Interazioni con altri farmaci
Nomi commerciali delle specialità in commercio in Italia: ZOLOFT, TATIG
Quali sono le interazioni farmacologiche della Sertralina?
La sertralina appartiene ad un gruppo di medicinali denominati Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) che vengono utilizzati per trattare la depressione e i disturbi d’ansia.
La Sertralina è controindicata in associazione con:
Inibitori delle monoaminoossidasi
Inibitori irreversibili (non selettivi) degli IMAO (selegilina)
La sertralina non deve essere utilizzata in combinazione con gli IMAO irreversibili (non selettivi) come la selegilina. Il trattamento con sertralina non deve essere avviato almeno nei 14 giorni successivi all’interruzione del trattamento con un IMAO irreversibile (non selettivo). Il trattamento con sertralina deve essere interrotto almeno nei 7 giorni che precedono l’inizio del trattamento con un IMAO irreversibile (non selettivo)
Inibitore reversibile e selettivo degli IMAO (moclobemide)
A causa del rischio di sindrome serotoninergica, la combinazione di sertralina ed un inibitore reversibile e selettivo degli IMAO, come la moclobemide, non è raccomandato. A seguito di trattamento con un inibitore reversibile e selettivo degli IMAO è possibile un periodo di interruzione inferiore ai 14 giorni prima di iniziare il trattamento con sertralina. Si raccomanda di interrompere il trattamento con sertralina almeno nei 7 giorni che precedono l’inizio del trattamento con un IMAO reversibile
IMAO Reversibile non selettivo (linezolid)
L’antibiotico linezolid è un IMAO debole reversibile e non selettivo e non deve essere somministrato ai pazienti in trattamento con sertralina.
Reazioni avverse gravi sono state riportate in pazienti che hanno recentemente interrotto il trattamento con un IMAO ed iniziato quello con sertralina, o che hanno interrotto di recente la terapia con sertralina prima di iniziare il trattamento con un IMAO. Queste reazioni hanno incluso tremore, mioclono, diaforesi, nausea, vomito, vampate di calore, capogiri ed ipertermia con caratteristiche sovrapponibili a quelle della sindrome maligna da neurolettici, convulsioni e morte.
Pimozide
Un aumento dei livelli di pimozide di circa il 35% è stato osservato in uno studio condotto con pimozide in singola dose (2 mg). Questo aumento dei livelli non è stato associato ad alterazioni dell’ECG. Mentre non si conosce il meccanismo di questa interazione, a causa del ristretto indice terapeutico della pimozide, la somministrazione concomitante di sertralina e pimozide è controindicata .
La somministrazione concomitante di sertralina non è raccomandata con:
Farmaci deprimenti il SNC e alcool
La somministrazione concomitante di sertralina 200 mg/die non ha potenziato gli effetti di alcool, carbamazepina, aloperidolo o fenitoina sulla performance cognitiva e psicotomoria nei soggetti sani; tuttavia, l’uso concomitante di sertralina e alcool non è raccomandato
Altri farmaci serotoninergici
Precauzioni particolari
Litio
Nel corso di uno studio controllato verso placebo effettuato su volontari sani, la co-somministrazione di sertralina e litio non ha comportato alterazioni significative della farmacocinetica del litio, ma ha determinato un incremento degli episodi di tremore rispetto al gruppo in terapia con placebo, evidenziando una possibile interazione farmacodinamica. Quando la sertralina viene somministrata con il litio i pazienti devono essere opportunamente monitorati.
Fenitoina
Da uno studio clinico controllato verso placebo condotto su volontari sani è emerso che la somministrazione cronica di sertralina alla dose di 200 mg/die non causa una inibizione clinicamente significativa del metabolismo della fenitoina. Poiché in alcuni casi in pazienti in trattamento con sertralina è stata riportata l’esposizione ad alti livelli di fenitoina si consiglia comunque di monitorare le concentrazioni plasmatiche di fenitoina dopo l’inizio della terapia con sertralina, effettuando gli opportuni aggiustamenti posologici della fenitoina. Inoltre, la somministrazione concomitante di fenitoina può causare una riduzione dei livelli plasmatici di sertralina.
