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Esiste una relazione tra la sedentarietà e l’assunzione di comportamenti passivi e la demenza?

Secondo un nuovo studio potrebbe esserci una relazione. Le persone che passano le giornate sedute e che svolgono attività passive, che non richiedono tanta energia, come ad esempio guardare la TV rispetto al lavorare al computer o leggere un libro potrebbero mostrare un rischio maggiore di demenza.

Lo studio

Lo studio in questione su sedentarietà e demenza fa parte di una revisione più ampia pubblicata dai Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori hanno esaminato i dati raccolti dalle biobanche del Regno Unito, che comprendono più di 500.000 persone provenienti da tutto il Paese. 145.000 persone di 60 anni o più, tutte prive di diagnosi di demenza all’inizio del progetto, hanno utilizzato questionari touchscreen per indicare come trascorrevano le ore in posizione seduta mentre svolgevano altre attività.

Dopo aver monitorato i pazienti per quasi 12 anni, hanno esaminato le cartelle cliniche degli ospedali per identificare le persone affette da demenza. Hanno trovato 3.507 diagnosi positive individuando 3.500 casi di demenza nel campione. Hanno anche cercato altri sintomi di demenza che potrebbero influenzare la salute del cervello.

Infine, hanno calcolato i fattori che potevano influenzare la salute del cervello, come l’età, il sesso, la razza, il fumo e il consumo di alcol, il tempo trascorso a riposare e la frequenza dei contatti sociali.

Quali risultati?

Per quanto lo stare seduti a lungo provochi una restrizione del flusso sanguigno, anche solo la lettura di un libro o l’utilizzo del computer può rappresentare una fonte di stimoli per il cervello. Gli studiosi hanno scoperto che le persone che si impegnano pur stando sedute hanno un rischio minore di sviluppare la demenza. Anche per loro, il tempo trascorso a guardare la televisione è collegato a un aumento del rischio di demenza.

Riflessioni

Secondo i ricercatori che hanno indagato la relazione tra sedentarietà e demenza, essere consapevoli degli effetti che il nostro stile di vita ha sulla nostra salute potrebbe portare a qualche miglioramento.

E’ opportuno porsi alcune domande, ad esempio: “Quanto la nostra vita è caratterizzata da sedentarietà?”, “Quanto tempo passiamo seduti senza fornire stimoli al nostro cervello?”.

Porsi queste domande può aiutarci a modificare i nostri comportamenti passivi al fine di ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche.

Fonte: David A. Raichlen, Yann C. Klimentidis, M. Katherine Sayre, Pradyumna K. Bharadwaj, Mark H. C. Lai, Rand R. Wilcox, Gene E. Alexander. Leisure-time sedentary behaviors are differentially associated with all-cause dementia regardless of engagement in physical activity. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2022; 119 (35)

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