Tag "Diagnosi Differenziale"

Beta-bloccanti e depressione: separare il mito dalla realtà nella pratica clinica

I beta-bloccanti rappresentano uno dei pilastri della terapia cardiovascolare, utilizzati da oltre mezzo secolo nel trattamento di condizioni come l’ipertensione arteriosa, lo scompenso cardiaco, le aritmie e la prevenzione secondaria dopo un infarto miocardico. La loro capacità di ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita in pazienti con patologie cardiache è ampiamente documentata. Oltre all’ambito cardiologico, questi farmaci trovano impiego in neurologia (nella profilassi dell’emicrania) e in psichiatria

Disturbo Bipolare e Demenza Fronto Temporale: Rischi, Connessioni e Diagnosi Differenziale

Il legame tra la mente e il cervello è da sempre un territorio affascinante e misterioso, un confine dove disturbi psichiatrici e condizioni neurodegenerative sembrano intrecciarsi in modi complessi e, a volte, imprevedibili. Negli ultimi anni, la scienza ha iniziato a gettare luce su una relazione cruciale: quella tra i disturbi dell’umore, come il disturbo bipolare (BD), e il rischio di sviluppare demenze, inclusa la variante comportamentale della demenza frontotemporale

Sindrome Serotoninergica: cause, sintomi e cure

La sindrome serotoninergica è una condizione potenzialmente pericolosa causata da un eccesso di serotonina nel sistema nervoso, spesso scatenata dall’uso di determinati farmaci. Questa guida esamina i sintomi, le cause e le opzioni di trattamento per questa sindrome iatrogena che può manifestarsi con un ampio spettro di effetti clinici. Argomenti dell’Articolo La Serotonina, questa conosciuta Prima di addentrarci nella descrizione della Sindrome è opportuno capire cosa sia la serotonina e

Depressione e Demenza nell’anziano: il problema della diagnosi differenziale

Depressione e demenza sono sindromi psichiatriche che presentano un’incidenza più frequente sull’anziano e possono anche coesistere, causa questa di una possibile difficoltà nella diagnosi. Esistono infatti sindromi miste cognitive e depressive, scoperte a partire da studi sul morbo di Alzheimer (da ora in avanti indicato con la sigla “AD”). Si parla di una vera e propria incidenza di disturbi (demenza e depressione) che si abbatte sulla popolazione anziana. Aumentando l’età,