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Sin dai tempi di Freud si è sempre sostenuto che la depressione porta con sé un accentuato senso di colpa nei pazienti affetti: uno studio recente offre la dimostrazione scientifica di questa ipotesi per nulla infondata con l’aiuto della risonanza magnetica funzionale.
In un mondo sempre più informatizzato, dove sempre più adolescenti soffrono di depressione ma rifiutano le sedute di terapia, ecco che proprio un videogioco sembra destinato ad invertire questa tendenza.
Quali cure per la OSAS e depressione? Una breve revisione
Spesso scambiato per depressione, il disturbo post-traumatico da stress che insorge a seguito di una sindrome coronarica acuta necessita di una diagnosi più esatta per evitare le gravi conseguenze che può portare al paziente Nell’immaginario collettivo, il disturbo post-traumatico da stress (PTSD o DPTS) viene solitamente associato ai reduci di guerra o a quanti si sono trovati a vivere l’esperienza traumatica di un terremoto, due eventi completamente diversi tra loro
Da qualche tempo era nota la relazione tra la depressione e le cadute di cui sono spesso vittima i pazienti anziani. Uno studio australiano ha finalmente confermato l’importanza di questo legame consentendo un programma di prevenzione mirato al riguardo.
Gran parte dei pazienti sottoposti alla terapia cognitivo-comportamentale incontrano spesso dei problemi di tipo pratico che impediscono loro di seguire in modo continuativo il trattamento. Ecco che uno studio condotto a Chicago sembra essere in grado di fornire una valida soluzione a questo problema: la somministrazione telefonica della terapia cognitivo-comportamentale. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) figura tra i metodi ritenuti maggiormente efficaci nel trattamento della depressione, soprattutto nel caso di quei
Alcuni studi recenti sembrano mostrare l’esitenza di un legame alquanto sorprendente tra l’assunzione di cibi iper-calorici e l’insorgenza della depressione.
Un articolo pubblicato di recente sul British Medical Journal sembra smentire la validità dell’attività fisica nel trattamento della depressione. Gli specialisti, però, sono di tutt’altro avviso.
Che cosa è l’ AIFA ? L’Agenzia Italiana del Farmaco è l’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia. E’ un Ente pubblico che opera in autonomia, trasparenza e economicità, sotto la direzione del Ministero della Salute e la vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia. Collabora con le Regioni, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, le Associazioni dei
Risale al 1995 in Italia la nascita dei primi siti di psicologia, creati intuendo le enormi potenzialità della rete. Si sono sviluppati successivamente – e più lentamente rispetto agli Stati Uniti – i portali di consulenza psicologica online, immersi tuttavia in uno scetticismo che ancora persiste, nonostante la richiesta da parte degli internauti ci sia, e non poco. Cosa spinge un utente a richiedere aiuto psicologico online? Quali i vantaggi
Quali norme regolano in Italia il fenomeno della consulenza psicologica online? Le linee guida redatte dall’Ordine Nazionale Psicologi chiedono innanzitutto chiarezza e trasparenza da parte del professionista riguardo la propria appartenenza all’Ordine professionale, la tutela della privacy degli utenti ed il monitoraggio dei siti web di e-therapy, attraverso l’istituzione di registri aggiornati e di gruppi di studio.
Non solo siti web ad hoc e community tematiche: sembra proprio che gli psicologi siano sbarcati anche nel più popolato social network: Facebook. La proposta è di uno psicologo a completa disposizione degli utenti Facebook per due sere a settimana, dalle 21 alle 23.30. Il tutto assolutamente gratis. Per prenotarsi (sempre che si sia maggiorenni), è sufficiente consultare prima di tutto il calendario delle disponibilità e quindi inviare un messaggio
Ben l’81% degli italiani sembra che si affidi ad Internet per ricercare informazioni sul proprio stato di salute: circa il 20% di coloro i quali accedono a Internet afferma di ricercare “spesso” informazioni di questo tipo, il 60% risponde “qualche volta” e solo il restante 20% non ricerca mai questo tipo di informazioni. Ad affermarlo è la ricerca internazionale sui servizi sanitari Bupa Health Pulse 2010, realizzata e pubblicata dalla
Sono numerose le ricerche che attestano che sempre più italiani ricercano nella rete informazioni mediche riguardo ai farmaci o al proprio stato di salute. Nascono parallelamente sempre più siti web, ma anche social network, dedicati al mondo della sanità e del benessere, “ma purtroppo sono spesso poco affidabili”. E’ sufficiente affidarsi al web per autodiagnosi e ricerche su farmaci?
Stupisce la quantità di italiani che si rivolge alla rete per reperire informazioni mediche e tentare attraverso di esse improbabili autodiagnosi fai da te. Non bisogna dimenticarsi tuttavia che ormai pubblicare informazioni mediche online è possibile a chiunque e si pone quindi una questione: com’è possibile capire l’affidabilità e la serietà dei siti web cui ci si affida per reperire informazioni mediche online? Un modo c’è, e si chiama “HONcode”.
Mamme sempre più interattive, anche in ambito sanitario. Una ricerca di eXtrapola ha analizzato infatti le conversazioni web di mamme sempre più alla ricerca di informazioni online sulla salute dei propri figli, mostrando come anche per le madri italiane la rete sia sempre più spesso un punto di riferimento sul tema della salute dei più piccoli. Il luogo preferito per le ricerche sulla salute dei propri figli inoltre sembra essere