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La neurobiologa Lynn Dobrunz, Ph.D., dell’Università dell’Alabama di Birmingham, ha scoperto un nuovo meccanismo per spiegare come l’ansia indotta dallo stress – il tipo di esperienza che può produrre il disturbo post-traumatico da stress, o PTSD – influenzi la funzione dei circuiti nell’ippocampo, l’area del cervello in cui si formano i ricordi negativi.
Il disturbo depressivo post partum, più comunemente conosciuto come depressione post-partum, è un disturbo psichico che affligge numerose donne in gravidanza. Secondo recenti statistiche le donne maggiormente predisposte alla depressione post partum hanno in media 35 anni, un buon livello di istruzione, un livello economico medio, sono sposate o convivono. Non esiste però un profilo economico, sociale e anagrafico standard della donna predisposta alla depressione post partum. E’ un disturbo
Le persone affette dal disturbo ossessivo compulsivo tendono a ripetere in modo maniacale determinate azioni volte al controllo del rischio e alla riduzione del rischio stesso. Alla base di tale disturbo vi è spesso l’insicurezza. Ripetendo ossessivamente le stesse azioni tranquillizzanti il soggetto si sente al riparo dai rischi. Il disturbo ossessivo compulsivo molto spesso peggiora drasticamente la qualità di vita di chi ne è affetto. Qualora ci si accorga
Il botulino e la chirurgia estetica in generale consentono alla persona di migliorare il proprio aspetto estetico aumentando la fiducia in se stessi. Una ricerca della Cardiff University, però, dimostra il contrario, ossia le iniezioni della tossina A del botulino, utilizzate per eliminare le zampe di gallina sul viso, riducono la forza dei muscoli che consentono il sorriso con ripercussioni anche a livello psicologico. “Le espressioni che facciamo con il
Alcuni ricercatori dell’Università di Bonn hanno sperimentato l’utilizzo degli elettrodi nel fascio del proencefalo mediale del cervello per verificare se tale stimolazione sia in grado di alleviare il disturbo depressivo nei pazienti. Sono stati implantati nel fascio mediale del pre-encefalo degli elettrodi collegati ad un pacemaker celebrale e sono state effettuate piccole stimolazioni. I risultati della ricerca sono stati molto positivi sia in termini dell’entità del beneficio, sia nella velocità
Una ricerca effettuata da George Patton del Murdoch Children’s Research Institute ha mostrato come la pubertà precoce sia alla base di patologie psicofisiche negli adolescenti. In particolare, secondo la ricerca, gli adolescenti che sviluppano la pubertà in età precoce hanno maggiori probabilità di soffrire di disturbi d’ansia, depressione, dipendenze da alcool e droghe e autolesionismo. Gli indicatori principali dell’arrivo di puberta’ considerati dai ricercatori australiani sono stati la crescita del seno
Alcune ricerche hanno constatato che il 36% delle donne, in seguito al matrimonio, diventa depresse, infelice ed aumentano gli episodi di attacco di panico. In particolare, tali ricerche sono state condotte dal sito Gleeden.com su un campione di donne tra i 30 e i 40 anni sposate da poco. Tramite l’intervista è emerso che addirittura il 79% delle donne fa fatica a parlare della propria infelicità dando risposte evasive e
Reagire male a fonti di stress quotidiano, porta ansia e depressione. I piccoli stress della vita quotidiana come una lite col capo o col proprio partner, un contrattempo come la perdita di chiavi e documenti, giorno dopo giorno possono minare la salute mentale negli anni a venire: portando disturbi come ansia e depressione, soprattutto se caratterialmente si è portati a reagire male allo stress. Lo indica uno studio di Susan
La depressione è un disturbo che colpisce molte persone nell’arco della vita, spesso in coincidenza con traumi o periodi di particolare stress. Spesso tale disturbo scompare in pochi giorni, senza dover ricorrere ad una terapia psicoterapeutica e a farmaci. In alcuni casi, però, la depressione si potrae nel tempo e diviene un disturbo patologico che se non curato può peggiorare il livello di vita del soggetto. Tale depressione si definisce
Con l’acronimo PTSD si intende Disturbo Post Traumatico da Stress. Numerose ricerche hanno dimostrato come l’abuso di alcool in seguito ad un trauma può aumentare drasticamente le probabilità nel paziente di soffrire di DPTS. Molto spesso, infatti, si tende a reagire ad un trauma grave assumendo sostanze alcoliche. Ubriacarsi non risolve però il trauma ed anzi, tende ad aggravarlo. Ciò può essere alla base dell’insorgere di un Disturbo Post Traumatico
La fobia sociale è un disturbo d’ansia che si manifesta nelle persone che hanno il terrore di essere al centro dell’attenzione e di distinguersi dagli altri. Spesso tale problematica si traduce in un isolamento sociale e, nei casi più gravi, può generare un attacco di panico. Quali sono i sintomi della fobia sociale? I sintomi della fobia sociale consistono in un’ansia che precede la situazione che crea disagio. A livello
Uno studio condotto dai ricercatori della Washington University School of Medicine ha evidenziato come nelle persone adulte che da bambine hanno sofferto di disturbi depressivi non curati vi è una maggiore probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari. In particolare, la maggior parte dei bambini affetti da disturbo depressivo non curato da adolescente ha maggiore probabilità di fumare, obesità e sedentarietà. Vizi e problematiche che hanno rilevanti ripercussioni sul sistema cardiovascolare. Nel dettaglio,
Arrossire è un fenomeno naturale, dovuto all’eccessivo afflusso di sangue nei capillari del volto e si manifesta in seguito a uno sforzo fisico o in caso di situazioni di imbarazzo, in cui si è al centro dell’attenzione. Alcune persone, però, manifestano una vera e propria fobia sociale in presenza di rossore, denominata Eritrofobia, accusando tachicardia, calore al volto, ansia e sensazioni di costrizione toracica. Spesso la paura stessa di arrossire
Alicia Meuret, ricercatrice della Southern Methodist University di Dallas, ha condotto una ricerca al fine di identificare i sintomi che segnalino l’avvio di un attacco di panico nelle persone affette da tale disturbo. La ricerca ha coinvolto 43 pazienti affetti da attacchi di panico cronici che sono stati monitorati per 24 ore. I soggetti hanno indossato degli speciali misuratori che registravano l’andamento di alcuni parametri collegati agli stati d’ansia, come il
Ansia, attacchi di panico: un’epidemia sembra colpire la nostra società. In realtà se ne parla solo di più, con meno timori e imbarazzi di non essere compresi o essere additati come malati di mente o immaginari. E di ansia ora (finalmente) non solo si parla, ma la si comprende, come campanello d’allarme che indica che qualcosa nella nostra vita non va, che segnala un disagio dell’anima attraverso il corpo, con
Stress da lavoro, stress per la paura di perdere il lavoro: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) mette in guardia su quella che potrebbe diventare la nuova epidemia del secolo. Un aiuto può arrivare dalla Mindfulness, una pratica popolare negli Usa, che si sta diffondendo anche in Europa e che coniuga la saggezza della meditazione orientale alla scienza occidentale. «La Mindfulness- spiega Saki Santorelli, istruttore-ricercatore del Center for Mindfulness alla Medical