-2 settimane fino a raggiungere 0 mg al giorno.

È importante notare che questi piani di riduzione sono solo esempi e dovrebbero essere personalizzati in base alle esigenze individuali del paziente e sotto la supervisione di un medico.

Cosa fare se non si riesce a scalare una benzodiazepina

Se il primo tentativo di dismettere la terapia a base di banzodiazepine o farmaci Z non dovesse essere efficace o non funzionare non preoccupatevi. E’ normale! Ci sono diverse opzioni che possono essere considerate:

  1. Riconsultare il medico: discutere con il medico curante le difficoltà incontrate durante il processo di sospensione e chiedere consiglio su come procedere. Il medico potrebbe suggerire modifiche al piano di riduzione o proporre alternative.
  2. Cercare una seconda opinione: consultare un altro medico o uno specialista in dipendenza da farmaci per avere una valutazione indipendente e suggerimenti su come procedere.
  3. Supporto psicoterapeutico: considerare l’opzione di intraprendere una terapia psicologica, come la terapia supportivo emotiva o l’EMDR, per affrontare l’ansia, l’insonnia e altri problemi associati all’uso di benzodiazepine e al processo di sospensione.
  4. Gruppi di sostegno: partecipare a gruppi di sostegno per persone che cercano di interrompere l’uso di benzodiazepine. Condividere le proprie esperienze e imparare da quelle degli altri può essere utile e incoraggiante.
  5. Tecniche di riduzione dello stress e di rilassamento: praticare tecniche di riduzione dello stress e di rilassamento, come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda, per aiutare a gestire l’ansia e altri sintomi durante il processo di sospensione.
  6. Terapie complementari: esplorare terapie complementari, come l’agopuntura o l’erboristeria, che potrebbero aiutare a gestire i sintomi di astinenza e facilitare il processo di sospensione.

È importante ricordare che il processo di sospensione delle benzodiazepine è un’esperienza individuale e che ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. Pertanto, è essenziale lavorare a stretto contatto con il proprio medico e adattare il piano di sospensione alle proprie esigenze specifiche.

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