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Vitamina D e Light Therapy. Molte delle persone che vivono nel nostro Paese, soprattutto al nord, hanno livelli bassi di vitamina D. Questo si spiega con il fatto che la vitamina D è sintetizzata a livello cutaneo sotto l’azione dei raggi ultravioletti e pertanto, le persone che vivono in paesi esposti ad un minor numero di ore di sole, hanno un rischio maggiore di ipovitaminosi.

Nel mondo, oltre un miliardo di persone hanno livelli di vitamina D insufficienti o carenti. Quando parliamo di carenza di vitamina D intendiamo che i livelli di questa vitamina sono inferiori a 20 ng/mL, mentre ci riferiamo ad un’insufficienza di vitamina D quando i suoi livelli sono inferiori a 30 ng /mL. Questo articolo passa in rassegna alcuni aspetti della associazione tra Vitamina D e Light Therapy come possibili trattamenti complementari alla terapia farmacologica contro la Depressione.

Vitamina D e Light Therapy

La vitamina D è stata riconosciuta essere un fattore molto importante sia per la prevenzione che per il trattamento di molte malattie croniche quali il cancro, l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari e il diabete.

È stato dimostrato che la carenza di vitamina D ha un ruolo rilevante anche nella cura della depressione e di altri disordini mentali.

A questo proposito, da qualche anno, è stata considerata come malattia vera e propria la cosiddetta “depressione invernale”, nota anche come SAD (seasonal affective disorders), la quale comporta l’insorgenza di uno stato depressivo con l’arrivo della brutta stagione e, quindi, con una diminuzione drastica dell’esposizione alla luce del sole e, conseguentemente, alla diminuzione dei livelli di vitamina D.

Studi clinici sulla Vitamina D e Light Therapy

Diversi studi hanno dimostrato il beneficio dell’esposizione alla luce sullo stato depressivo.

Uno studio randomizzato, condotto in 29 pazienti (16 affetti da SAD e 13 controlli) ha dimostrato che l’esposizione di poco più di un’ora di luce al giorno per un periodo di due settimane, durante i mesi invernali, diminuisce significativamente (p=0,003) i sintomi depressivi nel gruppo di pazienti con SAD rispetto al gruppo di controllo.

Un altro studio ha invece dimostrato i benefici di una supplementazione di vitamina D nei pazienti affetti da depressione. I 15 partecipanti con SAD sono stati randomizzati a ricevere 100.000 IU di vitamina D in un’unica dose (n=8) o fototerapia (n=7). La depressione, valutata con la scala di Hamilton, è diminuita maggiormente nei pazienti supplementati con vitamina D (da 10,9 a 6,2; p=0,040) rispetto ai pazienti sottoposti a fototerapia (da 12,6 a 11,3; p= ns).

L’effetto della supplementazione di vitamina D sui sintomi della depressione è stato investigato anche in individui in sovrappeso e obesi. I partecipanti a questo studio sono stati randomizzati a tre gruppi di trattamento: due gruppi trattati con 20.000 UI di vitamina D due volte o una volta alla settimana per un anno, e un terzo gruppo trattato con placebo. I risultati indicano che per i due gruppi trattati con vitamina D, c’è stato un significativo miglioramento della depressione (misurata attraverso l’inventario Beck della depressione) e che questo è stato più marcato nei pazienti con stato depressivo maggiore al basale.

Oltre all’esposizione alla luce solare, diverse evidenze dimostrano che anche l’esercizio fisico all’aperto apporta un notevole beneficio all’umore.

In uno studio, 98 partecipanti sono stati randomizzati ad uno di tre gruppi: allenamento aerobico svolto in piena luce (gruppo A), allenamento aerobico svolto in condizioni di luce normale (gruppo B), esercizi di allungamento e di rilassamento in piena luce (Gruppo C). Si è osservato, nei gruppi A e B, un miglioramento dei punteggi di depressione e dei sintomi della depressione atipica (desiderio di carboidrati, aumento di peso, isolamento sociale, aumento dell’appetito, stanchezza e maggiore necessità di sonno), mentre nel gruppo C c’è stato un miglioramento della depressione non accompagnato da un miglioramento significativo dei sintomi della depressione atipica. Ciò ha portato alla conclusione che l’esposizione alla luce è un fattore importante per il miglioramento dei sintomi della depressione atipica.

Durante il 94esimo raduno della Endocrinology Society, tenutosi dal 23 al 26 giugno 2012 nella città di Houston, è stato presentato uno studio condotto in 30 pazienti affette da depressione severa e carenza di vitamina D, di età compresa tra i 42 e i 66 anni, trattate con farmaci antidepressivi e terapia per il diabete di tipo 2 o l’ipotiroidismo. Gli esame del sangue hanno confermato lo stato ipovitaminico con misurazioni dei livelli di vitamina D compresi tra i 8,9 e i 14,5 ng/mL.

Le pazienti sono state trattate con un integratore di vitamina D per via orale per un periodo di 8-12 settimane. Al termite del trattamento i livelli di vitamina D registravano valori al di sopra dei 30 ng/mL.

L’efficacia del trattamento sullo stato depressivo è stata valutata attraverso la compilazione, da parte delle pazienti dell’inventario Beck della depressione, prima e dopo la supplementazione.

I risultati del questionario hanno mostrato che le pazienti, dopo assunzione di vitamina D, sono passate da uno stato depressivo moderato-severo a uno lieve. La conclusione dello studio è che il trattamento con vitamina D apporta benefici allo stato depressivo delle pazienti, benefici indipendenti dall’assunzione dei farmaci antidepressivi.

Conclusioni

Sulla base di queste evidenze scientifiche in merito all’influenza della luce sull’umore e in particolare sui livelli di depressione, l’esposizione alla luce, l’esercizio fisico praticato all’aperto, un’alimentazione ricca di vitamina D e/o una eventuale supplementazione, rappresentano valide ed efficaci soluzioni per il trattamento non farmacologico della depressione.

Fonte: www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2908269/

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