La terapia elettroconvulsivante (TEC) può essere utile nel caso in cui la depressione si dimostri resistente al trattamento farmacologico e di psicoterapia. La TEC, una volta nota sotto il nome di elettroshock, ha subito in passato di una brutta reputazione. Negli anni recenti, però, ha subito profondi cambiamenti ed è stata in grado di aiutare pazienti affetti da depressione maggiore che non hanno tratto giovamento dagli altri tipi di cura. Prima della TEC, al paziente viene somministrata l’anestesia e un rilassante muscolare. Durante il trattamento il paziente è addormentato e non sente l’attività degli impulsi elettrici. Il paziente riprende conoscenza entro un’ora dalla fine del trattamento che, comunque, richiede solo pochi minuti.
Un trattamento tipico con la TEC richiede un numero frequente di sedute settimanali nonché l’assunzione di antidepressivi o altri medicinali. Alcuni pazienti necessitano di poche sedute di TEC, mentre altre devono sottoporsi ad una terapia di mantenimento che consiste inizialmente in una seduta settimanale che verrà gradualmente ridotta a qualche trattamento mensile.
La ricerca tuttora in corso in merito alla TEC è volta a sviluppare dei trattamenti di questo tipo personalizzati. La TEC può causare degli effetti collaterali quali confusione, disorientamento e perdita di memoria. Solitamente questo tipo di effetti collaterali sono di breve durata anche se in alcuni casi possono protrarsi nel tempo.
Le tecniche di somministrazione più avanzate hanno ridotto i casi di perdita di memoria e le altre difficoltà cognitive associate alla TEC. Prima del trattamento il paziente deve sempre comunicare il proprio consenso dimostrando di essere a conoscenza dei potenziali benefici e rischi ai quali va incontro.
Quali altre terapie di stimolazione del cervello esistono?
Oltre alla TEC, altre terapie di stimolazione del cervello introdotte di recente prevedono la stimolazione del nervo vago (VNS) e la stimolazione magnetica transcranica ripetuta (TMS). Seppure questi metodi non siano ancora largamente diffusi, le ricerche hanno suggerito un potenziale impiego per il futuro.
Buonasera,
avrei una domanda che probabilmente le sembrerà sciocca: d’altronde sono un profano… E’ ipotizzabile, secondo lei, che ancora negli anni ’80 in Italia si praticasse la TEC in assenza di un’anestesia generale, o addirittura con il paziente del tutto cosciente?
La mia è una domanda puramente teorica e badi bene che le chiedo se tale condizione sia “ipotizzabile” – potrebbe essere anche poco verosimile ma non del tutto da escludere.
Cordialmente,
marco
Gentile Marco
la ringrazio per la domanda che mi permette di parlare di un tema molto stigmatizzato in Italia.
La terapia Elettroconvulsivante è un utile e efficace strumento in determinate e super selezionate casistiche cliniche quali per esempio la schizofrenia non responsiva ai farmaci o le forme di depressione catatonica o certe forme di disturbo bipolare.
Per quanto di mia conoscenza la TEC nell’era moderna è eseguita sempre in presenza di anestesista e sotto adeguata sedazione.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Buongiorno , come si fa ad fare questa terapia. Mio fratello soffre da ani di disturbo bipolare e la cura non lo aiuta molto. Grazie
Buongiorno Irina,
La TEC (Terapia Elettroconvulsivante) in Italia viene eseguita in strutture ospedaliere pubbliche e private specializzate in psichiatria e/o neuropsichiatria, con personale medico e infermieristico adeguatamente addestrato e con l’attrezzatura necessaria per eseguire la procedura in sicurezza.
In genere, la TEC viene eseguita in regime di ricovero ospedaliero e il paziente viene monitorato attentamente durante la procedura e durante il periodo di recupero post-operatorio.
Per trovare una struttura specializzata nella TEC, le consiglio di consultare il sito web del Ministero della Salute o in alternativa, può rivolgersi al suo medico curante o al servizio sanitario nazionale (SSN) della sua regione, che potrà fornirle informazioni più dettagliate sulle strutture disponibili nella sua zona.
A me risulta non siano molti i centri in Italia, circa 9 pubblici e pochi altri privati. Tra i privati posso certamente idicarle la Clinica Le Betulle di Appiano Gentile in provincia di Como.
È importante sottolineare che la TEC viene utilizzata solo in casi selezionati, e solo dopo che altri trattamenti farmacologici e terapie psicologiche non sono stati efficaci nel migliorare i sintomi del disturbo psichiatrico.
In generale, la decisione di sottoporsi alla TEC deve essere presa in base alla valutazione di ogni singolo caso, tenendo conto dei benefici attesi, delle controindicazioni e degli eventuali effetti collaterali. Inoltre, il paziente deve essere adeguatamente informato sulla procedura, sui rischi e sui benefici, e avere la possibilità di discutere con il medico tutte le possibili opzioni terapeutiche disponibili.
Un cordiale saluto
Federico Baranzini