Triptani
Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati raramente segnalati casi di pazienti con debolezza, iperreflessia, incoordinazione, confusione, ansia e agitazione a seguito dell’uso di sertralina e sumatriptan.
I sintomi della sindrome serotoninergica possono verificarsi anche con altri farmaci della stessa classe (triptani).
Se l’uso concomitante di sertralina e triptani è clinicamente giustificato, si consiglia un’appropriata osservazione del paziente .
Warfarin
La somministrazione concomitante di sertralina 200 mg/die e warfarin ha comportato un piccolo ma statisticamente significativo aumento del tempo di protrombina, che in alcuni casi rari può alterare il valore di INR. Pertanto, il tempo di protrombina deve essere attentamente monitorato quando si inizia o si interrompe il trattamento con sertralina.
Interazioni con altri medicinali, digossina, atenololo, cimetidina
La somministrazione concomitante di cimetidina ha causato una riduzione sostanziale della clearance della sertralina. Il significato clinico di queste variazioni non è noto. La sertralina non ha avuto effetti sulla capacità di blocco beta-adrenergico dell’atenololo. Non sono state osservate interazioni tra sertralina 200 mg/die e digossina.
Farmaci che agiscono sulla funzione piastrinica
Il rischio di sanguinamento può aumentare quando i medicinali che agiscono sulla funzione piastrinica (ad es. FANS, acido acetilsalicilico e ticlopidina) o altri medicinali che possono aumentare il rischio di sanguinamento vengono somministrati insieme agli SSRI, inclusa la sertralina .
Farmaci metabolizzati dal Citocromo P450
La sertralina può esercitare un’azione inibitoria lieve-moderata dell’attività del CYP 2D6. La somministrazione cronica di sertralina 50 mg/die ha evidenziato un incremento moderato (media 23%-37%) dei livelli plasmatici steady-state di desipramina (un marker dell’attività dell’isozima CYP 2D6). Interazioni clinicamente rilevanti possono verificarsi con altri substrati del CYP 2D6 con un indice terapeutico ristretto tra cui gli antiaritmici di classe 1C come il propafenone e la flecainide, gli antidepressivi triciclici e gli antipsicotici tipici, specialmente se la sertralina viene somministrata ad alti dosaggi.
La sertralina NON agisce come inibitore di CYP 3A4, CYP 2C9, CYP 2C19 e CYP 1A2 in misura clinicamente rilevante. Ciò è stato confermato dagli studi di interazione in-vivo condotti con substrati del CYP 3A4 (cortisolo endogeno, carbamazepina, terfenadina, alprazolam), il substrato del CYP 2C19 diazepam e i substrati del CYP 2C9 (tolbutamide, glibenclamide e fenitoina). Gli studi in vitro indicano che la sertralina ha un potenziale di inibizione trascurabile o del tutto inesistente per il CYP 1A2.
In particolare la Sertralina interagisce con:
Alcol: in associazione agli SSRI si potrebbe verificare un aumento degli effetti sedativi.
Anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici (FANS, ASA, ticlopidina): in associazione a sertralina può aumentare il rischio di sanguinamento (gli SSRI sono considerati farmaci gastrolesivi). L’associazione di SSRI e FANS è associata ad un rischio assoluto di sanguinamento gastrointestinale superiore di 1 ogni 80 pazienti trattati per anno; l’associazione di SSRI più asa è associata ad un rischio assoluto di 1 ogni 200 pazienti trattati per anno contro un rischio assoluto per SSRI in monoterapia di 1 paziente ogni 300 trattati per anno e un rischio di FANS in monoterapia di 1 paziente ogni 200 trattati per anno .
Antiepilettici: gli SSRI antagonizzano gli effetti anticonvulsivanti degli antiepilettici (riduzione della soglia convulsiva).
Antivirali (darunavir, efavirenz, ritonavir): gli SSRI potrebbero aumentare la concentrazione plasmatica del ritonavir. Darunavir e efavirenz riducono la concentrazione plasmatica di sertralina.
Atomoxetina: in associazione agli SSRI potrebbe verificarsi un aumento del rischio di convulsioni.
Barbiturici: gli SSRI antagonizzano gli effetti anticonvulsivanti dei barbiturici (riduzione della soglia convulsiva).
