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Interazioni tra venlafaxina e alcol: si possono assumere insieme?

💊 Cosa sono?

Venlafaxina è un antidepressivo appartenente alla classe degli SNRI (inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina). È utilizzato per il trattamento di diversi disturbi dell’umore e dell’ansia. Aumenta la disponibilitĂ  di serotonina e noradrenalina nel cervello, due neurotrasmettitori fondamentali per la regolazione dell’umore.

Alcol etilico, o etanolo, è una sostanza psicoattiva legale contenuta in bevande come vino, birra e superalcolici. Agisce principalmente sul sistema GABAergico, producendo effetti sedativi, ansiolitici e disinibitori. A dosi elevate, può deprimere significativamente il sistema nervoso centrale.

Categoria farmacologica:

  • Venlafaxina: SNRI (inibitore della ricaptazione di serotonina e noradrenalina)
  • Alcol: depressore del sistema nervoso centrale

Nomi commerciali in Italia (venlafaxina): EFEXOR, ZARELIS, VELAXIN, VENLAFAXINA TEVA, VENLAFAXINA MYLAN


⚖️ Si possono assumere insieme?

🔴 La combinazione tra venlafaxina e alcol è fortemente sconsigliata.
L’assunzione concomitante può aumentare il rischio di effetti collaterali come sedazione, rallentamento psicomotorio, difficoltà di concentrazione, alterazioni del giudizio e del controllo emotivo. Inoltre, in soggetti predisposti, può aumentare il rischio di depressione del sistema nervoso centrale e peggioramento del quadro depressivo. Anche piccole quantità di alcol possono interferire con l’efficacia del trattamento.


🧾 Per cosa si usano?

La venlafaxina viene utilizzata per trattare:

  • Depressione maggiore
  • Disturbo d’ansia generalizzata
  • Disturbo di panico
  • Fobia sociale
  • In alcuni casi, per dolore neuropatico

L’alcol, pur non essendo un farmaco, viene spesso assunto per finalità ricreative o per ridurre temporaneamente ansia e stress. Tuttavia, il suo uso cronico o eccessivo è associato a un alto rischio di dipendenza, disturbi dell’umore e peggioramento della sintomatologia psichiatrica.


⚙️ Come agiscono nel cervello

La venlafaxina aumenta la disponibilitĂ  di serotonina e noradrenalina, migliorando la comunicazione tra i neuroni in aree cerebrali coinvolte nella regolazione dell’umore, dell’ansia e del sonno. È come se “riaccendesse” i circuiti cerebrali rallentati dalla depressione.

L’alcol, invece, agisce inibendo il sistema nervoso centrale, principalmente potenziando il neurotrasmettitore GABA, il “freno” naturale del cervello. Questo causa un effetto inizialmente rilassante, ma a lungo andare può aumentare ansia, insonnia e umore depresso.


💬 Esempio di uso nella pratica clinica

Un esempio comune è il caso di un paziente con disturbo depressivo maggiore che inizia una terapia con venlafaxina e chiede al medico se può continuare a bere “un bicchiere di vino a cena”.

Anche se in alcuni casi clinici selezionati si può tollerare un consumo molto moderato, la maggior parte degli specialisti consiglia l’astensione totale o quasi totale dall’alcol durante la terapia, soprattutto nelle fasi iniziali o nei pazienti con fragilità emotiva.


🧩 Tipi di interazioni

Farmacocinetiche: l’alcol può interferire con il metabolismo epatico della venlafaxina (CYP2D6), anche se in misura limitata. Tuttavia, nei pazienti con danno epatico, l’alcol può rallentare l’eliminazione del farmaco, aumentandone i livelli plasmatici.

Farmacodinamiche: entrambe le sostanze possono deprimere il sistema nervoso centrale, con potenziamento degli effetti sedativi, del rischio di cadute, di confusione mentale e di compromissione psicomotoria.

Fisico-chimiche: non sono rilevate incompatibilitĂ  dirette tra alcol e venlafaxina a livello galenico.

NB: le interazioni farmacodinamiche rappresentano l’azione del farmaco sul corpo, quelle farmacocinetiche l’azione del corpo sul farmaco.


⚠️ Quali sono i rischi dell’assunzione combinata?

  • Sedazione eccessiva
  • Compromissione del giudizio e della coordinazione
  • Rischio di aumentata depressione o suicidalitĂ 
  • Ridotta efficacia dell’antidepressivo
  • Disturbi della memoria e concentrazione
  • Maggiore rischio di effetti collaterali cardiovascolari
  • Rischio di abuso o dipendenza da alcol
  • In rari casi, aumento del rischio di crisi epilettiche

👨‍⚕️ Cosa deve sapere chi li assume già

Chi assume venlafaxina dovrebbe:

  • Evitare l’alcol, soprattutto nelle prime settimane di terapia o se si è in una fase instabile della patologia
  • Monitorare eventuali sintomi anomali dopo il consumo occasionale (come sonnolenza, sbalzi d’umore, ansia accentuata)
  • Non guidare o usare macchinari se ha assunto alcol
  • Segnalare al medico ogni ricaduta nel consumo abituale di alcol
  • Informare lo specialista se si fa uso regolare di alcol, anche moderatamente

⚠️ Quando è necessario contattare un medico

📞 Rivolgiti al medico se:

  • Noti peggioramento dell’umore dopo aver assunto alcol
  • Hai episodi di confusione, svenimenti o rallentamento psicomotorio
  • Sei tentato di bere frequentemente per “stare meglio”
  • Accusi sintomi nuovi o insoliti dopo l’assunzione concomitante

🆘 In caso di ingestione massiccia di alcol e farmaci: contattare subito il 112 o recarsi al Pronto Soccorso.


🔍 Conclusione

La venlafaxina e l’alcol non dovrebbero essere assunti insieme, se non in casi molto selezionati e sotto stretta sorveglianza medica. L’alcol può interferire con l’efficacia dell’antidepressivo, aumentare il rischio di effetti collaterali e peggiorare il quadro clinico. È fondamentale discutere apertamente con il proprio specialista ogni dubbio o abitudine di consumo, per garantire una terapia sicura ed efficace.


⚠️ Disclaimer finale

Le informazioni contenute in questo articolo hanno finalità puramente informative e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico curante. Per dubbi o modifiche terapeutiche, è sempre necessario rivolgersi al proprio specialista.


📌 Fonti bibliografiche e risorse utili

  • Drugs.com Interaction Checker
  • Medscape Drug Interaction Checker
  • PubMed – National Library of Medicine
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