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Il disturbo depressivo può presentarsi sotto diverse forme:

  • Disturbo depressivo maggiore o depressione maggiore: è caratterizzato da tutta una serie di sintomi che impediscono all’individuo di svolgere le regolari attività della vita quotidiana quali il mangiare, il dormire, lo studiare, il lavorare e altre attività un tempo considerate piacevoli. Proprio per questo la depressione maggiore è considerata invalidante. Durante il corso della loro vita alcune persone possono sperimentare un solo episodio di depressione maggiore, ma solitamente sono molti i casi di persone vittime di episodi multipli.
  • Disturbo distimico o distimia: in questo caso i sintomi sono a lungo termine (2 anni o più) e, sebbene rendano difficile la vita di tutti i giorni, non sono così invalidanti come nel caso della depressione maggiore. E’ comunque possibile che le persone colpite da distimia possano sperimentare nel corso della propria vita anche uno o più episodi di depressione maggiore.
  • Depressione minore: è caratterizzata da una presenza dei sintomi per un periodo di due o più settimane senza che si possa parlare di vera depressione maggiore. Senza un trattamento adeguato, chi soffre di depressione minore è a rischio di sviluppare una forma maggiore della malattia.

Alcune forme di depressione variano leggermente da quelle descritte pocanzi o si presentano in circostanze particolari. In questi casi non tutti concordano nel caratterizzare e nel definire questi tipi di depressione tra i quali possiamo trovare:

  • Depressione psicotica: si verifica quando un individuo sperimenta non solo episodi di depressione ma anche delle forme di psicosi come false convinzioni e un distaccamento dalla realtà (manie), o il vedere e sentire cose invisibili agli altri (allucinazioni).
  • Depressione post-partum: si stima che ne soffrano tra il 10 e il 15 per cento delle donne dopo il parto. E’ molto diversa e ben più grave dei “baby-blues” che possono insorgere a seguito del parto quando la donna rischia di essere sopraffatta da cambiamenti ormonali e fisici nonché dalla responsabilità del doversi prendere cura di un neonato.
  • Disturbo affettivo stagionale (DAS): comporta l’insorgere della depressione durante i mesi invernali, quando la luce del sole viene a mancare per lunghi periodi. Solitamente la depressione migliora con l’arrivo della primavera e dell’estate. Un rimedio per il DAS consiste nella terapia della luce, nonostante ciò in molti casi è necessario integrare questa terapia con medicinali o psicoterapia per ottenere degli effetti soddisfacenti.
  • Disturbo bipolare: noto anche come psicosi maniaco-depressiva, è meno diffuso rispetto alla depressione maggiore o alla distimia. Questo disturbo è caratterizzato da un andamento ciclico dell’umore, che spazia da momenti di estrema euforia a momenti di estrema depressione.
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