Bupropione: gli SSRI ne possono aumentare la concentrazione plasmatica.
Centella: in co-somministrazione con sertralina potrebbe verificarsi un effetto sedativo additivo.
Cibo: la presenza di cibo nello stomaco, aumenta AUC e concentrazione di picco plasmatico
Cimetidina: aumenta la concentrazione plasmatica di sertralina per riduzione della clearance (significatività clinica non nota).
Ciproeptadina: può antagonizzare l’effetto antidepressivo degli SSRI.
Clozapina: la sertralina ne aumenta la concentrazione plasmatica. E’ stato riportato un episodio di morte improvvisa in un paziente di 26 anni (Hoechns et al., 2001). La clozapina è associato ad un aumento di 5 volte, rispetto alla popolazione generale, di sviluppare una cardiomiopatia; possiede inoltre proprietà antiaritmiche.
Digossina: non sono state osservate interazioni farmacologiche quando la sertralina (200 mg/die) è stata somministrata in associazione a digossina.
Entacapone: il produttore di entacapone raccomanda cautela in caso di co-somministrazione con SSRI.
Glibenclamide: non sono state osservate interazioni farmacologiche quando la sertralina (200 mg/die) è stata somministrata in associazione a glibenclamide.
Iperico: in associazione a sertralina possono verificarsi nausea, vomito, letargia, confusione e ansia fino a sindrome serotoninergica (potenziamento degli effetti degli SSRI). L’associazione è controindicata.
Ossicodone: la co-somministrazione potrebbe indurre sindrome serotoninergica.
Diazepam: la somministrazioneper via endovena prima e dopo 21 giorni di terapia con sertralina (50-200 mg/die) ha determinato una riduzione del 32% rispetto al valore basale della clearance del diazepam e un aumento del picco plasmatico del suo metabolita, il desmetildiazepam. Il significato clinico di queste osservazioni non è noto.
Donepezil: in letteratura è riportato un episodio di epatite in un paziente anziano (età > 80 anni) trattato con sertralina (200 mg/die) e donepezil (5 mg/die). Dopo 10 giorni dall’inizio dell’associazione farmacologica sono comparsi confusione mentale e ittero, bilirubina totale pari a 5,6 mg/dL, gamma-GT pari a 1208 U/L, ALT pari a 259 U/L e fosfatasi alcalina pari a 369 U/L. L’esame TAC è risultato positivo per colelitiasi e la biopsia epatica ha rivelato un’epatite acuta .
Duloxetina: in associazione agli SSRI si può verificare un incremento degli effetti serotoninergici. La co-somministrazione richiede cautela.
Farmaci caratterizzati da elevato legame sieroproteico: negli studi di interazione con warfarin e tolbutamide non è stata osservata competizione per il legame proteico. Poiché i dati clinici sono limitati, si consiglia comunque cautela nella co-somministrazione di sertralina con farmaci caratterizzati da un elevato legame sieroproteico.
Farmaci metabolizzati dall’isoenzima citocromiale CYP2D6: la somministrazione di sertralina (50 mg/die) con desipramina, marker dell’attività del CYP2D6, ha determinato un aumento moderato (23-37%) della concentrazione plasmatica allo steady state della desipramina stessa ad indicara un potenziale di interazione farmacologica inferiore rispetto ad altre molecola della classe degli SSRI. Si raccomanda cautela in particolare in caso di farmaci metabolizzati dal CYP2D6 con indice terapeutico stretto quali propafenone e fleicanide, alcuni antidepressivi triciclici e antipsicotici atipici.
Farmaci metabolizzati dall’isoenzima citocromiale CYP3A4: dagli studi di interazione farmacocinetica con substrati noti del CYP3A4 (cortisolo, carbamazepina, terfenadina, alprazolam), la sertralina non ha evidenziato attività di inibizione enzimatica clinicamente significativa.
Farmaci metabolizzati dall’isoenzima citocromiale CYP2C9: dagli studi di interazione farmacocinetica con subtrati noti del CYP2C9 (tolbutamide, fenitoina) la sertralina non ha evidenziato attività di inibizione enzimatica clinicamente significativa.
Litio: in associazione agli SSRI potrebbe aumentare il rischio di tossicità sul sistema nervoso centrale.
MAO-inibitori, inclusi linezolid e isoniazide (farmaci con attività IMAO), ossitriptano, triptofano, fenfluramina: in somministrazione concomitante con sertralina può verificarsi un incremento del rischio di sindrome serotoninergica. Il rischio è più elevato con MAO-inibitori non selettivi e A-selettivi; è meno frequente con MAO inibitori B-selettivi (selegilina, rasagilina). Distanziare di almeno 2 settimane i due trattamenti farmacologici, con MAO-inibitori e con sertralina. La co-somministrazione con triptofano o fonfluramina e sertralina è controindicata.
Metilfenidato: può inibire il metabolismo degli SSRI.
Pimozide: la sertralina ne incrementa i livelli plasmatici. Aumento del rischio di aritmie ventricolari, inclusa torsione di punta. L’associazione è controindicata.
Rifampicina: potrebbe ridurre la concentrazione ematica di sertralina per induzione farmacometabolica mediata dal CYP3A4. E’ probabile che la formazione del metabolita N-desmetilsertralina sia infatti mediata da questo isoenzima citocromiale. In letteratura la somministrazione di rifampicina (600 mg/die) in un paziente in terapia con sertralina (200 mg/die) ha indotto la comparsa di senso di spaesatezza, vertigini accentuate dal movimento, periodi di letargia alternati a insonnia, ansia, inquietudine e astenia.
Sibutramina: aumento del rischio di tossicità sul sistema nervoso centrale in caso di associazione con SSRI (aumento del rischio di sindrome serotoninergica). La co-somministrazione non è raccomandata.
Tolbutamide: la sertralina ne riduce la CL (del 16%).
Tramadolo: in associazione a sertralina aumenta il rischio di tossicità neurologica (sindrome serotoninergica).
Triptani (almotriptan, frovatriptan, naratriptan, rizatriptan, sumatriptan, zolmitriptan): in associazione a sertralina si potrebbe avere un incremento del rischio di ipertensione e vasocostrizione coronarica per sommazione degli effetti serotoninergici. L’associazione sumatriptan-sertralina può indurre aumento del rischio di tossicità sul sistema nervoso centrale. Questa associazione non è raccomandata. Con frovatriptan potrebbe verificarsi un aumento degli effetti serotoninergici.
Warfarin: la sertralina ne aumenta l’AUC. Possibile aumento dell’effeto anticoagulante: monitorare l’indice INR.
Zolpidem: in associazione a sertralina può verificarsi un aumento della sedazione.
Egregio Dottore,
la mia compagna (54 anni) soffre da molto tempo di disturbo ossessivo-compulsivo, per il quale già poco più di 2 anni fa aveva fatto un ciclo di Zoloft (50 mg) poi cessato di sua iniziativa dopo quasi 1 anno nella sua convinzione di stare meglio e senza supportare la cura con psicoterapia.
Ora il suo stato si è notevolmente aggravato e, finalmente, si è rivolta nuovamente ad una psichiatra che le ha prescritto nuovamente la stessa cura ma lei, memore degli iniziali effetti collaterali e dato il suo stato fisico molto debilitato (e la sua ansia) avrebbe pensato di precorrere l’inizio della cura con un supporto più naturale (in particolare sedipram 5, ma è aperta ad altri prodotti) per un certo breve periodo ed eventualmente poi iniziare la cura “vera” continuando ad associare lo stesso sedipram 5 (o altro che Lei volesse consigliare) allo zoloft. La sua psichiatra non si è espressa su tale proposta in quanto non ha contezza della reale portata dei prodotti ansiolitici cosiddetti “naturali”.
Siccome nel Suo articolo vedo citazioni di prodotti naturali (iperico, litio, ecc.) Le chiederei cortesemente un parere.
La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione e disponibilità.
Cordiali saluti.
Gentile Sig Gianni
la ringrazio per la sua domanda.
In effetti da qualche anno ormai hanno iniziato ad emergere dati sempre più convincenti rispetto l’uso di integratori, nutraceutici e fitoterapici tali per cui ho iniziato ad interessarmene e ad integrarli nei miei piani terapeutici. Ho potuto riscontrare ha una certa utilità in alcune selezionate situazioni cliniche, una delle quali è quella presentata dal caso di sua moglie: un paziente con sensibilità (o a volte solamente pregiudizi e timori) verso gli effetti collaterali da SSRI come la SERTRALINA contenuta nello ZOLOFT. Altri casi possono essere la necessità di intervenire in situazioni nelle quali gli psicofarmaci sono controindicati o sconsigliati, per esempio la gravidanza o la compresenza di gravi condizioni mediche cardiache o renali o cerebrali.
In ultima sostanza l’opportunità di utilizzare tali presidi va valutata di volta in volta e sempre tenendo contro dei rischi (nel non usare una terapia di comprovata efficacia come appunto gli antidepressivi SSRI) e benefici apportabili al singolo caso.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini
La sertralina . insieme con Buscopan vano bene?
Gentile Simona
non mi risulta vi siano significative controindicazioni all’uso concomitante di SERTRALINA e BUSCOPAN. Il primo è un farmaco antidepressivo il secondo un antispastico della muscolatura liscia.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Ho trovato molto interessante l’articolo e le faccio i complimenti. Una curiosità , io assumo lo Zoloft una volta al giorno ( mattino ) con una posologia di una compressa e mezza nel dosaggio da 0.50. Posso assumere degli integratori a base di griffonia o rischio qualche interazione ?
Grazie per l’attenzione
Gentile Maurizio,
le confermo che non mi risultano interazioni clinicamente significative all’uso concomitante di questi principi attivi. ZOLOFT contine un antidepressivo (SERTRALINA) mentre la passiflora è un integratore fitoterapico a valenza ansiolitica sedativa. Ovviamente dando per scontato che siano nei disaggi consentiti e sotto controllo medico.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buonasera dottore posso sapere se zoloft ha interazioni con Tractana?
Buonasera Roberta,
Grazie per la sua domanda riguardo alle possibili interazioni tra Zoloft (sertralina) e Tractana (passiflora concentrata). Capisco la sua preoccupazione nel voler assumere questi farmaci in sicurezza.
Ecco alcune informazioni da considerare:
1. Lo Zoloft (sertralina) è un antidepressivo della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).
2. Tractana contiene passiflora, un rimedio naturale con proprietà sedative e ansiolitiche leggere.
3. In generale, non sono state riportate interazioni dirette significative tra Zoloft e passiflora. Tuttavia, è importante notare che entrambi possono avere effetti sedativi.
4. È sempre consigliabile informare il proprio medico o farmacista di tutti i trattamenti in corso, inclusi quelli a base di erbe, per evitare potenziali interazioni.
Il mio consiglio è di discutere l’uso combinato di Zoloft e Tractana con il suo medico curante. Lui/lei conosce la sua storia clinica completa e può valutare al meglio i rischi e i benefici nel suo caso specifico.
Ricordi che è importante non modificare o interrompere l’assunzione di Zoloft senza prima consultare il suo medico.
Spero che queste informazioni le siano utili.
Federico Baranzini
Buongiorno dottore sono una donna di 60 anni assumo da tempo cardiospirina e da un paio di mesi sto prendendo anche antidepressivo per un grave lutto, sertralina da 50mg. I due farmaci osso essere assunti insieme o ci sono controindicazioni?
Grazie
Buongiorno Signora,
la ringrazio per il suo intervento.
La cardiospirina, che contiene acido acetilsalicilico, è un farmaco antiaggregante piastrinico (FANS) comunemente prescritto per prevenire eventi cardiovascolari come l’infarto del miocardio e l’ictus. D’altra parte, la sertralina è un farmaco antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e come tale può teoricamente interagire con i farmaci FANS come anche riportato sul foglietto illustrativo. In realtà, nella mia esperienza clinica tale possibilità è molto remota e limitata a casi specifici: ovvero soggetti predisposti a emorragie o con carenze piastriniche o che assumono per necessità importanti dosi di FANS o altri farmaci che possono aumentare il rischio di sanguinamento.
Quindi il rischio di una interazione clinicamente significativa va valutato caso per caso e sempre monitorato dal curante a cui dovrebbe riferirsi per un controllo periodico o se notasse la comparsa di sanguinamenti o se modificasse il suo piano di cure.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini